Piccole note per film da non rimpiangere

di Sara Mamone

Data di pubblicazione su web 12/02/2014

Historia del miedo, Praia do futuro

 

Nel mezzo del cammino possiamo già consolare il lettore probabilmente orbato nella distribuzione in sala. Il festival ha sempre un lodevole margine di rischio e l'indulgenza è d'obbligo nei confronti di chi sceglie e sostiene opere di difficile collocazione commerciale. In alcuni casi però la difficile collocazione non è solo colpa di un mercato avido e impreparato. A volte gli artisti ci mettono del loro e il rapido passaggio festivaliero pare persino un premio generoso. Cosa si può dire infatti di Historia del miedo dell'argentino Benjamin Naishtat se non che la presunzione disperde completamente un'idea originale e suggestiva?

 


Una scena del film Historia del miedo di Benjamin Naishtat

 

Rendere palpabile il diffuso sentimento di ansia e paura sul quale per anni i governi argentini hanno costruito la solida base del loro potere e rendere palpabile questa situazione di angoscia in tutti gli strati sociali, dare cioè corpo ed immagine ad un sentimento astratto poteva rappresentare una bella sfida. Ed in effetti l'apertura del film è felicissima, con la violenza di suoni e immagini che accompagnano il controllo di un elicottero su un quartiere inerme della città. Poi tutto si confonde e si frammenta dando luogo ad inconsistenti vagabondaggi della macchina da presa, gli episodi sfilacciati e gratuiti nulla spiegano e nulla levano. Fine.

 


Una scena del film Praia do futuro di Karim Aïnouz
 

Né certo da rimpiangere Praia do futuro di Karim Aïnouz che oscilla tra il compiacimento di una storia di passione omosessuale delibata tra le assolate spiagge di Fortaleza e i più nebbiosi cieli berlinesi e una totale inconsistenza narrativa. La prevedibilità dell'intreccio e la ovvietà delle sue stazioni fanno sperare fino alla fine in un risvolto da fotoromanzo mentre il realismo più pedestre affonda sempre più ogni dialogo ed ogni inquadratura. A dimostrare che, nell'infinito ampliamento delle possibili situazioni narrative concesso dal veloce mutare dei nostri costumi non basta trasformare gli amori in passioni omosessuali per avere dei buoni risultati artistici. Essendo oramai superato, se dio vuole, l'impatto provocatorio del tema.

 

 

Historia del miedo

Cast & Credits




La locandina di Historia del miedo di Benjamin Naishtat

 

 

 

 

 

 

 

 


 


La locandina di Praia do futuro di Karim Aïnouz

Cast & credits - Historia del miedo

Titolo 
Historia del miedo
Sotto titolo 
Historia del miedo
Origine 
Argentina, Uruguay, Germania, Francia
Anno 
2014
Durata 
79 min.
Evento 
Berlinale 2014
Colore 
Soggetto 
Benjamin Naishtat
Regia 
Benjamin Naishtat
Interpreti 
Jonathan Da Rosa (Pola)
César Bordón (Carlos)
Mara Bestelli (Mariana)
Claudia Cantero (Edith)
Mirella Pascual (Teresa)
Francisco Lumerman (Camilo)
Tatiana Giménez (Tati)
Julián Zucker (Julián)
Edgardo Castro (Marcelo)
Valeria Lois (Beatriz)
Elsa Bois (Amalia)
Produttori 
Benjamín Domenech, Santiago Gallelli
Produzione 
Rei Cine
Costumi 
Jam Monti
Sceneggiatura 
Benjamin Naishtat
Fotografia 
Fernando Epstein, Andrés Quaranta
Musiche 
Pedro Irusta, Maximiliano Silveira
Note 
Assistente alla regia: Natalia Hernández

Cast & credits - Praia do futuro

Titolo 
Historia del miedo
Sotto titolo 
Praia do futuro
Origine 
Brasile, Germania
Anno 
2013
Durata 
106 min.
Evento 
Berlinale 2014
Colore 
Soggetto 
Felipe Bragança
Regia 
Karim Aïnouz
Interpreti 
Jonathan Da Rosa (Pola)
César Bordón (Carlos)
Mara Bestelli (Mariana)
Claudia Cantero (Edith)
Mirella Pascual (Teresa)
Francisco Lumerman (Camilo)
Tatiana Giménez (Tati)
Julián Zucker (Julián)
Edgardo Castro (Marcelo)
Valeria Lois (Beatriz)
Elsa Bois (Amalia)
Produttori 
Dorissa Berninger, Rafaella Costa
Produzione 
Coração da Selva São Paulo, Brasilien
Costumi 
Camila Soares
Sceneggiatura 
Felipe Bragança
Fotografia 
Isabela Monteiro de Castro Araújo
Musiche 
Volker Bertelman
Note 
Assistente alla regia: Natalia Hernández