Ich bin dein Mensch / Inteurodeoksyeon / Memory Box
Ich bin dein Mensch (I'm Your Man)
Alma, una scienziata del famoso Pergamonmuseum di Berlino, accetta di essere coinvolta in un singolare esperimento al fine di ottenere dei fondi di ricerca per poter finanziare i suoi studi. Dovrà vivere per tre settimane insieme a un robot umanoide, dotato di un'intelligenza artificiale che gli consentirebbe di trasformarsi nel suo ideale compagno di vita. Fa il suo ingresso Tom, una macchina dalle fattezze umane e di bell'aspetto, che è stato creato per renderla felice.
La regista Maria Schrader ha adattato un racconto tragicomico di Emma Braslavsky che sonda le nozioni di amore e di desiderio e che pone interrogativi riguardo a ciò che veramente ci rende umani. Ma esiste terreno più fertile di quello che indaga i contrasti fra il calcolo scientifico e il sentimento umano? Dopo tutto, la poesia può servirsi anche delle funzioni logico-matematiche dell'emisfero cerebrale sinistro.
Maria Schrader
Nel 1999 si afferma a livello internazionale come attrice recitando nel film Aimée & Jaguar, grazie al quale ha vinto un Orso d'argento alla Berlinale. Ha lavorato con cineasti quali Margarethe von Trotta, Doris Dörrie, Peter Greenaway, Max Färberböck, Rajko Grlic e Agnieszka Holland. Nel 2007 debutta come regista girando Love Life, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Zeruya Shalev. Stefan Zweig: Farewell to Europe, film sulla vita in esilio di Stefan Zweig, è stato proiettato in anteprima a Locarno e ha vinto il Premio del Pubblico agli European Film Awards. Nel 2020 è stata la prima regista tedesca a vincere un Emmy per il suo lavoro nella serie Unorthodox.
Inteurodeoksyeon (Introduction)
Youngho è convocato dal padre medico, ma, trovandolo impegnato con i suoi pazienti, uno dei quali è un attore famoso, deve attendere. Qualche tempo dopo, il giovane va a pranzo con la propria madre, la quale gli presenta un collega, che si rivela essere lo stesso uomo che aveva già incontrato alla clinica del padre. Dopo pranzo, si reca in spiaggia, dove si addormenta sognando la fidanzata Juwon. Risvegliatosi, sfida il considerevole freddo andando a nuotare.
Hong Sangsoo, per il secondo anno consecutivo, torna alla Berlinale con un film che ha la forma di un aforisma: una perla di poesia e di filosofia.
Hong Sangsoo
Nato nel 1960 a Seoul, dal 1996 ha scritto e diretto ventiquattro film. Quattro le sue partecipazioni alla Berlinale, tra cui l'ultima nel 2020 con The Woman Who Ran.
Memory Box
Maia, che vive a Montreal con Alex,la figlia adolescente, il giorno della vigilia di Natale riceve una scatola contenente i diari, le videoregistrazioni e le fotografie che, prima di lasciare il Libano, aveva dato in custodia alla sua migliore amica. La donna si rifiuta di aprire quel “vaso di Pandora”; tuttavia, la figlia non resiste alla tentazione di esplorare di nascosto la scatola dei ricordi della madre. Scopre così la travagliata adolescenza vissuta da Maia a Beirut durante la guerra.
A oggi, Memory Box è il lavoro più maturo di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige. Due artisti e registi che, ormai da anni, si interrogano su quale funzione svolga la memoria nell'ambito della creazione di immagini e della scrittura della storia contemporanea. La coppia, pur avendo mostrato da sempre il proprio interesse per i processi emotivi connessi al trauma della guerra, questa volta ha deciso di esporsi in prima persona. Infatti, partendo dall'archivio di guerra costituito dai diari e dalle videoregistrazioni di Hadjithomas, databili fra il 1982 e il 1988, e dalle fotografie di Joreige, è nata la storia di Maia e di Alex.
