drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti
cerca in vai

Cataloghi libertini per provocatori stagionati

di Sara Mamone
  Nymphomaniac
Data di pubblicazione su web 11/02/2014  

 

Dopo un paio di notti insonni, popolate dalla più estesa varietà di organi maschili (diversamente chiamati sullo schermo) che un collezionista possa desiderare, dalle più numerose penetrazioni (diversamente chiamate sullo schermo) e dalle più varie (ma purtroppo per ragioni anatomiche in realtà assai limitate) modalità delle medesime, dopo un ripasso delle possibili “fonti” di ispirazione del regista e l’impervio tentativo di trovare una qualche plausibilità alle citazioni “classiche” di una desolante ignoranza e di uso che definire personale è assai indulgente, abbiamo deciso che aveva ragione Fantozzi rompendo l’incantamento che aveva incatenato gli spettatori della Corazzata Potemkin.

 

 

Non ci avventureremo nell’illustrare allo spettatore l’improbabile impianto da racconto morale del XVII secolo né gli immediati abbinamenti con il perverso cammino della sadiana Justine né ci sforzeremo di annodare i fili di questa prima parte del terzo capitolo della trilogia della depressione iniziata con Antichrist e Melancholia e che minaccia di proseguire fino alla maturità della protagonista Joe (una Charlotte Gainsbourg recuperata in una fetida pozza di sangue e amorevolmente assistita dall’anziano scapolo Stellan Skarsgard). Né tenteremo di decifrare l’importanza terapeutica del rassicurante confronto con le serie di Fibonacci, applicate al corpo umano e alla botanica, qui largamente esperita nei ricordi infantili della protagonista.

 


 

Ci soffermeremo soltanto sulla splendida prova di Uma Thurman, stronzissima moglie-madre,  e sulla morte del padre di Joe: mirabili esempi di vecchio grande cinema come Lars Trier sa fare quando non affronta, in assoluta malafede, tematiche largamente al di sopra della sua portata intellettuale e, quindi, inevitabilmente, artistica. Naturalmente l’artista è in una botte di ferro, tutelato dal consueto lamento di chi si vuole vittima di accuse sessuofobiche e di incomprensioni filosofiche. Pazienza, affronteremo anche questo. Et de hoc satis.

 

                                   

Nymphomaniac volume I (long version)
cast cast & credits
 





La locandina del film
 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013