Mein Bruder heißt Robert und ist ein Idiot
Khook
Unsane

(La redazione)

Data di pubblicazione su web 20/02/2018

Mein Bruder heißt Robert und ist ein Idiot / Khook / Unsane

Mein Bruder heißt Robert und ist ein Idiot (My Brother's Name is Robert and He is an Idiot)

È estate. Tra i campi di granturco, vicino a uno sperduto distributore di benzina, Robert sta aiutando la gemella Elena a prepararsi per il suo esame finale di filosofia. I due giovani vivono in un microcosmo tutto loro, passando il proprio tempo tra lunghe discussioni filosofiche, piccoli rituali, giochi e scommesse. Nel frattempo Elena si ingelosisce della sua migliore amica, sospettando che il fratello abbia dormito con lei. Interrogato sul fatto, il ragazzo non vuole rispondere. Lei allora lo sfida con una scommessa: prima del diploma andrà a letto con qualcuno. Se perde, lui potrà prendersi la loro VW Golf. Se vince, Robert sarà obbligato a risponderle a qualsiasi domanda. I due fratelli si danno quarantotto ore per la loro infantile scommessa: un gioco che diventa sempre più serio nel momento in cui la fine della loro fanciullezza si rivela più vicina e concreta.

Philip Gröning racconta il periodo di smarrimento e turbamento alle soglie dell'età adulta. Lo scorrere del tempo è determinato dalla percezione soggettiva dei suoi protagonisti: quest'ultima estate insieme potrebbe durare per sempre. Più Robert ed Elena combattono per diventare indipendenti l'uno dall'altra, più le rispettive identità si perdono nella loro relazione simbiotica.

Proiezioni:

Mercoledì 21 febbraio, ore 15.00, Berlinale Palast

Giovedì 22 febbraio, ore 9.30, Friedrichstadt-Palast

Giovedì 22 febbraio, ore 14.30, Haus der Berliner Festpiele         

Giovedì 22 febbraio, ore 21.15, Friedrichstadt-Palast

Domenica 25 febbraio, ore 21.15, Haus der Berliner Festspiele

 
Una scena del film 
© Philip Gröning

Philip Gröning

Nato nel 1959, fonda la sua casa di produzione nel 1986 mentre studia al HFF Munich. Produce, scrive e dirige tutti i suoi film e, nella maggior parte, è anche operatore e montatore. Nel 1992 il suo film Die Terroristen vince il Leopardo di bronzo a Locarno, mentre il suo documentario Die große Stille ottiene diversi riconoscimenti, tra cui il Special Jury Prize al Sundance. Nel 2013 Die Frau des Polizisten vince il Premio speciale della giuria a Venezia. Dal 2001 insegna alla Filmakademie Baden-Württemberg ed è professore di regia alla Internationale Filmschule di Colonia. Ha partecipato in qualità di giurato a numerosi festival internazionali. Tra gli altri film: Das letzte Bild (1983), Der Trockenschwimmer (1983), Sommer (1986), Stachoviak! (1988), Opfer. Zeugen (1993), L'Amour, L'Argent, L'Amour (2000).

Khook (Pig)

Inserito nella lista nera dei registi, Hasan non gira un film da molto tempo. L'attrice da lui lanciata, di cui è peraltro innamorato, vuole fare un film con un altro regista. Sua moglie si è allontanata e anche il legame con la figlia è in crisi. Inoltre, la vecchia madre che vive con loro sembra aver perso la ragione. Ma la cosa peggiore per Hasan è un'altra: a Teheran e dintorni i cineasti vengono sistematicamente uccisi da un serial killer. Tranne lui. Un paradosso che mette ancora più in crisi il suo orgoglio di ex migliore regista della città. La sua frustrazione aumenta quando, a seguito di una serie di bizzarri equivoci, diventa lui stesso il primo sospettato degli omicidi. La sua popolarità precipita minuto dopo minuto: Hasan ha bisogno di un piano diabolico per ristabilire la sua reputazione.

In Khook, il narcisismo e la vanità hanno libero sfogo e il castigo sarà l'inevitabile approdo. Una commedia nera che offre l'enigmatico ritratto di un eterno bambino nel corpo di un adulto.

Proiezioni:

Mercoledì 21 febbraio, ore 19.00, Berlinale Palast

Giovedì 22 febbraio, ore 13.30, Friedrichstadt-Palast

Giovedì 22 febbraio, ore 18.30, Haus der Berliner Festspiele

Giovedì 22 febbraio, ore 22.30, International

Domenica 25 febbraio, ore 20.00, Friedrichstadt-Palast


Una scena di Khook
© Mani Haghighi 

Mani Haghighi

Nato a Teheran nel 1969, ha studiato filosofia e lavorato come attore, sceneggiatore e regista. I suoi lungometraggi Kargaran mashghool-e karand (Men at Work) e Paziraie Sadeh (Modest Reception) sono proiettati alla Berlinale rispettivamente nel 2006 e nel 2012, nella sezione Forum. Il secondo ottiene il premio NETPAC. Ejhdeha Vared Mishavad! (A Dragon Arrives!) approda in concorso nel 2016. Tra gli altri film: To Stay (2001), Abadan (2003), Hamoon's Fans (2006), Canaan (2008), Dariush Mehrjui: The Forty Year Report (2012), 50 kilo albaloo (50 Kilos of Sour Cherries, 2016).

