Silver Knife
Goblin Party
Ispirandosi al duplice significato
dellEunjangdo, il
tradizionale coltello coreano indossato dalle vedove come simbolo di fedeltà,
ma usato anche per difendere la propria castità e perfino per suicidarsi, le
danzatrici di Goblin Party ci costringono
a guardare oltre le apparenze svelandoci i sentimenti delle donne, in bilico
tra timidezza e rabbia.
Spettacoli:
21 maggio, ore 21.00, Teatro Cantiere Florida
Un momento dello spettacolo
Goblin
Party
Fondata
nel 2007 da Jin ho Lim e Kyung min Ji, coreografi della nuova
generazione emergente della danza contemporanea coreana, la compagnia si è
presto affermata a livello internazionale grazie al suo particolare metodo di
lavoro: un processo di creazione collettiva che punta a comunicare con il pubblico
attraverso un forte impatto emotivo.
Do Animals go to Heaven?
Olimpia Fortuni
Ispirandosi sia alle opere di Jonas Burgert sia alla esperienza
diretta vissuta in un mattatoio, Olimpia
Fortuni porta avanti una attuale riflessione sul rapporto tra la natura e
luomo e tra luomo e gli animali. Al centro lutopia di un mondo incontaminato,
dove questi ultimi vivono liberi, e la cruda realtà di veri e propri “lager” in
cui sono rinchiusi per rispondere alle esigenze di una produttività intensiva.
Spettacoli:
22 maggio, ore 21.00, Teatro Cantiere Florida
Un momento dello spettacolo
© Andrea Macchia
Olimpia Fortuni Dopo il diploma alla Paolo Grassi nel 2008, ha continuato la sua
formazione con un biennio sulla Scrittura
per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano. Ha lavorato
per Costanzo/Rustioni, Arearea, Teatro Valdoca, Samotracia, Giorgio Rossi,
Raffaella Giordano, Casa Strasse, Zerogrammi e Company Blu. È co-autrice,
insieme a Pieradolfo
Ciulli, di Viale dei Castagni 16 (2014)
premiato al bando Next Milano. Il suo solo Soggetto senza titolo ha vinto nel 2017 il riconoscimento del pubblico GDA_Giovane Danza
DAutore. Do
Animals Go To Heaven? (2018) è la sua prima
coreografia di gruppo.
Collapse
Francesco Sgrò - Spellbound Contemporary Ballet
Cinque persone, trentacinque palline,
cinque clave e una ruota. E poi la musica che unisce, sottolinea e accompagna
un linguaggio fatto di gesti che richiamano la giocoleria. Collapse è un elogio al movimento che passa dal corpo agli oggetti
e dagli interpreti al pubblico, che si ritrova protagonista divertito dello
spettacolo.
Spettacoli:
23 maggio, ore 21, Teatro Cantiere Florida

Un momento dello spettacolo
© Cristiano Castaldi Francesco Sgrò Acrobata, giocoliere e performer diplomato alla Scuola di Circo
contemporaneo Flic, Francesco
Sgrò ha studiato chitarra classica al Conservatorio di
Torino. È stato artista alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Torino
2006 e a numerosi Gran Galà di Giocoleria. Nel 2007 ha vinto il Festival
Europeo della Scienza con il progetto Circoscienza. Direttore artistico delle
scuole di circo per ragazzi “Fuma chenduma”, da settembre 2012 è il direttore
artistico di Flic a Torino.
In Flore Dialoghi inediti tra musica e letteratura
Prosegue, negli spazi del PARC, In Flore, dialoghi inediti tra musica e
letteratura. Musicisti della scena indipendente italiana, tra i più attenti
alla ricerca della “parola”, incontrano scrittori e poeti per raccontarsi e
raccontare come nascono i propri testi, tra estratti di canzoni e letture dai
libri.
Spettacoli:
24 maggio, ore 18.00, PARC
Performing Arts Research Centre
(Emidio Clementi incontra Milo De
Angelis)
Sea Rant
Company Blu
Alla base del progetto coreografico cè
il valore della ribellione, capace di unire gli animi e i corpi e di
accompagnarli attraverso lo spazio del rischio alla ricerca della bellezza e
dellimmaginazione. Ispirato alla poesia Rant e alla Beat generation (che è
anche il riferimento per lelaborazione dei suoni e della musica), il lavoro
immagina collettivamente unindispensabile rivoluzione del sé.
Spettacoli:
24 maggio, ore 19.00; 25 maggio, ore 19.00 e 21.00,
PARC Performing Arts Research Centre
Quelques-Uns les Demeurent
Alexandre Fandard
Un assolo ispirato alla celebre
massima di Samuel Beckett «Tutti
siamo nati pazzi, alcuni rimangono tali». Attingendo allestetica del
chiaroscuro, la pièce, di grande
potenza espressiva, è unesplorazione delle vertigini della follia. La
scrittura drammaturgica si ispira sia a Michel
Foucault e alle sue indagini sullisolamento e sul fascino della follia
come forza creatrice, sia al reportage di Mario
Ruspoli Sguardi sulla follia. Ma
anche alla forza pittorica e simbolica di Caravaggio,
ai ritratti deformati di Francis Bacon,
al cinema di David Lynch.
Spettacoli:
24 maggio, ore 21.00, Teatro Cantiere Florida
Un momento dello spettacolo
Alexandre
Fandard Danzatore hip-hop free style, Alexandre Fandard è un autodidatta. Ammesso allAcadémie Internationale de la Danse a
Parigi, è stato presto scoperto da La Cie de Soi e ha danzato in Heroes al Pantheon. A settembre 2016 è stato selezionato come artista residente
del Laboratoire des culture urbaines
al Centquatre-Parigi. Nel 2018 ha creato Quelques-uns le demeurent, presentato in numerosi festival europei.
Quintetto
Marco Chenevier
Nellesoterismo il cinque è il numero
della vita universale, dellindividualità umana, della volontà,
dellintelligenza, dellispirazione e del genio. Simboleggia anche levoluzione
verticale, il movimento progressivo ascendente. È il numero delluomo come
punto mediano tra terra e cielo e ci ricorda che lascensione verso una
condizione superiore è possibile. Esso contiene la sintesi dei cinque sensi, il
numero delle dita di un uomo, è la base decimale matematica, è il numero del
pentacolo e il numero della stella a cinque punte. Si tratta di una cifra
delluomo, cui gli uomini hanno attribuito significati trascendentali fin dalla
notte dei tempi. E oggi? Da questa domanda parte il lavoro di Marco
Chenevier. Spettacoli: 24 maggio, ore 22.00, Teatro Cantiere Florida
Un momento dello spettacolo
© Alex Brenner Marco Chenevier Coreografo, danzatore, regista e attore, si è diplomato allAccademia
Internazionale di Teatro, scuola di Recitazione di Roma “Circo a Vapore”
frequentando poi il “Filomarino” di Roma. È stato per sette anni assistente di Isaac Alvarez presso il Théātre du Moulinage a Lussas (Francia) e ha collaborato con Romeo
Castellucci e Cindy Van Acker, Carolyn Carlson, Cie Lolita Espin Anadon, Les
Eclats. Da subito interessato alla composizione coreografica, nei suoi lavori
esplora i confini tra i linguaggi della danza e del teatro.
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