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74ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2017

di Raffaele Pavoni
  Venezia 2017
Data di pubblicazione su web 16/08/2017  

Si appresta ad aprire i battenti la 74ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diretta anche quest’anno da Alberto Barbera, in programma al Lido di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre 2017. A presiedere la giuria del concorso ufficiale, l’attrice Annett Bening, accompagnata dai registi e sceneggiatori Ildikó Enyedi, Yang Fan, Michel Franco ed Edgar Wright, dal critico David Stratton e dalle attrici Rebecca Hall, Anna Mouglalis e Jasmine Trinca.

Dalle opere selezionate sembra emergere la ricerca di un equilibrio tra le esigenze di mercato, cui la kermesse lagunare guarda sempre con molta attenzione, e la necessità di consolidare la propria riconoscibilità attraverso scelte talvolta coraggiose. Così si è espresso, durante la conferenza stampa del 27 luglio scorso, il presidente della Biennale Paolo Baratta: «se la stampa ci riconosce quale festival prediletto da chi vuol portare opere al successo delle nomination d’autunno, questo lo dobbiamo solo al fatto di esserci sempre mantenuti fedeli al principio dell’indipendenza e della qualità nelle scelte effettuate».

Ben quattro gli italiani in gara. Su tutti risalta il nome di Paolo Virzì, regista che con i suoi ultimi lavori ha dimostrato di essere in una fase ispirata della carriera, che si cimenta qui con la sua prima opera americana, interpretata da Donald Sutherland e da Helen Mirren. Nel ruolo di outsiders troviamo i Manetti Bros., che sulla scia del loro recente Song ‘e Napule propongono un film in forma di musical ambientato nella città partenopea. Completano la lista le opere seconde di Andrea Pallaoro, già presente a Venezia nel 2013 (sezione Orizzonti), e di Sebastiano Riso, qui alla sua prima partecipazione. Vedremo se una rappresentanza tricolore così cospicua sia dovuta a un patriottismo infondato o se davvero il nostro cinema stia vivendo uno stato di grazia.

I Leoni d’Oro alla carriera saranno consegnati all’attrice statunitense Jane Fonda e al regista e attore statunitense Robert Redford, i quali nell’occasione presenteranno il film Our Souls at Night, diretto da Ritesh Batra, prodotto dallo stesso Redford e distribuito da Netflix.

Brilla in concorso un altro nome leggendario della Nuova Hollywood, quello di Paul Schrader, che torna in Laguna a quattro anni dal discusso The Canyons. A una generazione precedente a quella di Schrader appartiene Frederick Wiseman, che con il suo monumentale documentario sulla New York Public Library prosegue il personale filone dedicato ai “luoghi del sapere”.

C’è attesa per gli ultimi film di Guillermo Del Toro, un thriller ambientato negli anni della Guerra Fredda; di Andrew Haigh, regista di spicco del nuovo cinema indipendente britannico; e di George Clooney, che con il suo Suburbicon ha dato vita, dopo trent’anni, a una sceneggiatura mai realizzata di Joel e Ethan Coen del 1986. Attesissime, sul versante più cinéphile, le ultime fatiche di Abdellatif Kechiche, che a quattro anni di distanza dal pluripremiato La vita di Adele torna a raccontare i temi legati all’adolescenza; e di Hirokazu Kore’eda, qui alle prese con il genere – per lui inedito – del courtroom movie. Sorprendente anche la presenza di Ai Weiwei, in concorso con un documentario sulla crisi dei migranti, tema da sempre caro all’artista cinese. Più disimpegnato il film d’apertura, come già nella precedente edizione (con la scelta felice di La La Land di Damien Chazelle): quest’anno la scelta ricade su Downsizing di Alexander Payne, commediografo di primissimo piano del cinema contemporaneo, con Matt Damon e Christoph Waltz.

Fuori concorso sono da segnalare gli ultimi lavori di Abel Ferrara, Stephen Frears, William Friedkin e Takeshi Kitano.

Numerose le sezioni parallele. In primo luogo Orizzonti, dedicata alle opere più sperimentali. A presiedere la giuria Gianni Amelio (il quale presenterà fuori concorso il suo documentario sul dramma del post-terremoto ad Amatrice). Altro premio è quello intitolato a Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” (presidente di giuria il regista Benoît Jacquot). Ad esso si affiancano i premi per il Miglior Film Restaurato e per il Miglior Documentario sul Cinema, stabiliti da una commissione presieduta da Giuseppe Piccioni. Chiudono l’offerta le sezioni Cinema nel Giardino, Biennale College – Cinema e Venezia Classici, oltre ad alcune Proiezioni Speciali e al Venice Virtual Reality.

Ed è proprio quest’ultima competizione la novità più interessante. Ormai da qualche anno il festival veneziano si presenta anche come luogo dove ridiscutere il concetto stesso di cinema, la cui definizione appare sempre meno univoca. Se la scorsa edizione ha visto l’inaugurazione di una sala per la Realtà Virtuale (o VR), oltreché la proiezione di due film in stereoscopia, quest’anno ci si è spinti oltre, dedicando un concorso alla VR ospitato nella location, inedita, dell’isola del Lazzaretto Vecchio, a un passo dal fronte lagunare del Lido. A presiedere la giuria il regista di culto John Landis, che presenterà contestualmente la rielaborazione 3D e il making of di uno dei suoi videoclip più celebri, Thriller di Michael Jackson. Tra i nomi in gara, spiccano il lavoro di Laurie Anderson (realizzato a quattro mani con l’artista newmediale Hsin-Chien Huang), e quello di Tsai Ming-Liang, due presenze ormai costanti della manifestazione lagunare. Porte aperte anche sul fronte della serialità: se uno degli eventi clou della scorsa edizione è stata la première di una serie televisiva (The Young Pope di Paolo Sorrentino), quest’anno, restando nel panorama italiano, verrà presentata la serie Suburra, a firma di Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi.

