Miss Marx c'est moi!
Qui la regista romana, sceneggiatrice unica del film, ricostruisce filologicamente i dialoghi partendo dalla corrispondenza dell'attivista inglese. A interpretare la protagonista è Romola Garai, a suo agio nelle pellicole ambientate nella Gran Bretagna del XIX secolo, come in Nicholas Nickleby (2002) di Douglas McGrath, tratto dall'omonimo romanzo (1838) di Dickens, e come in Vanity Fair (2004) di Mira Nair, da Thackeray (1848).
Parallelamente alle battaglie per l'uguaglianza sociale e di genere, la Nicchiarelli focalizza l'attenzione sulla (meno lucida) battaglia coniugale di Tussy con il già sposato Edward Aveling (Patrick Kennedy). Drammaturgo e attivista che si distinse nella lotta per la creazione dei primi sindacati per gli operai e per i disoccupati, fu considerato dalla donna infantile, privo di moralità e orgoglio. La sintesi perfetta della loro relazione ci viene restituita attraverso una performance teatrale eseguita dalla coppia davanti a un gruppo di spettatori, tratta da Casa di bambola (Et dukkehjem, 1879) di Ibsen: una recita realmente andata in scena nel 1886 con Eleanor nel ruolo di Nora, Aveling in quello di Torvald e George Bernard Shaw nei panni di Krogstad. In un gioco di primi piani che eludono la finzione scenica, assistiamo a una vera e propria confessione dei coniugi, in particolare della donna, che recrimina la sua condizione di bambola-figlia prima e di bambola-moglie poi.
Miss Marx soffre nel complesso di una vera e propria assenza di pathos. Nicchiarelli si limita a ricostruire, molto abilmente, le atmosfere vittoriane, rese da un'eccellente scelta di costumi e di luci. Ciò che viene tralasciata è però la ricerca di un'empatia vera e propria con lo spettatore, privato dell'azione, di emozioni forti, di rotture drastiche. Il viaggiare dell'autrice su binari paralleli – lotta pubblica vs lotta privata – si traduce in un mancato approfondimento sia dell'una che dell'altra.
Sul piano della messa in scena sono invece da apprezzare l'assenza di retorica e la scelta di “azzardi autoriali” quali l'utilizzo di materiali d'archivio e di elementi anacronistici: fra tutti le musiche del gruppo torinese Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, storici collaboratori della regista che con la loro colonna sonora si aggiudicano il Premio Soundtrack Stars (proponendo anche una rielaborazione di Springsteen in chiave punk).
Complessivamente il giudizio sul film resta positivo, soprattutto per la capacità di fare della protagonista un emblema universale, trascendendone la collocazione storica: è la donna tout court che rifiuta le convenzioni per studiare, amare, combattere. Delicata e ben gestita la sequenza conclusiva, in cui Eleanor diventa un personaggio letterario romantico, alla stregua di Werther o della Bovary.
Cast & credits
Titolo
Miss Marx |
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Origine
Italia, Belgio |
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Anno
2020 |
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Durata
107 min. |
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Colore | |
Regia
Susanna Nicchiarelli |
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Interpreti
Romola Garai (Eleanor Marx) Patrick Kennedy (Edward Aveling) John Gordon Sinclair (Friedrich Engels) Felicity Montagu (Helene Demuth) Emma Cunniffe (Laura Marx) Philip Groning (Karl Marx) |
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Produttori
Marta Donzelli, Gregorio Paonessa |
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Produzione
Vivo film, Rai Cinema, Tarantula, VOO, BeTV |
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Distribuzione
01 Distribution |
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Scenografia
Alessandro Vannucci, Igor Gabriel |
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Costumi
Massimo Cantini Parrini |
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Sceneggiatura
Susanna Nicchiarelli |
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Montaggio
Stefano Cravero |
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Fotografia
Crystel Fournier |
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Effetti speciali
Massimiliano Battista |
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Musiche
Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo |
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Lingue disponibili
inglese |
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Note
Trucco: Diego Prestopino, Domingo Santoro |