Verso nuovi orizzonti
La rinascita del cinema sud americano era già stata indicata almeno nella scorsa competizione di Berlino che aveva premiato a vario titolo El Club di Pablo Larraín (Orso d'argento e già presente a Venezia nel 2010 con Post Mortem), Ixcanul del guatemalteco Jayro Bustamante, El botón de nácar del cileno Patricio Guzmán e 600 Millas del messicano Gabriel Ripstein. Ben lontano dagli effetti speciali (anche quando il mezzo è padroneggiato con assoluta maestria) questo cinema molto deve alla freschezza degli autori (anche se Guzman è ultrasettantenne) che non sono in cerca di idee ma hanno molte idee a cui dare veste filmica e al ritorno alla grande della generazione matura degli attori di estrazione teatrale: il formidabile Alfredo Castro (protagonista del Leone d'oro e attore feticcio di quello che è forse il più intrigante regista di questi anni, Pablo Larraín) e il viperino Guillermo Francella. La solida formazione teatrale ha sostenuto anche le produzioni d'Oltralpe con Catherine Frot e Fabrice Luchini determinanti nel dare emozione e spessore a due film ben costruiti quali Marguerite e L'hermine.
Ma il protagonista incontrastato dell'edizione è stato il ritorno del “vero”: sia nella forma congenita del documentario (Behemoth, così incredibile come solo la realtà può permettersi di essere), sia nella ricerca attraverso l'indagine storica. Dai “quasi documentari” Francofonia di Sokurov e Rabin di Gitai, alla storia dei bambini soldato di Fukunaga, Beasts of no Nation, alla particolarissima autobiografia di Laurie Anderson, Heart of dog). Anche temi più scottanti, quali quello attualissimo dell'identità sessuale, sono trattati attraverso il velo del racconto biografico (The Danish Girl, di Tom Hooper che racconta la storia drammatica di Einar Wegener, il primo transgender certificato della storia moderna). La testimonianza non di una mancanza di energia creativa quanto di una rinnovata esigenza di concretezza. Arrivederci al prossimo anno.
Questo l'elenco dei premi assegnati:
Leone d'Oro
miglior film
di Lorenzo Vigas
Leone d'Argento miglior regia
di Pablo Trapero
Gran Premio della Giuria
di Charlie Kaufman e Duke Johnson
Coppa Volpi migliore attore
Fabrice Luchini per L'hermine
di Christian Vincent
Coppa Volpi migliore attrice
Valeria Golino per Per amor vostro
di Giuseppe Gaudino
Premio Marcello Mastroianni miglior attore emergente
Abraham Attah per Beasts of No Nation
di Cary Fukunaga
Premio per la miglior sceneggiatura
Christian Vincent per L'hermine
Premio Speciale della Giuria
Abluka
di Emin Alper
Leone del Futuro, Premio Luigi De Laurentiis per un'opera prima
The Childhood of a Leader
di Brady Corbett
Premio Orizzonti per il miglior film
di Jake Mahaffy
Premio Orizzonti miglior regia
The Childhood of a Leader
di Brady Corbett
Premio Speciale della giuria Orizzonti
di Gabriel Mascaro
Premio Speciale Orizzonti per il migliore attore
Dominque Leborne per Tempête
di Samuel Collardey
Premio Orizzonti miglior cortometraggio
Belladonna
di Dubravka Turic
Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema
The 1000 Eyes of Dr. Maddin
di Yves Montmayeur
Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato sul cinema
Salò o le 120 giornate di Sodoma
di Pier Paolo Pasolini