Unsane

(fuori competizione)

Una giovane donna lascia la sua città d'origine per sfuggire a un passato turbolento e iniziare un nuovo lavoro. Tuttavia, viene portata, contro la sua volontà, in un ospedale psichiatrico. Qui deve confrontarsi con le sue più grandi paure: ciò che vede è reale o è il frutto di allucinazione? Nessuno è disposto a crederle e le autorità non riescono, o forse non vogliono, aiutarla.

Attraverso prospettive tortuose e una narrazione scioccante, Unsane interroga lo spettatore sull'oggettività della nostra percezione del reale e sull'istinto di sopravvivenza.


Una scena di Unsane
© Fingerprint Releasing / Bleecker Street

Proiezioni:

Mercoledì 21 febbraio, ore 22.00, Berlinale Palast

Giovedì 22 febbraio, ore 16.00, Friedrichstadt-Palast

Venerdì 23 febbraio, ore 9.30, Friedrichstadt-Palast

Venerdì 23 febbraio, ore 18.00, Friedrichstadt-Palast

Steven Soderbergh

Scrittore, regista, produttore, operatore e montatore, recentemente ha diretto Logan Lucky e la serie targata HBO Mosaic. Nel 2000 ottiene l'Oscar per Traffic e, contemporaneamente, la nomination per Erin Brockovich. Il suo film di debutto Sex, Lies, and Videotape ha ottenuto una nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Il film ha anche vinto la Palma d'oro a Cannes nel 1989. Tra gli altri film: Ocean's Eleven (2001), Full Frontal (Voll Frontal) (2002), Solaris (2002), Ocean's Twelve (2004), Eros (Equilibrium) (2004), The Good German (2006), Bubble (2006), Ocean's Thirteen (2007), Che: Part 1; Che: Part 2 (2008), The Girlfriend Experience (2009), The Informant! (2009), Contagion (2011), Magic Mike (2012)

Cast & credits - Mein Bruder heißt Robert und ist ein Idiot

Titolo 
Berlinale 2018
(21/02)
Sotto titolo 
Mein Bruder heißt Robert und ist ein Idiot
Origine 
Germania, Francia, Svizzera
Anno 
2018
Durata 
174 min.
Colore 
Regia 
Philip Gröning
Interpreti 
Josef Mattes (Robert)
Julia Zange (Elena)
Urs Jucker (Erich)
Stefan Zonarske (Adolf)
Zita Aretz (Cecilia)
Produttori 
Philip Gröning, Dr. Matthias Esche, Philipp Kreuzer, Emmanuel Schlumberger, Elda Guidinetti, Andres Pfäffli
Produzione 
Ventura Film, Meride, Schweiz
Distribuzione 
The Match Factory
Costumi 
Pia Marais, Carla Kiefer, Petra Kray
Sceneggiatura 
Philip Gröning, Sabine Timoteo
Montaggio 
Philip Gröning, Hannes Bruun
Fotografia 
Philip Gröning
Suono 
Marc Parisotto, Michael Hinreiner, Michael Kranz, Fabian Schmidt

Cast & credits - Khook

Titolo 
Berlinale 2018
(21/02)
Sotto titolo 
Khook
Origine 
Iran
Anno 
2018
Durata 
108 min.
Colore 
Regia 
Mani Haghighi
Interpreti 
Josef Mattes (Robert)
Julia Zange (Elena)
Urs Jucker (Erich)
Stefan Zonarske (Adolf)
Zita Aretz (Cecilia)
Produttori 
Mani Haghighi
Distribuzione 
Films Boutique
Costumi 
Negar Nemati
Montaggio 
Meysam Molaei
Fotografia 
Mahmoud Kalari
Suono 
Dariush Sadeghpour, Amir Hossein Ghasemi
Musiche 
Peyman Yazdanian

Cast & credits - Unsane

Titolo 
Berlinale 2018
(21/02)
Sotto titolo 
Unsane
Origine 
USA
Anno 
2018
Durata 
98 min
Regia 
Steven Soderbergh
Interpreti 
Josef Mattes (Robert)
Julia Zange (Elena)
Urs Jucker (Erich)
Stefan Zonarske (Adolf)
Zita Aretz (Cecilia)
Produttori 
Joseph Malloch
Distribuzione 
New Regency / Fingerprint Releasing
Costumi 
Susan Lyall
Sceneggiatura 
Jonathan Bernstein, James Greer
Montaggio 
Mary Ann Bernard
Fotografia 
Peter Andrews
Suono 
Thomas Varga, Grant Elder
Musiche 
David Wilder Savage