Ghasideyeh gave sefid / Guzen to sozo / Herr Bachmann und seine Klasse
Ghasideyeh gave sefid (Ballad of a White Cow)
La vita di Mina viene sconvolta quando scopre l'innocenza del marito Babak rispetto al crimine per cui è stato giustiziato. Le autorità imbarazzate per l'errore commesso le promettono un risarcimento economico. Mina inizia una battaglia silenziosa nel tentativo di ottenere giustizia per sé e per sua figlia. Proprio quando è sul punto di rimanere senza soldi, un estraneo di nome Reza bussa alla sua porta, dicendo di essere venuto per saldare un debito che aveva con Babak. La donna, all'inizio circospetta, gradualmente lascia entrare lo sconosciuto nella sua vita, ignara del segreto che li lega.
Behtash Sanaeeha e Maryam Moghaddam portano sullo schermo la colpa e l'espiazione, temi ricorrenti del cinema iraniano, caratterizzato da gesti e spazi ridotti, precisi. La stessa Moghaddam eccelle nel ruolo della protagonista, in bilico tra la solitudine e la lotta per l'autodeterminazione.
Behtash Sanaeeha
Regista e produttore iraniano, nasce a Shiraz. Dopo la laurea in ingegneria civile, inizia a scrivere sceneggiature e dirige corti, documentari, pubblicità e serie animate per la televisione. Il suo lungometraggio di debutto, Ehtemal-e Baran-e Asidi (Risk of Acid Rain, 2015), ha analizzato le difficoltà della classe media iraniana ed è stato proiettato in più di trenta festival internazionali. Ha collaborato con Maryan Moghaddam in Diplomacie Shekastnapazire Aghaye Naderi (The Invincible Diplomacy of Mr Naderi, 2017), documentario su un iraniano eccentrico che vuole far riconciliare la sua patria e gli Stati Uniti. Nel 2018 è stato membro della giuria dell'Ingmar Bergman Award in Svezia.
Maryam Moghaddam
Attrice, sceneggiatrice e regista, nasce a Teheran, Iran. Dopo essersi diplomata in Svezia alla Performing Arts School di Göteborg, lavora come attrice in diversi teatri svedesi, tra cui il Göteborgs Stadsteater. Appare in vari film di produzione iraniana, tra cui Parde (Closed Curtain, 2013), diretto da Jafar Panahi e Kambuzia Partovis, vincitore dell'Orso d'argento per la miglior sceneggiatura.
Guzen to sozo (Wheel of Fortune and Fantasy)
Tre episodi, tutti con una protagonista donna. Un inaspettato triangolo amoroso. Una tentata (ma fallita) seduzione. Un incontro che nasce da un'incomprensione. Momenti che si cristallizzano in destini universali che si intersecano, segnati da scelte, rimpianti, inganni e coincidenze.
Come nella sua precedente filmografia, Ryusuke Hamaguchi mette al centro dell'opera il tema della duplicazione e del rispecchiamento dei personaggi femminili. La frammentazione riesce a enfatizzare, per contrappasso, l'organicità della narrazione e della messa in scena. Nonostante gran parte dell'azione si svolga in uno spazio unico e coinvolga solo due attori, non si ha mai la sensazione di teatro filmato. Questo non solo grazie alla scrittura, ma anche all'uso, in ogni episodio, di una peculiare temporalità, che nell'ultimo racconto sfiora la fantascienza.
Ryusuke Hamaguchi
Dopo essersi laureato all'Università di Tokyo, lavora nell'industria cinematografica per qualche anno, prima di entrare nel graduate film programme della Tokyo University of the Arts. Il film con cui si diploma, Passion (2008), viene proiettato al San Sebastian Film Festival nel 2008. Happī Awā (Happy Hour, 2015, 317 minuti), è stato presentato a Locarno e ha vinto premi in numerosi festival. Netemo Sametemo (Asako I & II) è stato in competizione a Cannes nel 2018. Hamaguchi ha scritto la sceneggiatura di Supai no tsuma (Wife of a Spy, Kiyoshi Kurosawa), che ha vinto il Leone d'argento nel 2020.
Herr Bachmann und seine Klasse (Mr Bachmann and His Class)
In quale luogo ci si sente a casa? A Stadtallendorf, città tedesca con una complessa e contraddittoria storia di integrazione-esclusione degli stranieri, l'insegnante Dieter Bachmann fa di tutto per mettere i suoi studenti a proprio agio. Tra i dodici e i quattordici anni, i suoi scolari provengono da dodici nazioni diverse, alcuni non padroneggiano ancora la lingua tedesca. Sull'orlo della pensione, Bachmann cerca di instillare in loro la curiosità per una vasta gamma di mestieri, tematiche, culture e opinioni.
