Un año, una noche (One Year, One Night)Céline e Ramón sono una giovane coppia interraziale sopravvissuta allattacco terroristico avvenuto al Bataclan di Parigi il 13 novembre 2015. Quella notte straziante ha lasciato una ferita aperta nelle loro vite e i due protagonisti stanno lottando per recuperare un senso di normalità e andare oltre il ruolo che è stato loro assegnato come vittime. Mentre Céline ha represso la sua esperienza e si è ributtata nella sua vecchia vita, Ramón è rimasto bloccato nel passato. Entrambi sono alle prese con la stessa domanda: come possono sopravvivere e andare avanti come coppia?
Partendo dalla testimonianza del sopravvissuto spagnolo Ramón Gonzalez, Isaki Lacuesta realizza unopera empatica e “terapeutica” che trasforma fatti traumatici della nostra storia recente in finzione. La sua regia intuitiva racconta il bisogno di staccarsi dalla realtà dei propri ricordi per poter prendere possesso della realtà. Grazie alle interpretazioni di Nahuel Pérez Biscayart e di Noémie Merlant, sottili ed emozionali, questi ricordi diventano anche i nostri. Con la consapevolezza che insieme possiamo guarire una ferita collettiva.
Proiezioni:
lunedì 14 febbraio, ore 18:00, Berlinale Palast
martedì 15 febbraio, ore 11:30, Friedrichstadt-Palast
martedì 15 febbraio, ore 17:30, CinemaxX 9
mercoledì 16 febbraio, ore 17:30, Friedrichstadt-Palast
sabato 19 febbraio, ore 21:00, Friedrichstadt-Palast
domenica 20 febbraio, ore 21:00, Friedrichstadt-Palast
Noémie Merlant, Nahuel Pérez Biscayart in una scena del film © 2022 UNA NOCHE LA PELICULA A.I.E – BAMBU PRODUCCIONES, S.L – MR. FIELDS AND FRIENDS CINEMA, S.L – LA TERMITA FILMS, S.L – NOODLES PRODUCTIONS, S.A.R.L
Isaki Lacuesta
Nato a Girona nel 1975, il suo primo lungometraggio Los condenados (The Damned) ha vinto il premio FIPRESCI al San Sebastián Film Festival del 2009. Sia Los pasos dobles (The Double Steps) che Entre dos aguas(Between Two Waters)hanno ottenuto la Concha de Oro come miglior film allo stesso festival. Nel 2018, il Centre Pompidou di Parigi ha tenuto una retrospettiva completa del suo lavoro di regista e videoartista, un onore conferitogli anche dalla Washington National Gallery, dalla Cinémathèque suisse, dalla Filmoteca Española, dalla Filmoteca de Catalunya, dal Festival dei Popoli di Firenze e dal Cali International Film Festival.
Un été comme ça (That Kind of Summer)
Tre donne con dipendenze sessuali passano ventisei giorni in una tranquilla casa sul lago. Sono Léonie (la seria), Eugénie(limpulsiva) e Gaëlle detta "Geisha" (la lasciva). Tutte e tre si sono recate qui volontariamente. Vengono seguite da un assistente sociale e da un terapeuta. Il motto dellimpresa: “lipersessualità non è una malattia”. Lo scopo di questo esperimento non è quello di guarire, ma piuttosto di permettere una franca esplorazione delle diverse forme e degli estremi dei rispettivi desideri.
A differenza di qualsiasi altro esponente del cinema contemporaneo, Denis Côté riesce a creare spazi cinematografici dinamici (set, ambientazioni, costellazioni) in cui le esperienze (psicologiche, fisiche, intellettuali) possono essere viste come un gioco e, proprio per questo, possono essere utilizzate per inseguire la realtà. A volte a distanza discreta, altre volte più ravvicinata, la macchina da presa gira intorno ai protagonisti in una sorta di danza di trauma e lussuria. Le norme sono decostruite, il presente diventa tangibile e il futuro concepibile. Il cinema è vibrazione. Proiezioni:
lunedì 14 febbraio, ore 21:45, Berlinale Palast
martedì 15 febbraio, ore 11:00, Cubix 9
mercoledì 16 febbraio, ore 9:00, CinemaxX 9
mercoledì 16 febbraio, ore 14:00, Friedrichstadt-Palast
giovedì 17 febbraio, ore 11:00, Cubix 5
giovedì 17 febbraio, ore 11:00, Cubix 6
domenica 20 febbraio, ore 20:00, Urania
Anne Ratte-Polle, Larissa Corriveau, Laure Giappiconi in una scena del film © Lou Scamble / Metafilms
Nato a New Brunswick, in Canada, nel 1973, dopo aver studiato cinema realizza cortometraggi e lavora per diversi anni come critico cinematografico. Nel 2005 debutta nel lungometraggio con Les états nordiques (Drifting States) che vince il Pardo dOro al concorso video di Locarno. Partecipa alla Berlinale con Bestiaire (Forum, 2012), Vic + Flo ont vu un ours(Concorso, 2013), Que nous nous assoupissions (Forum, 201), Boris sans Béatrice (Concorso, 2016), Répertoire des villes disparues (Concorso, 2019), Hygiène sociale (Incontri, 2021). Ha allattivo più di quaranta retrospettive dedicate al suo lavoro in tutto il mondo.
Drii Winter | A Piece of Sky
Marco è un uomo robusto venuto dalla pianura. Lavora sia come bracciante per il contadino Alois, in un remoto villaggio delle Alpi svizzere, sia alla locanda del paese, dove la gente sta lentamente imparando ad apprezzarlo. Anna è una ragazza del villaggio con una figlia avuta da una precedente relazione. I due si innamorano e poi si sposano. Il loro amore è genuino e senza ombre. Ma presto Marco perderà il controllo dei suoi impulsi… Lumanità e la natura si fondono nel film di Michael Koch. Alimentato dalla congeniale “normalità” del suo cast di non professionisti, il suo lavoro segue il ritmo delle stagioni, mentre il corpo e lanima sono pieni di tensioni. Proiezioni:
lunedì 14 febbraio, ore 14:45, Berlinale Palast
martedì 15 febbraio, ore 09:00, CinemaxX 9
martedì 15 febbraio, ore 17:30, Cubix 9
mercoledì 16 febbraio, ore 21:00, CinemaxX 6
mercoledì 16 febbraio, ore 21:00, CinemaxX 7
venerdì 18 febbraio, ore 11:30, Berlinale Palast
sabato 19 febbraio, ore 15:00, Urania
Una scena del film © Armin Dierolf / hugofilm
Michael Koch
Nato a Lucerna nel 1982, ha studiato allAccademia delle Arti Mediatiche di Colonia. I suoi cortometraggi sono stati selezionati in oltre cento festival internazionali. Con Polar, proiettato al Perspektive Deutsches Kino 2009, ha vinto diversi premi tra cui il German Short Film Award. Il suo primo lungometraggio Marija ha debuttato in concorso a Locarno ed è stato presentato ai festival di Toronto, Busan, Angers e Göteborg. Drii Winter è il suo secondo lungometraggio.
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