L'aridità delle parole

di Stella Scabelli

Data di pubblicazione su web 08/09/2018

Peterloo

1819, St Peter's Field: nel cuore di Manchester una manifestazione pacifica scesa in piazza per chiedere al parlamento la riforma elettorale viene sedata dalla cavalleria con la violenza. La protesta si tiene a seguito della battaglia di Waterloo, in un periodo di carestia e disoccupazione, assenza di diritti fondamentali e oppressione. In questo contesto i movimenti riformatori, forti di un seguito sempre più consistente, rivendicano l'aspirazione a migliorare le tremende condizioni della povera gente e a ridurre la diseguaglianza che affligge l'Inghilterra. Peterloo è l'approfondito racconto del tragico massacro seguito a quella manifestazione e soprattutto dei momenti che lo prepararono.

Una scena di Twarz
© ASAC - La Biennale
Una scena del film
© Biennale Cinema 2018

Mike Leigh dà vita a una narrazione corale dando voce ai popolani, ai radicali, ai riformisti e agli esclusi così come ai potenti, ai magistrati e ai governanti. Il regista e sceneggiatore britannico propone una minuziosa ricostruzione storica attenta agli ambienti, al linguaggio, ai costumi e ai volti e ricca di riferimenti pittorici, anche grazie alla nitida fotografia di Dick Pope. Al tempo stesso dimostra una approfondita conoscenza delle motivazioni dell'una e dell'altra fazione restituendo un quadro fedele delle ragioni di entrambe. Tuttavia la sua dettagliata ricostruzione degli eventi perde efficacia nell'eccessiva enfasi data alla parola. I dialoghi sono “costruiti, didascalici, “interminabili. Il verbo diventa unico protagonista di una narrazione che procede con affanno. 

Le due ore e trenta minuti della pellicola sono in gran parte dedicate alla preparazione dello scontro finale: appunto la manifestazione di Peterloo. Fino alla sequenza del massacro, il film non è dinamico. Si arena in quadretti composti da lunghe conversazioni e monologhi che, seppure evocano con rigore il contesto, finiscono per essere uno sterile esercizio di ricerca filologica. La possibilità di proporre i fatti di St Peter's Field come monito per il presente s'infrange non soltanto in questa eccessiva prolissità, ma anche in una composizione didattica ed eccessivamente manichea: da una parte i volti consumati dal lavoro e dalla fatica della misera gente, dall'altra il paternalismo, l'ottusità dei potenti magistrati e l'opulenza grottesca del principe reggente, il futuro Giorgio IV. Il volto rubicondo del sovrano e la sua sciocca crudeltà contrastano con la sobrietà di chi conduce una necessaria protesta. Si genera così un dualismo convenzionale e depotenziato. 

Una scena di Peterloo 
© ASAC - La Biennale
Una scena del film
 © Biennale Cinema 2018

In fin dei conti, la pretesa di realismo e mimetismo con il momento storico finisce per minare la veridicità dei personaggi, oltre che l'empatia dello spettatore. A eccezione dell'oratore Henry Hunt, che tra mire riformiste e disprezzo verso i compagni di lotta pare animato da una ambiguità di fondo, gli altri caratteri sono manichini senza sfumature: burattini nelle mani di un metteur en scène impegnato in una lezione di storia.

L'opportunità di parlare al presente, di sfruttare un fatto storico per evidenziare le perduranti disparità e ineguaglianze nel mondo odierno è del tutto disattesa. Solo la scena conclusiva – la soppressione brutale del comizio – si carica di maggior potenza espressiva senza cadere nella retorica: i volti spaventati di chi è disarmato di fronte all'impeto della cavalleria, l'orrore di una forza cieca che non si ferma davanti a bambini in fasce, la reiterazione di una violenza inutile e ingiustificata. Una sequenza che però non basta a riscattare un film eccessivamente verboso, privo di intensità.


Peterloo

Cast & Credits


La locandina del film
La locandina

Cast & credits

Titolo 
Peterloo
Origine 
Gran Bretagna, Usa
Anno 
2018
Durata 
154 min.
Città rappresentazione 
Venezia
Prima rappresentazione 
31 agosto 2018
Evento 
75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2018
Colore 
Regia 
Mike Leigh
Interpreti 
Rory Kinnear
Maxine Peake
Pearce Quigley
David Moorst
Rachel Finnegan
Simona Bitmate
Tom Meredith
Produzione 
Thin Man Films (Geogina Lowe), Amazon Studios, Film 4, BFI, Lipsync
Distribuzione 
Alison Thompson - Cornerstone Films / Alessandro Giacobbe - Academy Two
Costumi 
Jacqueline Durran
Sceneggiatura 
Mike Leigh
Montaggio 
Jon Gregory
Fotografia 
Dick Pope
Effetti speciali 
Elements FX (Johnny Rafique, Nick Rideout)
Suono 
Rob Ireland, Tim Fraser
Musiche 
Gary Yershon