Mein Bruder heißt Robert und ist ein Idiot
Khook
Unsane
È estate. Tra i campi di granturco, vicino a uno sperduto
distributore di benzina, Robert sta aiutando la gemella Elena a prepararsi per
il suo esame finale di filosofia. I due giovani vivono in un microcosmo tutto
loro, passando il proprio tempo tra lunghe discussioni filosofiche, piccoli
rituali, giochi e scommesse. Nel frattempo Elena si ingelosisce della sua
migliore amica, sospettando che il fratello abbia dormito con lei. Interrogato
sul fatto, il ragazzo non vuole rispondere. Lei allora lo sfida con una
scommessa: prima del diploma andrà a letto con qualcuno. Se perde, lui potrà
prendersi la loro VW Golf. Se vince, Robert sarà obbligato a risponderle a
qualsiasi domanda. I due fratelli si danno quarantotto ore per la loro
infantile scommessa: un gioco che diventa sempre più serio nel momento in cui
la fine della loro fanciullezza si rivela più vicina e concreta.
Philip Gröning racconta il periodo di smarrimento e turbamento alle soglie dell'età adulta. Lo scorrere del tempo è determinato dalla percezione soggettiva dei suoi protagonisti: quest'ultima estate insieme potrebbe durare per sempre. Più Robert ed Elena combattono per diventare indipendenti l'uno dall'altra, più le rispettive identità si perdono nella loro relazione simbiotica.
Proiezioni:
Mercoledì 21 febbraio, ore 15.00, Berlinale Palast
Giovedì 22 febbraio, ore 9.30, Friedrichstadt-Palast
Giovedì 22 febbraio, ore 14.30, Haus der Berliner Festpiele
Giovedì 22 febbraio, ore 21.15, Friedrichstadt-Palast
Domenica 25 febbraio, ore 21.15, Haus der Berliner Festspiele
Philip Gröning
Nato nel 1959, fonda la sua casa di produzione nel 1986 mentre studia al HFF Munich. Produce, scrive e dirige tutti i suoi film e, nella maggior parte, è anche operatore e montatore. Nel 1992 il suo film Die Terroristen vince il Leopardo di bronzo a Locarno, mentre il suo documentario Die große Stille ottiene diversi riconoscimenti, tra cui il Special Jury Prize al Sundance. Nel 2013 Die Frau des Polizisten vince il Premio speciale della giuria a Venezia. Dal 2001 insegna alla Filmakademie Baden-Württemberg ed è professore di regia alla Internationale Filmschule di Colonia. Ha partecipato in qualità di giurato a numerosi festival internazionali. Tra gli altri film: Das letzte Bild (1983), Der Trockenschwimmer (1983), Sommer (1986), Stachoviak! (1988), Opfer. Zeugen (1993), L'Amour, L'Argent, L'Amour (2000).
Khook (Pig)
Inserito nella lista nera dei registi, Hasan non gira un film da molto tempo. L'attrice da lui lanciata, di cui è peraltro innamorato, vuole fare un film con un altro regista. Sua moglie si è allontanata e anche il legame con la figlia è in crisi. Inoltre, la vecchia madre che vive con loro sembra aver perso la ragione. Ma la cosa peggiore per Hasan è un'altra: a Teheran e dintorni i cineasti vengono sistematicamente uccisi da un serial killer. Tranne lui. Un paradosso che mette ancora più in crisi il suo orgoglio di ex migliore regista della città. La sua frustrazione aumenta quando, a seguito di una serie di bizzarri equivoci, diventa lui stesso il primo sospettato degli omicidi. La sua popolarità precipita minuto dopo minuto: Hasan ha bisogno di un piano diabolico per ristabilire la sua reputazione.
In Khook, il narcisismo e la vanità hanno libero sfogo e il castigo sarà l'inevitabile approdo. Una commedia nera che offre l'enigmatico ritratto di un eterno bambino nel corpo di un adulto.
Proiezioni:
Mercoledì 21 febbraio, ore 19.00, Berlinale Palast
Giovedì 22 febbraio, ore 13.30, Friedrichstadt-Palast
Giovedì 22 febbraio, ore 18.30, Haus der Berliner Festspiele
Giovedì 22 febbraio, ore 22.30, International
Domenica 25 febbraio, ore 20.00, Friedrichstadt-Palast
Mani Haghighi
Nato a Teheran nel 1969, ha studiato filosofia e lavorato come attore, sceneggiatore e regista. I suoi lungometraggi Kargaran mashghool-e karand (Men at Work) e Paziraie Sadeh (Modest Reception) sono proiettati alla Berlinale rispettivamente nel 2006 e nel 2012, nella sezione Forum. Il secondo ottiene il premio NETPAC. Ejhdeha Vared Mishavad! (A Dragon Arrives!) approda in concorso nel 2016. Tra gli altri film: To Stay (2001), Abadan (2003), Hamoon's Fans (2006), Canaan (2008), Dariush Mehrjui: The Forty Year Report (2012), 50 kilo albaloo (50 Kilos of Sour Cherries, 2016).
