Crudeltà di coppia
![Danza macabra](../recensioni/img/cat6/danzamacabra_big.jpg)
La Danza macabra di August Strindberg è un sinistro affresco dell'infelicità coniugale. Lo smargiasso Capitano Edgar e Alice, una ex attrice disillusa, vivono confinati nel «piccolo inferno» domestico di una torre-faro, che svetta in una specie di Isola del Diavolo. È il dramma dei “vecchi”, nel quale s'innesta il coinvolgimento, al limite del sado-masochismo, del cugino Kurt, ispettore di quarantena.
Luca
Ronconi, in una nuova produzione (2014) del Teatro Metastasio in sinergia con il
Festival dei Due Mondi di Spoleto, ripropone questo capolavoro strindberghiano
del 1900, scegliendo come ambientazione l'immagine di un vascello che oscilla
in mezzo a una tempesta. L'instabilità degli equilibri di coppia del Capitano (Giorgio Ferrara) e della moglie (Adriana Asti), è la stessa dei pochi e
oscillanti elementi scenografici di questo allestimento, disegnati da Marco Rossi: un divano, una specie di
soppalco, uno sgangherato pianoforte e un telegrafo. Il minimale e tetro
arredo, squassato dal vento e dalla burrasca che imperversano sulla scena a
ripetuti intervalli, slitta rumorosamente da una parte all'altra del
palcoscenico, come se l'ambiente domestico dei protagonisti fosse la cabina del
capitano nella stiva di una barca in preda al mare grosso. L'accurata ed
estetizzante ricerca dello scenografo, assieme al costumista Maurizio Galante, al light designer A. J. Weissbard e all'ingegnere del suono Hubert Westkemper, è
coerente con questa precisa scelta registica e fa sì che lo spettatore sia
immerso in una tetra atmosfera da ligneo scantinato, nel quale la luce bagna
appena l'oscurità e lo spazio si fa, nel dipanarsi della vicenda, sempre più
angusto. Ronconi, sfruttando il lavoro sul testo operato da Roberto Alonge, s'approccia al dramma
compiendo un'operazione di sottrazione. Questa Danza macabra è ripulita, asciugata dalle vicende pregresse dei
personaggi concentrandosi sulla triangolazione, hic et nunc, del trio dei protagonisti, che restano soli sulla
scena, senza che compaiano presenti personaggi secondari.
![un momento dello spettacolo](img/cat6/danzamacabra_int3.jpg)
Un momento dello spettacolo. Foto di scena di Luigi Laselva
La figura motore della
vicenda resta sempre quella dell'ufficiale, il cugino Kurt (Giovanni Crippa), artefice dell'unione
infernale fra marito e moglie, tra il vampiro Edgar e la donna fatale Alice. Il
tema del vampirismo, declinato da Strindberg, intende affrontare lo stato
emotivo del vampiro: quando la vita scorre via da lui, egli incomincia ad
attaccarsi alle altre persone e s'identifica con loro, vive la loro vita, cerca
di divorare le loro anime; le piega sotto di sé e vicino a sé.
![Un momento dello spettacolo](img/cat6/danzamacabra_int4.jpg)
Un momento dello spettacolo. Foto di scena di Luigi Laselva
Questa Danza di
morte è il dramma borghese di una coppia che si consuma la vita a vicenda,
vampirizzandosi con ripetuti morsi feroci che si susseguono e s'intrecciano,
coinvolgendo anche l'ufficiale Kurt, con un effetto di contagio virale: una
vera e propria danza in cui s'inserisce anche il malcapitato ufficiale. La
scelta del regista vira, forzatamente, sugli aspetti grotteschi di questo gioco
sadico, dal vago retrogusto da teatro dell'assurdo di una commedia d'humour nero.
La misoginia, la tirannia, la misantropia del Capitano di Giorgio Ferrara è
estremizzata fino al ridicolo, mentre l'algida, calcolatrice vecchia femme fatale strappata al palcoscenico
s'incarna in una misurata interpretazione di Adriana Asti. È il valzer
gattopardiano di un matrimonio come tanti, in cui tutto cambia affinché niente
cambi, in cui l'arrivo dell'ospite Kurt, un impeccabile Giovanni Crippa, mette in
moto dei meccanismi perversi che svaniscono alla sua scomparsa, fra la cupa
indifferenza dei due coniugi che ritornano a vestirsi della loro tetra
normalità. Il grigiore, la noia della routine
quotidiana di un matrimonio alla deriva, rotto dalla danza di una breve quanto
assurda “tempesta” macabra, che ricorda visivamente l'immaginario dei kammerspiel di Murnau. L'allestimento di
Ronconi, ricercato, estetizzante, con un deciso immaginario cinematografico,
esalta la qualità e l'esperienza degli attori.
Danza macabra
Cast & credits
Titolo
Danza macabra |
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Anno
2014 |
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Data rappresentazione
05-11-2014 |
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Città rappresentazione
Prato |
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Luogo rappresentazione
Teatro Metastasio |
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Prima rappresentazione
27 giugno 2014, Teatro Caio Melisso, Spazio Carla Fendi. Spoleto |
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Titolo testo d'origine
Danza di morte (Danza macabra) |
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Adattamento
Roberto Alonge |
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Autori testo d'origine
August Strindberg |
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Traduzione
Roberto Alonge |
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Regia
Luca Ronconi |
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Interpreti
Adriana Asti (Alice) Giorgio Ferrara (Capitano) Giovanni Crippa (Kurt) |
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Produzione
Teatro Metastasio Stabile della Toscana / Spoleto57 Festival dei 2Mondi con la collaborazione di Mittlefest 2014 |
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Scenografia
Marco Rossi |
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Costumi
Maurizio Galante |
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Suono
Hubert Westkemper |
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Luci
A. J. Weissbard |