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The Danish Girl

di Sara Mamone
  The Danish Girl
Data di pubblicazione su web 15/09/2015  

Cosa di meglio, in questi tempi di confuse identità, culturali, morali, sessuali, cosa di meglio che raccontare la vita di Einar Wegener, pittore danese, vissuto a Copenaghen, Parigi, Dresda e ivi morto come Lili Elbe, il primo transessuale certificato della storia? Idea politicamente molto corretta e artisticamente molto stimolante poiché gli anni della vicenda sono i favolosi ruggenti tra la fine della belle époque e i drammatici prodromi delle dittature del secolo breve quando però la bella società danzava sull’orlo dell’abisso tra rivoluzioni artistiche e trasgressioni individuali. Un soggetto perfetto per la solidissima professionalità del londinese Tom Hooper, suscitatore di emozioni psicologiche e ambientali con i pluripremiati The King Speech (da noi Il discorso del re) e Les miserables.


Una scena del film
Una scena del film

Capacità di ambientazioni e arredamenti infallibile, ferma mano di concertatore nella direzione degli attori, il regista si permette quindi di trattare la storia come una storia e non come un manifesto politico. E allora succede che il soggetto perde quasi completamente il suo valore dirompente e la storia diventa una delle tante storie possibili in cui l’assoluta eccezionalità della vicenda perde i suoi tratti esemplari e diventa una tra le infinite combinazioni possibili di un’invenzione.


Una scena del film
Una scena del film

Anche se è un biopic con tutti gli elementi cronistici al loro posto il fascino discreto del film sta dunque non nell’asprezza del soggetto ma nella morbidezza del suo trattamento. Il passaggio graduale dalla femminilità vissuta come un gioco alla presa di coscienza di un desiderio profondo si configura quindi quasi come un Bildungsroman nel quale il protagonista arriva alla coscienza di sé attraverso una maturazione sostenuta dall’arte maieutica di un’eccezionale generosità amorosa: quella della moglie che lo accompagna nel cammino che li separerà per sempre senza una recriminazione, senza un rimprovero. Così che, alla fin fine, il personaggio più interessante sarà proprio lei, Gerda Wegener anch’essa pittrice che, nel progressivo cammino di disvelamento della natura del compagno, troverà anche la forza per una personale, sincera ispirazione artistica. Molto è merito del fascino dell’interprete Alicia Vikander, perfetta nel passaggio dall’infantilismo di una spensierata vita bohémienne alla coscienza matura della vita e della sua complessità. Molto più convincente e commovente del protagonista Eddi Redmayne, fresco di Oscar e qui al sommo di un campionario di smorfiette e mossette che ci saremmo volentieri evitato. Dopo aver sfiorato Coppa Volpi e Golden Globe, Redmayne ci riprova ora con la nomination agli Oscar come attore protagonista. Anche per questo l'opera resta un ottimo prodotto da salotto.




The Danish Girl
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La locandina del film
La locandina del film



 
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