L'aridità delle parole
1819, St Peter's Field: nel cuore di Manchester una manifestazione pacifica scesa in piazza per chiedere al parlamento la riforma elettorale viene sedata dalla cavalleria con la violenza. La protesta si tiene a seguito della battaglia di Waterloo, in un periodo di carestia e disoccupazione, assenza di diritti fondamentali e oppressione. In questo contesto i movimenti riformatori, forti di un seguito sempre più consistente, rivendicano l'aspirazione a migliorare le tremende condizioni della povera gente e a ridurre la diseguaglianza che affligge l'Inghilterra. Peterloo è l'approfondito racconto del tragico massacro seguito a quella manifestazione e soprattutto dei momenti che lo prepararono.
Una scena del film
© Biennale Cinema 2018
Mike Leigh dà vita a una narrazione corale dando voce ai popolani, ai radicali, ai riformisti e agli esclusi così come ai potenti, ai magistrati e ai governanti. Il regista e sceneggiatore britannico propone una minuziosa ricostruzione storica attenta agli ambienti, al linguaggio, ai costumi e ai volti e ricca di riferimenti pittorici, anche grazie alla nitida fotografia di Dick Pope. Al tempo stesso dimostra una approfondita conoscenza delle motivazioni dell'una e dell'altra fazione restituendo un quadro fedele delle ragioni di entrambe. Tuttavia la sua dettagliata ricostruzione degli eventi perde efficacia nell'eccessiva enfasi data alla parola. I dialoghi sono “costruiti”, didascalici, “interminabili”. Il verbo diventa unico protagonista di una narrazione che procede con affanno.
Le due ore e trenta minuti della pellicola sono in gran parte dedicate alla preparazione dello scontro finale: appunto la manifestazione di Peterloo. Fino alla sequenza del massacro, il film non è dinamico. Si arena in quadretti composti da lunghe conversazioni e monologhi che, seppure evocano con rigore il contesto, finiscono per essere uno sterile esercizio di ricerca filologica. La possibilità di proporre i fatti di St Peter's Field come monito per il presente s'infrange non soltanto in questa eccessiva prolissità, ma anche in una composizione didattica ed eccessivamente manichea: da una parte i volti consumati dal lavoro e dalla fatica della misera gente, dall'altra il paternalismo, l'ottusità dei potenti magistrati e l'opulenza grottesca del principe reggente, il futuro Giorgio IV. Il volto rubicondo del sovrano e la sua sciocca crudeltà contrastano con la sobrietà di chi conduce una necessaria protesta. Si genera così un dualismo convenzionale e depotenziato.
Una scena del film
© Biennale Cinema 2018
In fin dei conti, la pretesa di realismo e mimetismo con il momento storico finisce per minare la veridicità dei personaggi, oltre che l'empatia dello spettatore. A eccezione dell'oratore Henry Hunt, che tra mire riformiste e disprezzo verso i compagni di lotta pare animato da una ambiguità di fondo, gli altri caratteri sono manichini senza sfumature: burattini nelle mani di un metteur en scène impegnato in una lezione di storia.
L'opportunità di parlare al presente, di sfruttare un fatto storico per evidenziare le perduranti disparità e ineguaglianze nel mondo odierno è del tutto disattesa. Solo la scena conclusiva – la soppressione brutale del comizio – si carica di maggior potenza espressiva senza cadere nella retorica: i volti spaventati di chi è disarmato di fronte all'impeto della cavalleria, l'orrore di una forza cieca che non si ferma davanti a bambini in fasce, la reiterazione di una violenza inutile e ingiustificata. Una sequenza che però non basta a riscattare un film eccessivamente verboso, privo di intensità.
Peterloo
La locandina
Cast & credits
Titolo
Peterloo |
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Origine
Gran Bretagna, Usa |
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Anno
2018 |
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Durata
154 min. |
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Città rappresentazione
Venezia |
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Prima rappresentazione
31 agosto 2018 |
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Evento
75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2018 |
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Colore | |
Regia
Mike Leigh |
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Interpreti
Rory Kinnear Maxine Peake Pearce Quigley David Moorst Rachel Finnegan Simona Bitmate Tom Meredith |
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Produzione
Thin Man Films (Geogina Lowe), Amazon Studios, Film 4, BFI, Lipsync |
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Distribuzione
Alison Thompson - Cornerstone Films / Alessandro Giacobbe - Academy Two |
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Costumi
Jacqueline Durran |
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Sceneggiatura
Mike Leigh |
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Montaggio
Jon Gregory |
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Fotografia
Dick Pope |
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Effetti speciali
Elements FX (Johnny Rafique, Nick Rideout) |
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Suono
Rob Ireland, Tim Fraser |
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Musiche
Gary Yershon |