Unsane
(fuori competizione)
Una giovane donna lascia la sua città d'origine per sfuggire a un passato turbolento e iniziare un nuovo lavoro. Tuttavia, viene portata, contro la sua volontà, in un ospedale psichiatrico. Qui deve confrontarsi con le sue più grandi paure: ciò che vede è reale o è il frutto di allucinazione? Nessuno è disposto a crederle e le autorità non riescono, o forse non vogliono, aiutarla.
Attraverso prospettive tortuose e una narrazione scioccante, Unsane interroga lo spettatore sull'oggettività della nostra percezione del reale e sull'istinto di sopravvivenza.
Proiezioni:
Mercoledì 21 febbraio, ore 22.00, Berlinale Palast
Giovedì 22 febbraio, ore 16.00, Friedrichstadt-Palast
Venerdì 23 febbraio, ore 9.30, Friedrichstadt-Palast
Venerdì 23 febbraio, ore 18.00, Friedrichstadt-Palast
Steven Soderbergh
Scrittore, regista, produttore, operatore e montatore, recentemente ha diretto Logan Lucky e la serie targata HBO Mosaic. Nel 2000 ottiene l'Oscar per Traffic e, contemporaneamente, la nomination per Erin Brockovich. Il suo film di debutto Sex, Lies, and Videotape ha ottenuto una nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Il film ha anche vinto la Palma d'oro a Cannes nel 1989. Tra gli altri film: Ocean's Eleven (2001), Full Frontal (Voll Frontal) (2002), Solaris (2002), Ocean's Twelve (2004), Eros (Equilibrium) (2004), The Good German (2006), Bubble (2006), Ocean's Thirteen (2007), Che: Part 1; Che: Part 2 (2008), The Girlfriend Experience (2009), The Informant! (2009), Contagion (2011), Magic Mike (2012)
Cast & credits - Mein Bruder heißt Robert und ist ein Idiot
Titolo
Berlinale 2018 (21/02) |
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Sotto titolo
Mein Bruder heißt Robert und ist ein Idiot |
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Origine
Germania, Francia, Svizzera |
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Anno
2018 |
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Durata
174 min. |
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Colore | |
Regia
Philip Gröning |
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Interpreti
Josef Mattes (Robert) Julia Zange (Elena) Urs Jucker (Erich) Stefan Zonarske (Adolf) Zita Aretz (Cecilia) |
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Produttori
Philip Gröning, Dr. Matthias Esche, Philipp Kreuzer, Emmanuel Schlumberger, Elda Guidinetti, Andres Pfäffli |
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Produzione
Ventura Film, Meride, Schweiz |
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Distribuzione
The Match Factory |
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Costumi
Pia Marais, Carla Kiefer, Petra Kray |
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Sceneggiatura
Philip Gröning, Sabine Timoteo |
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Montaggio
Philip Gröning, Hannes Bruun |
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Fotografia
Philip Gröning |
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Suono
Marc Parisotto, Michael Hinreiner, Michael Kranz, Fabian Schmidt |
Cast & credits - Khook
Titolo
Berlinale 2018 (21/02) |
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Sotto titolo
Khook |
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Origine
Iran |
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Anno
2018 |
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Durata
108 min. |
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Colore | |
Regia
Mani Haghighi |
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Interpreti
Josef Mattes (Robert) Julia Zange (Elena) Urs Jucker (Erich) Stefan Zonarske (Adolf) Zita Aretz (Cecilia) |
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Produttori
Mani Haghighi |
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Distribuzione
Films Boutique |
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Costumi
Negar Nemati |
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Montaggio
Meysam Molaei |
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Fotografia
Mahmoud Kalari |
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Suono
Dariush Sadeghpour, Amir Hossein Ghasemi |
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Musiche
Peyman Yazdanian |
Cast & credits - Unsane
Titolo
Berlinale 2018 (21/02) |
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Sotto titolo
Unsane |
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Origine
USA |
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Anno
2018 |
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Durata
98 min |
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Regia
Steven Soderbergh |
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Interpreti
Josef Mattes (Robert) Julia Zange (Elena) Urs Jucker (Erich) Stefan Zonarske (Adolf) Zita Aretz (Cecilia) |
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Produttori
Joseph Malloch |
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Distribuzione
New Regency / Fingerprint Releasing |
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Costumi
Susan Lyall |
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Sceneggiatura
Jonathan Bernstein, James Greer |
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Montaggio
Mary Ann Bernard |
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Fotografia
Peter Andrews |
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Suono
Thomas Varga, Grant Elder |
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Musiche
David Wilder Savage |