Joana Hadjithomas e Khalil Joreige
Nati entrambi nel 1969 a Beirut, la capitale del Libano, pur non avendo frequentato corsi di studio regolari, in gioventù sono stati attratti dall'arte e dal cinema come mezzi per reagire alle conseguenze della guerra civile. Il loro lavoro intermediale, connesso tematicamente e formalmente sia alla loro ricerca sia alla loro vita, indaga argomenti come le tracce dell'invisibile, la costruzione dell'immaginario e la scrittura della storia contemporanea. I loro lungometraggi A Perfect Day, Je Veux Voir e The Lebanese Rocket Society sono stati proiettati e premiati in diversi festival internazionali. Le loro opere d'arte sono state esposte in tutto il mondo e, nel 2017, è stato assegnato loro il Premio Marcel Duchamp.
Cast & credits - Ich bin dein Mensch (I’m Your Man)
Titolo
Berlinale 2021 (1-5 marzo) |
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Sotto titolo
Ich bin dein Mensch (I’m Your Man) |
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Origine
Germania |
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Anno
2021 |
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Durata
105 min. |
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Colore | |
Regia
Maria Schrader |
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Interpreti
Maren Eggert (Alma) Dan Stevens (Tom) Sandra Hüller (Dipendente) Hans Löw (Julian) Wolfgang Hübsch (Padre Felser) Annika Meier (Cora) Falilou Seck (Dean Roger) Jürgen Tarrach (Dr. Stuber) Henriette Richter-Röhl (Steffi) Monika Oschek (Donna nel Coffee Shop) |
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Produttori
Lisa Blumenberg |
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Costumi
Anette Guther |
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Sceneggiatura
Jan Schomburg, Maria Schrader |
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Montaggio
Hansjörg Weißbrich |
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Fotografia
Benedict Neuenfels |
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Suono
Patrick Veigel |
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Musiche
Tobias Wagner |
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Lingue disponibili
tedesco |
Cast & credits - Inteurodeoksyeon (Introduction)
Titolo
Berlinale 2021 (1-5 marzo) |
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Sotto titolo
Inteurodeoksyeon (Introduction) |
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Origine
Corea del Sud |
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Anno
2020 |
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Durata
66 min. |
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Bianco e nero | |
Regia
Hong Sangsoo |
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Interpreti
Maren Eggert (Alma) Dan Stevens (Tom) Sandra Hüller (Dipendente) Hans Löw (Julian) Wolfgang Hübsch (Padre Felser) Annika Meier (Cora) Falilou Seck (Dean Roger) Jürgen Tarrach (Dr. Stuber) Henriette Richter-Röhl (Steffi) Monika Oschek (Donna nel Coffee Shop) |
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Produttori
Hong Sangsoo |
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Sceneggiatura
Hong Sangsoo |
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Montaggio
Hong Sangsoo |
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Fotografia
Hong Sangsoo |
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Suono
Seo Jihoon |
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Musiche
Hong Sangsoo |
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Lingue disponibili
coreano |
Cast & credits - Memory Box
Titolo
Berlinale 2021 (1-5 marzo) |
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Sotto titolo
Memory Box |
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Origine
Francia/Libano/Canada/Qatar |
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Anno
2021 |
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Durata
100 min. |
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Colore | |
Regia
Joana Hadjithomas, Khalil Joreige |
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Interpreti
Maren Eggert (Alma) Dan Stevens (Tom) Sandra Hüller (Dipendente) Hans Löw (Julian) Wolfgang Hübsch (Padre Felser) Annika Meier (Cora) Falilou Seck (Dean Roger) Jürgen Tarrach (Dr. Stuber) Henriette Richter-Röhl (Steffi) Monika Oschek (Donna nel Coffee Shop) |
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Produttori
Carole Scotta, Georges Schoucair, Christian Eid, Barbara Letellier, Luc Déry, Kim McCraw, Jasmyrh Lemoine |
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Costumi
Lara Mae Khamis |
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Sceneggiatura
Gaëlle Macé, Joana Hadjithomas, Khalil Joreige |
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Montaggio
Tina Baz |
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Fotografia
Josée Deshaies |
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Effetti speciali
Laurent Brett |
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Suono
Guillaume le Braz, Rana Eid, Olivier Goinard |
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Musiche
Radwan Ghazi Moumneh, Charbel Haber |
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Lingue disponibili
francese, arabo |