Di seguito l’elenco dei lungometraggi del Concorso ufficiale e della sezione Orizzonti.

 

IN CONCORSO

 

Downsizing di Alexander Payne (Usa)

(30 agosto - Sala Grande, Palabiennale)

 

First Reformed di Paul Schrader (Usa)

(31 agosto - Sala Grande, Palabiennale)

 

The Insult di Ziad Doueiri (Francia, Libano)

(31 agosto - Sala Grande; 1° settembre - Palabiennale)

 

The Shape of Water di Guillermo del Toro (Usa)

(31 agosto - Sala Grande, Palabiennale)

 

Human Flow di Ai Weiwei (Germania, Usa)

(1° settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Lean on Pete di Andrew Haigh (Gran Bretagna)

(1° settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Foxtrot di Samuel Maoz (Israele, Germania, Francia, Svizzera)

(2 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Suburbicon di George Clooney (Usa)

(2 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

La villa di Robert Guédiguian (Francia)

(3 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

The Leisure Seeker di Paolo Virzì (Italia)

(3 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Ex Libris. The New York Public Library di Frederick Wiseman (Usa)

(4 settembre - Sala Grande; 8 settembre - Palabiennale)

 

Three Billboards Outside Ebbing, Missouri di Marin McDonagh (Gran Bretagna)

(4 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Una famiglia di Sebastiano Riso (Italia)

(4 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Mother! di Darren Aronofsky (Usa)

(5 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Sandome no Satsujin (The Third Murder) di Hirokazu Koreeda (Giappone)

(5 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Ammore e malavita di Manetti Bros (Italia)

(6 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Sweet Country di Warwick Thornton (Australia)

(6 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Jia Nian Hua (Angels Wear White) di Vivian Qu (Cina, Francia)

(7 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Mektoub My Love. Canto uno di Abdellatif Kechiche (Francia, Italia)

(7 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

Hannah di Andrea Pallaoro (Italia, Belgio, Francia)

(8 settembre - Sala Grande; 9 settembre - Palabiennale)

 

Jusqu’à la garde di Xavier Legrand (Francia)

(8 settembre - Sala Grande, Palabiennale)

 

 

ORIZZONTI

 

Nico di Susanna Nicchiarelli (Italia, Belgio)

(30 agosto - Sala Darsena)

 

Espèces Menacées di Gilles Bourdos (Francia, Belgio)

(31 agosto - Sala Darsena; 1° settembre - Palabiennale)

 

Undir Trénu (Under the Tree) di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson (Islanda, Danimarca, Polonia, Germania)

(31 agosto - Sala Darsena; 1° settembre - Palabiennale)

 

Invisible di Pablo Giorgelli (Argentina, Brasile, Uruguay, Germania, Francia)

(1° settembre - Sala Darsena; 2 settembre - Palabiennale)

 

West of Sunshine di Jason Raftopoulos (Australia)

(1° settembre - Sala Darsena; 2 settembre - Palabiennale)

 

Bedoune Tarikh, Bedoune Emza (No Date, No Signature) di Vahid Jalil Vand (Iran)

(2 settembre - Sala Darsena; 3 settembre - Palabiennale)

 

La Vita in Comune di Edoardo Winspeare (Italia)

(2 settembre - Sala Darsena; 3 settembre - Palabiennale)

 

Los Versos del Olvido di Alireza Khatami (Francia, Germania, Paesi Bassi, Cile)

(3 settembre - Sala Darsena; 4 settembre - Palabiennale)

 

Marvin di Anne Fontaine (Francia)

(3 settembre - Sala Darsena; 4 settembre - Palabiennale)

 

Caniba di Verena Paravel, Lucien Castaing-Taylor (Francia)

(4 settembre - Sala Darsena; 5 settembre - Palabiennale)

 

Ha Ben Dod (The Cousin) di Tzahi Grad (Israele)

(4 settembre - Sala Darsena; 5 settembre - Palabiennale)

 

Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone (Italia)

(5 settembre - Sala Darsena; 6 settembre - Palabiennale)

 

La Nuit Où J’ai Nagé - Oyogisugita Yoru, di Damien Manivel, Igarashi Kohei (Francia, Giappone)

(5 settembre - Sala Darsena; 6 settembre - Palabiennale)

 

Les bienheureux di Sofia Djama (Francia, Belgio)

(6 settembre - Sala Darsena; 7 settembre - Palabiennale)

 

The Rape of Recy Taylor di Nancy Buirski (Usa)

(6 settembre - Sala Darsena; 7 settembre - Palabiennale)

 

Brutti e cattivi di Cosimo Gomez (Italia, Francia)

(7 settembre - Sala Darsena; 8 settembre - Palabiennale)

 

Ha Edut (The Testament) di Amichai Greenberg (Israele, Austria)

(7 settembre - Sala Darsena; 8 settembre - Palabiennale)

 

Krieg di Rick Ostermann (Germania)

(8 settembre - Sala Darsena; 9 settembre - Palabiennale)

 

Napadid Shodan (Disappearance) di Ali Asgari (Iran, Qatar)

(8 settembre - Sala Darsena; 9 settembre - Palabiennale)




Per la lista completa dei film, visitare il 
della Biennale di Venezia




Annett Bening 
presidente di giuria alla Mostra del Cinema di Venezia
 
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