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Alexis à la plage

di Giuseppe Mattia
  Estate '85
Data di pubblicazione su web 06/07/2021  

Premio del pubblico BNL alla Festa del Cinema di Roma 2020, Estate ’85 è il libero adattamento del romanzo Dance on My Grave (1982) dello scrittore inglese Aidan Chambers. Il parigino François Ozon, classe 1967, rievoca una stagione della propria adolescenza, in un decennio segnato da film cult come Blow Out (1981) di Brian De Palma e Blade Runner (1982) di Ridley Scott (locandine entrambe presenti nella stanza del protagonista), oppure singoli come In Between Days dei Cure e Sailing di Rod Stewart.


Una scena del film

La storia ha luogo a Le Tréport, cittadina a nord della Normandia. L’inizio in medias res mostra la tragica confessione dello studente Alexis (Félix Lefebvre): qualcuno è morto e probabilmente si tratta di omicidio. Attraverso un lungo flashback, assistiamo allo svolgersi degli eventi a partire dall’incontro del protagonista con il magnetico e seducente David (Benjamin Voisin). Questi, da poco orfano di padre, vive con la madre (Valeria Bruni Tedeschi) con la quale gestisce un negozio di articoli sportivi. Inizialmente riluttante alle avances di David, Alexis decide in seguito di concedersi a una travolgente passione estiva che sfocerà in qualcosa di molto più importante. È risaputo, però, che la fiamma che arde di più spesso è destinata a estinguersi prima. Il punto di rottura inesorabile coincide con l’entrata in scena di Kate (Philippine Velge), studentessa inglese che, inconsapevolmente, innescherà una serie di reazioni a catena dall’esito funesto.



Una scena del film

L’escamotage iniziale pensato per catturare l’attenzione dello spettatore risulta sì efficace ma allo stesso tempo già visto e rivisto, a suo modo come l’“utilizzo” della tematica amorosa tra adolescenti dello stesso sesso. Si aggiunga che in questa pellicola – che predilige di gran lunga la forma al contenuto – non avviene un vero e proprio approfondimento dell’interiorità dei personaggi, come ad esempio accade ne La vie d’Adèle: Chapitres 1 & 2 (2013) di Abdellatif Kechiche o nel più recente Call Me by Your Name (2017) di Luca Guadagnino. Va detto che il processo di disvelamento – dal presunto omicidio alla scoperta della verità verso il finale – è sorretto da un montaggio che alterna passato e presente in maniera elegante e intelligente. Altro encomio spetta alla scenografia (si segnala il brillante il lavoro negli interni), al trucco, ai costumi e all’uso della pellicola Super 16, tutti fattori capaci di riproporre una versione sincera, realistica e non edulcorata degli anni Ottanta. Prova tutto sommato sufficiente dei due giovani attori, già con diverse esperienze cinematografiche e televisive alle spalle.



Una scena del film

Il regista e sceneggiatore parigino è uno specialista nel rievocare amori e passioni complicate tra giovani, da Swimming Pool (2003) a Jeune et Jolie (2013) fino al meraviglioso Frantz (2016). Rispetto al passato, tuttavia, questa coming-of-age story difetta di una credibilità e di una sincerità tali da giovare alle vicende dei protagonisti, ingabbiati in una contrapposizione di caratteri furbescamente rappresentata dall’esplicito omaggio a La Boum (1980) di Claude Pinoteau. Questa antinomia si manifesta nella loro dinamica relazionale: se il protagonista si trova “incastrato” in un amore idealizzato, il secondo non fa che vivere un’avventura come tante; se David tende continuamente e con veemenza alla vita, Alexis fa altrettanto con la morte.

Insomma la prima metà del film coinvolge e convince ma proprio quando sembra che stia per decollare, si va incontro a una vera e propria discesa per inerzia verso il grottesco e verso il sicuramente evitabile. Nonostante il coraggio di mischiare e ridefinire generi come il teen movie, il melodramma e il thriller, si deve questa volta – per evocare un’immagine attinente al periodo di riferimento del film – rimandare a settembre Ozon.




Estate '85
cast cast & credits
 


La locandina del film



 
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