Cataloghi libertini per provocatori stagionati
Dopo un paio di notti insonni, popolate dalla più estesa varietà di organi maschili (diversamente chiamati sullo schermo) che un collezionista possa desiderare, dalle più numerose penetrazioni (diversamente chiamate sullo schermo) e dalle più varie (ma purtroppo per ragioni anatomiche in realtà assai limitate) modalità delle medesime, dopo un ripasso delle possibili “fonti” di ispirazione del regista e l'impervio tentativo di trovare una qualche plausibilità alle citazioni “classiche” di una desolante ignoranza e di uso che definire personale è assai indulgente, abbiamo deciso che aveva ragione Fantozzi rompendo l'incantamento che aveva incatenato gli spettatori della Corazzata Potemkin.
Non ci avventureremo nell'illustrare allo spettatore l'improbabile impianto da racconto morale del XVII secolo né gli immediati abbinamenti con il perverso cammino della sadiana Justine né ci sforzeremo di annodare i fili di questa prima parte del terzo capitolo della trilogia della depressione iniziata con Antichrist e Melancholia e che minaccia di proseguire fino alla maturità della protagonista Joe (una Charlotte Gainsbourg recuperata in una fetida pozza di sangue e amorevolmente assistita dall'anziano scapolo Stellan Skarsgard). Né tenteremo di decifrare l'importanza terapeutica del rassicurante confronto con le serie di Fibonacci, applicate al corpo umano e alla botanica, qui largamente esperita nei ricordi infantili della protagonista.
Ci soffermeremo soltanto sulla splendida prova di Uma Thurman, stronzissima moglie-madre, e sulla morte del padre di Joe: mirabili esempi di vecchio grande cinema come Lars Trier sa fare quando non affronta, in assoluta malafede, tematiche largamente al di sopra della sua portata intellettuale e, quindi, inevitabilmente, artistica. Naturalmente l'artista è in una botte di ferro, tutelato dal consueto lamento di chi si vuole vittima di accuse sessuofobiche e di incomprensioni filosofiche. Pazienza, affronteremo anche questo. Et de hoc satis.
Nymphomaniac volume I (long version)
Cast & credits
Titolo
Nymphomaniac volume I (long version) |
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Origine
Danimarca, Germania, Francia, Belgio, Svezia |
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Anno
2013 |
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Evento
Berlinale 2014 |
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Colore | |
Soggetto
Lars von Trier |
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Regia
Lars von Trier |
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Interpreti
Charlotte Gainsbourg (Joe) Stellan Skarsgård (Seligman) Stacy Martin (giovane Joe) Shia LaBeouf (Jerôme) Christian Slater (Joes Vater) Jamie Bell (K) Uma Thurman (Mrs. H) Willem Dafoe (L) Mia Goth (P) Sophie Kennedy Clark (B) Connie Nielsen (Joes Mutter) Michaël Pas (Alter Jerôme) Jean-Marc Barr (Schuldner) Udo Kier (Kellner) |
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Produzione
Zentropa, Slot Machine, Caviar Films |
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Scenografia
Simone Grau |
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Costumi
Manon Rasmussen |
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Sceneggiatura
Lars von Trier |
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Montaggio
Molly Marlene Stensgaard |
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Fotografia
Manuel Alberto Claro |
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Suono
Andreas Hildebrandt |
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Musiche
Rammstein |