Piccole note per film da non rimpiangere
Nel mezzo del cammino possiamo già consolare il lettore probabilmente orbato nella distribuzione in sala. Il festival ha sempre un lodevole margine di rischio e l'indulgenza è d'obbligo nei confronti di chi sceglie e sostiene opere di difficile collocazione commerciale. In alcuni casi però la difficile collocazione non è solo colpa di un mercato avido e impreparato. A volte gli artisti ci mettono del loro e il rapido passaggio festivaliero pare persino un premio generoso. Cosa si può dire infatti di Historia del miedo dell'argentino Benjamin Naishtat se non che la presunzione disperde completamente un'idea originale e suggestiva?
Una scena del film Historia del miedo di Benjamin Naishtat
Rendere palpabile il diffuso sentimento di ansia e paura sul quale per anni i governi argentini hanno costruito la solida base del loro potere e rendere palpabile questa situazione di angoscia in tutti gli strati sociali, dare cioè corpo ed immagine ad un sentimento astratto poteva rappresentare una bella sfida. Ed in effetti l'apertura del film è felicissima, con la violenza di suoni e immagini che accompagnano il controllo di un elicottero su un quartiere inerme della città. Poi tutto si confonde e si frammenta dando luogo ad inconsistenti vagabondaggi della macchina da presa, gli episodi sfilacciati e gratuiti nulla spiegano e nulla levano. Fine.
Una scena del film Praia do futuro di Karim Aïnouz
Né certo da rimpiangere Praia do futuro di Karim Aïnouz che oscilla tra il compiacimento di una storia di passione omosessuale delibata tra le assolate spiagge di Fortaleza e i più nebbiosi cieli berlinesi e una totale inconsistenza narrativa. La prevedibilità dell'intreccio e la ovvietà delle sue stazioni fanno sperare fino alla fine in un risvolto da fotoromanzo mentre il realismo più pedestre affonda sempre più ogni dialogo ed ogni inquadratura. A dimostrare che, nell'infinito ampliamento delle possibili situazioni narrative concesso dal veloce mutare dei nostri costumi non basta trasformare gli amori in passioni omosessuali per avere dei buoni risultati artistici. Essendo oramai superato, se dio vuole, l'impatto provocatorio del tema.
Historia del miedo
La locandina di Historia del miedo di Benjamin Naishtat
La locandina di Praia do futuro di Karim Aïnouz
Cast & credits - Historia del miedo
Titolo
Historia del miedo |
|
Sotto titolo
Historia del miedo |
|
Origine
Argentina, Uruguay, Germania, Francia |
|
Anno
2014 |
|
Durata
79 min. |
|
Evento
Berlinale 2014 |
|
Colore | |
Soggetto
Benjamin Naishtat |
|
Regia
Benjamin Naishtat |
|
Interpreti
Jonathan Da Rosa (Pola) César Bordón (Carlos) Mara Bestelli (Mariana) Claudia Cantero (Edith) Mirella Pascual (Teresa) Francisco Lumerman (Camilo) Tatiana Giménez (Tati) Julián Zucker (Julián) Edgardo Castro (Marcelo) Valeria Lois (Beatriz) Elsa Bois (Amalia) |
|
Produttori
Benjamín Domenech, Santiago Gallelli |
|
Produzione
Rei Cine |
|
Costumi
Jam Monti |
|
Sceneggiatura
Benjamin Naishtat |
|
Fotografia
Fernando Epstein, Andrés Quaranta |
|
Musiche
Pedro Irusta, Maximiliano Silveira |
|
Note
Assistente alla regia: Natalia Hernández |
Cast & credits - Praia do futuro
Titolo
Historia del miedo |
|
Sotto titolo
Praia do futuro |
|
Origine
Brasile, Germania |
|
Anno
2013 |
|
Durata
106 min. |
|
Evento
Berlinale 2014 |
|
Colore | |
Soggetto
Felipe Bragança |
|
Regia
Karim Aïnouz |
|
Interpreti
Jonathan Da Rosa (Pola) César Bordón (Carlos) Mara Bestelli (Mariana) Claudia Cantero (Edith) Mirella Pascual (Teresa) Francisco Lumerman (Camilo) Tatiana Giménez (Tati) Julián Zucker (Julián) Edgardo Castro (Marcelo) Valeria Lois (Beatriz) Elsa Bois (Amalia) |
|
Produttori
Dorissa Berninger, Rafaella Costa |
|
Produzione
Coração da Selva São Paulo, Brasilien |
|
Costumi
Camila Soares |
|
Sceneggiatura
Felipe Bragança |
|
Fotografia
Isabela Monteiro de Castro Araújo |
|
Musiche
Volker Bertelman |
|
Note
Assistente alla regia: Natalia Hernández |