Le
sorelle Macaluso Maria,
Pinuccia, Lia, Katia, Antonella. Cinque sorelle di età diversa, nate e
cresciute nella periferia di Palermo, sono le protagoniste della storia
familiare di tipo matriarcale che ne accompagna linfanzia, letà adulta e la
vecchiaia. Le diverse strade che ciascuna di esse intraprende si ricongiungono
in occasione della morte accidentale di una di loro che ne sconvolge le
relazioni per il resto della vita.
Il
film, diviso in tre capitoli, mette a nudo i sogni e i rimpianti, i ricordi, le
delusioni delle cinque donne, legate dallamore reciproco e da quello per la
propria casa. Con Le sorelle Macaluso la regista Emma Dante
affronta il tema del tempo, della memoria, della vecchiaia come incredibile traguardo
della vita. Una scena del film © Biennale Cinema 2020 Proiezioni:
mercoledì
9 settembre, ore 8:30, Sala Grande
mercoledì
9 settembre, ore 9:00, Sala Giardino
mercoledì 9
settembre, ore 11:15, Sala Giardino/ Sala Darsena
mercoledì 9
settembre, ore 13:30, Sala Giardino
mercoledì 9
settembre, ore 16:00, Sala Giardino
giovedì 10
settembre, ore 11:15, PalaBiennale
giovedì 10
settembre, ore 22:15, Sala Perla
Emma
Dante
Nata
a Palermo nel 1967, si è diplomata a Roma nel 1990 allAccademia Nazionale
dArte Drammatica Silvio DAmico. Nel 2013 esordisce come regista e attrice
cinematografica con la trasposizione del suo primo romanzo, Via Castellana Bandiera, pubblicato nel
2008 e vincitore del Premio Vittorini. Il film, presentato in concorso alla
Mostra del Cinema di Venezia, vede come attrici coprotagoniste Alba Rohrwacher ed Elena Cotta, questultima
premiata con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.
Und
morgen die ganze Welt
(E domani un altro mondo) La
Germania è scossa da una serie di violenti attacchi terroristici di stampo
razzista. Luisa, ventanni, si unisce a un gruppo militante dellAntifa deciso
a contrastare il movimento neo-Nazi in sommossa. Forte delle sue ideologie, la
giovane protagonista affronta situazioni sempre più complicate scegliendo la violenza
come possibile risposta al fascismo e allodio.
Con
un passato di attivista di sinistra alle spalle, la regista Julia von Heinz
prova a utilizzare il cinema per riflettere sullattuale clima politico. Il
film non solo racconta una storia di lotta, di paura, di odio, ma riflette
anche sulla divisione globale che coinvolge lintera società occidentale.
Una scena del film © Biennale Cinema 2020 Proiezioni: mercoledì 9 settembre, ore 19:30, PalaBiennale mercoledì 9 settembre, ore 19:45, Sala Darsena mercoledì 9 settembre, ore 22:15, PalaBiennale mercoledì 9 settembre, ore 22:30, Sala Darsena giovedì 10 settembre, ore 16:45, Sala Grande giovedì 10 settembre, ore 19:30, Sala Perla 2 venerdì 11 settembre, ore 08:45, Sala Pasinetti venerdì 11 settembre, ore 11:15, Sala Pasinetti sabato 11 settembre, ore 19:15, Sala Pasinetti sabato 11 settembre, ore 21:45, Sala Pasinetti Julia
von Heinz Regista
e sceneggiatrice tedesca, lavora come assistente di Rosa von Praunheim al
Konrad Wolf Università di Cinema e Televisione di Potsdam - Babelsberg. Il suo
primo lungometraggio, Was am Ende geht, è presentato in anteprima alla
Berlinale 2007 nella sezione Perspective
German Cinema ed è successivamente proiettato e premiato in numerosi
festival internazionali. Nel 2014, il suo Hannas Reise si aggiudica il
titolo di miglior film tedesco dellanno dalla redazione di iTunes. Insieme ad altri
registi, realizza il documentario Rosakinder (2012) dedicato alla maestra von Praunheim.
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