Un documentario delicato e avvincente, che riesce a dare il giusto valore alla fondamentale figura dell'educatore in quel processo meraviglioso che è l'apprendimento. La regista Maria Speth e il direttore della fotografia Reinhold Vorschneider danno vita a una riflessione sull'importanza della creazione, favorita dalla pazienza e dalla sensibilità emotiva dell'insegnante, di un contesto scolastico in cui il confronto, e mai lo scontro, faccia da sfondo alle relazioni interpersonali.
Maria Speth
Nasce in Baviera nel 1967 e vive a Berlino fino al 1987. Lavora come assistente al montaggio e regista fino al 1995. Nel 1996 si diploma in regia alla Film University Babelsberg Konrad Wolf. Nel 2001 dirige il suo primo pluripremiato lungometraggio, In den Tag hinein (The Days Between). Il suo secondo film, Madonnen (Madonnas, 2007), viene presentato in anteprima nella sezione Forum della Berlinale ottenendo l'Hessian Film Award. Nel 2009 fonda la casa di produzione Madonnen Film e realizza il suo primo documentario, 9 Leben (9 Lives, 2010), che vince il Metropolis German Directors Award. Figura nuovamente a Berlino nella sezione Forum con Töchter (Daughters, 2014).
Cast & credits - Ghasideyeh gave sefid
Titolo
Berlinale 2021 (1-5 marzo) |
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Sotto titolo
Ghasideyeh gave sefid |
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Origine
Iran, Francia |
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Anno
2020 |
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Durata
105 min. |
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Colore | |
Regia
Behtash Sanaeeha, Maryam Moghaddam |
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Interpreti
Maryam Moghaddam (Mina) Alireza Sanifar (Reza) Pourya Rahimisam (fratello di Babak) Avin Purraoufi (Bita) Farid Ghobadi (collega di Reza) Lili Farhadpour (vicina di Mina) |
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Produttori
Gholamreza Mousavi, Etienne de Ricaud |
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Produzione
Filmsazan Javan, Teheran, Iran; Caractères Productions, Parigi, Francia |
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Costumi
Atoosa Ghalamfarsaje |
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Sceneggiatura
Behtash Sanaeeha, Maryam Moghaddam, Mehrdad Kouroshnia |
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Montaggio
Ata Mehrad, Behtash Sanaeeha |
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Fotografia
Amin Jafari |
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Suono
Abdolreza Heydari |
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Lingue disponibili
farsi |
Cast & credits - Guzen to sozo
Titolo
Berlinale 2021 (1-5 marzo) |
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Sotto titolo
Guzen to sozo |
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Origine
Giappone |
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Anno
2021 |
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Durata
121 min. |
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Colore | |
Regia
Ryusuke Hamaguchi |
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Interpreti
Maryam Moghaddam (Mina) Alireza Sanifar (Reza) Pourya Rahimisam (fratello di Babak) Avin Purraoufi (Bita) Farid Ghobadi (collega di Reza) Lili Farhadpour (vicina di Mina) |
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Produttori
Satoshi Takata |
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Produzione
Neopa, Tokio, Giappone; Fictive, Tokio, Giappone |
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Costumi
Fuminori Usui |
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Sceneggiatura
Ryusuke Hamaguchi |
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Fotografia
Yukiko Iioka |
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Suono
Naoki Jono |
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Lingue disponibili
giapponese |
Cast & credits - Herr Bachmann und seine Klasse
Titolo
Berlinale 2021 (1-5 marzo) |
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Sotto titolo
Herr Bachmann und seine Klasse |
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Origine
Germania |
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Anno
2021 |
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Durata
217 min. |
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Colore | |
Regia
Maria Speth |
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Interpreti
Maryam Moghaddam (Mina) Alireza Sanifar (Reza) Pourya Rahimisam (fratello di Babak) Avin Purraoufi (Bita) Farid Ghobadi (collega di Reza) Lili Farhadpour (vicina di Mina) |
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Produttori
Maria Speth |
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Produzione
Madonnen Film, Berlino, Germania |
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Sceneggiatura
Maria Speth, Reinhold Vorschneider |
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Montaggio
Maria Speth |
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Fotografia
Reinhold Vorschneider |
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Suono
Oliver Göbel |
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Lingue disponibili
tedesco |