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Innamoramento e psiche

di Luigi Nepi
  Anomalisa
Data di pubblicazione su web 03/03/2016  

I migliori lavori di Spike Jonze (Essere John Malkovich), Michel Gondry (Se mi lasci ti cancello) e anche George Clooney (Confessioni di una mente pericolosa) si devono alla fantasia delle sceneggiature di Charles Kaufman e alla sua ossessione di indagare la complessità della psiche umana. Gli abissi e le pieghe della mente rappresentano la Monument Valley della sua scrittura: le sue sceneggiature, le sue pièces teatrali e anche il suo cinema tendono a riprodurre la complessità spesso illogica delle pulsioni, delle sensazioni, dei sentimenti e spingono lo spettatore ad abbandonarsi all’imprevedibilità dei loro percorsi. Forse per questo Kaufman non è un autore bulimico, ma essendo consapevole che le sue sceneggiature sono solo un testo di passaggio, concede le sue opere solo a chi gli permetta di continuare a seguire la realizzazione del “suo” progetto. Ovvio che questa sua volontà di controllo l’abbia portato a sperimentare la regia cinematografica (Synecdoche, New York). Altrettanto ovvio che abbia deciso di mettere in scena un tipo di testo in cui questa possibilità sia davvero totale come nell’animazione. Svincolato dagli obblighi delle case di produzione grazie al crowdfunding e aiutato della competenza di Duke Johnson, Kaufman presenta in concorso a Venezia Anomalisa, un piccolo gioiello di animazione in stop-motion.


Una scena del film.
Una scena del film

Siamo nel 2005, come ci suggerisce l’immagine di un vecchio Ipod in apertura, e Anomalisa è la storia di Michael Stone, grande comunicatore, autore di bestsellers di auto aiuto e inventore di strategie industriali, chiamato a Cincinnati per una conferenza-evento. Arrivato in hotel cerca di riprendere le fila di un rapporto interrotto improvvisamente (e traumaticamente) undici anni prima, ma la sua ex conserva ancora un forte rancore verso chi le ha rovinato la vita sentimentale e non solo. Quando torna nella sua stanza Michael sente, fuori dalla sua porta, una voce diversa da tutte le altre. È quella di Lisa, una sua devota lettrice anche lei a Cincinnati per ascoltare la conferenza. Questa voce è per Michael una folgorazione. Esce di corsa dalla stanza e fa di tutto per conoscerla. Poco importa se la ragazza è bassa, grassoccia e ha una brutta cicatrice sulla faccia («niente di solenne», direbbe Barthes). Lei è più che unica: è “l’unica”. È un’“anomalisa”, diversa da tutti gli altri e le altre che hanno facce e voci uguali. I due finiscono inevitabilmente a letto e lui inizia addirittura a fantasticare di lasciare la famiglia e cominciare una nuova vita con lei. Le convinzioni di Michael si inceppano, come si inceppa anche il suo intervento alla conferenza, dove si sente costretto alla sincerità e si lascia sfuggire pesanti considerazioni sulla politica e più in generale su tutto il sistema americano, che la platea ovviamente disapprova, perché non dimentichiamo che siamo nel 2005 e l’America ha appena riconfermato Bush Jr. alla sua presidenza.

Esempio di completa libertà creativa, Anomalisa è sicuramente uno dei migliori film visti quest’anno al Lido. Ben scritto e ben girato, dopo pochi minuti fa dimenticare che si stanno guardando dei pupazzi animati e appassiona ed emoziona come e forse più di un film in live action. Un delicato insieme di virtuosi piano sequenza, di precisi dettagli, di coinvolgenti dialoghi mai banali compone un viaggio all’interno delle pulsioni, delle sensazioni e dei sentimenti del protagonista, dove non si risparmiano nudi integrali (maschili e femminili), scene di sesso esplicito (in cui la macchina da presa si allontana pudicamente zoomando molto lentamente all’indietro) ed anche un sexy shop con i suoi enormi vibratori. Confrontarsi con un genere “senza mercato” come quello dell’animazione per adulti ha fatto molto bene a Kaufman che, forse per la prima volta, non ha sentito la necessità di dover complicare e intellettualizzare troppo i suoi nevrotici percorsi narrativi, ma ha finalmente semplificato la sua scrittura senza depotenziarla. Guardando Anomalisa si ha l’impressione trovarsi di fronte a un atto di completa libertà creativa, insomma a qualcosa di unico, come una dolce follia. 



Anomalisa
cast cast & credits
 



La locandina del film.
La locandina del film




 
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