Esordi promettenti
Tra
le opere che hanno riscosso maggior gradimento alla scorsa Berlinale. E con buone
ragioni. Perché sembra un piccolo film ma non lo è. Perché nell'apparente
modestia di una vicenda giovanile, vissuta da due cugine della classe media di
un paese rurale della Pennsylvania, affronta con determinazione e delicatezza
un problema che dovrebbe essere squisitamente individuale e diventa invece, con
garbata progressione, politico e morale. Perché, attraverso l'incapacità delle
istituzioni di risolvere il problema dell'aborto della diciassettenne Autumn
sfila dinanzi agli occhi lo spaccato dell'America oggi. E non è un bello
spettacolo quello che si presenta dinanzi ai nostri occhi che seguono la sua,
piccola, modesta odissea che parte dall'incomprensione di una famiglia priva di
nerbo e a questa probabilmente ritorna senza che nulla e nessuna delle persone
coinvolte ne escano con maggior consapevolezza.
Una scena del film
La breve fuga delle due adolescenti alla ricerca di un paese meno bigotto della Pennsylvania dove l'aborto è vietato, si snoda infatti attraverso piccole difficoltà, piccoli sotterfugi, l'incontro con un ragazzo altrettanto disorientato e soprattutto l'incontro con la più progredita New York che le accoglie con una manifestazione antiabortista e poi apre le porte di un consultorio cui importa soltanto la compilazione di moduli prestampati (quelli che danno il titolo al film, riferendosi alla domanda che indaga su quante volte Autumn si sia comportata in maniera “impropria”).
Una scena del film
Il piccolo miracolo di
questo film sta però nell'interpretazione delle due protagoniste, entrambe
esordienti: Sidney Flanigan (il cui
viso apparentemente inespressivo trasmette invece i colori di molti
contrastanti sentimenti) e Talia Ryder
(la cugina, in un ruolo apparentemente più facile perché più determinato,
capace invece di improvvise dolcezze). Entrambe rendono mirabilmente il senso
di uno smarrimento individuale che non trova rifugio se non occasionale, e solo
negli affetti. Anche questi però precari, in una società in cui le istituzioni,
a partire dalla famiglia, sono ormai pallide ombre. Non è stato un viaggio di
formazione, resta l'amara percezione che le due ragazze torneranno alla vita di
sempre. Si torna, quando non si sa dove altro andare.
Cast & credits
Titolo
Never Rarely Sometimes Always |
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Origine
USA |
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Anno
2020 |
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Durata
101 min. |
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Colore | |
Regia
Eliza Hittman |
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Interpreti
Sidney Flanigan (Autumn) Talia Ryder (Skylar) Théodore Pellerin Ryan Eggold Sharon Van Etten |
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Produttori
Adele Romanski, Sara Murphy, Rosa Garnett, Tim Headington, Lia Buman, Elika Portnoy, Alex Orlovsky, Barry Jenkins, Mark Ceryak |
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Produzione
Pastel Los Angeles, USA |
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Costumi
Olga Mill |
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Sceneggiatura
Eliza Hittman |
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Montaggio
Scott Cummings |
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Fotografia
Hélène Louvart |
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Musiche
Julia Holter |
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Lingue disponibili
inglese, tedesco |
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Note
Production Design: Meredith Lippincott; Casting: Geraldine Baron, Salome Oggenfuss |