On the Job: the Missing 8 Il giornalista Sisoy Salas sostiene
il governo e il sindaco della città, Pedring Eusebio. Quando alcuni suoi
colleghi del giornale locale scompaiono, Sisoy rimette in discussione
convinzioni politiche e legami. Intanto Roman Rubio, un sicario fatto uscire di
prigione per compiere omicidi, viene condannato allergastolo per un crimine
che non ha commesso. Mentre Sisoy indaga sul destino degli otto scomparsi
attirando lira di Eusebio, Roman lotta per riconquistare la propria libertà.
Le strade di Sisoy e Roman si incontrano nel momento in cui il primo diventa il
prossimo bersaglio del secondo.
«Il film è unopera corale che
cerca di analizzare, attraverso la scomparsa di otto persone, una realtà delle
Filippine di cui la stampa non parla mai». Così il regista, deciso a non esprimere
giudizi morali ma attento a studiare la psicologia di politici gangster,
giornalisti corrotti e detenuti assassini.
Una scena del film
© Biennale Cinema 2021
Proiezioni:
venerdì 10 settembre, ore 14:45,
Sala Grande
venerdì 10 settembre, ore 14:00,
Sala Darsena
Erik Matti
Regista, sceneggiatore e
produttore cinematografico filippino classe 1970, è noto in Occidente per il
film On the Job (2013). Dopo essersi specializzato in biologia presso
lUniversità di St. La Salle, studia comunicazione di massa senza laurearsi. Dalla
fine degli anni Novanta lavora nel settore cinematografico come sceneggiatore.
Nel 1999 esordisce alla regia. Successivamente fonda la casa di produzione
Reality Entertainment con Dondon Monteverde.
Un autre monde
Philippe Lemesle, dirigente di un
grande gruppo industriale, si sta per separare dalla moglie. Da un uomo di
successo nessuno si aspetta fragilità eppure, in preda al dolore, Philippe deve
soddisfare le richieste dei suoi superiori e prendere decisioni per non essere
sostituito da qualcuno più giovane e dinamico.
Con Un autre monde il
regista analizza la figura contraddittoria del vincente tra invincibilità e
debolezza, tra essere comandato e comandare. «In un mondo simile sembra che non
si possa più godere del diritto di contestare ordini che vengono dallalto e
che in fretta devono essere imposti in basso. Il film narra la storia di un
mondo silenziosamente diviso in due, di vite professionali e personali che
naufragano, di un mondo in cui uomini e donne in cravatta e abiti troppo
stretti combattono sempre di più per trovare un senso».
Una scena del film
© Biennale Cinema 2021
Proiezioni:
venerdì 10 settembre, ore 19:00,
Sala Grande
venerdì 10 settembre, ore 19:00,
Teatro Piccolo Arsenale
venerdì 10 settembre, ore 20:30,
Arena Lido
sabato 11 settembre, ore 12:45,
Sala Giardino
Stéphane Brizé
Regista e sceneggiatore francese, nasce a Rennes nel 1966 da una famiglia
umile. Dopo essersi laureato in elettronica, lavora come stagista presso gli
studi di France 3 a Rennes, cimentandosi così nellambito audiovisivo. Intanto
prende lezioni di recitazione e mette in scena alcuni spettacoli. Nel 1999
esordisce alla regia con il lungometraggio Le Bleu des villes. È noto
soprattutto per una trilogia filmica dedicata al lavoro: La legge del
mercato (2015), In guerra (2018) e Un autre monde
(2021).
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