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Sentura! ovvero quelli che il nulla

di Roberto Fedi
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Data di pubblicazione su web 16/09/2002  
Personalmente siamo tra quelli, forse pochi, che a conti fatti ritengono Fabio Fazio (chi era costui?) una mezza jattura per la Rai. Non tanto per il suo stucchevole e furbo buonismo. No. Ma perché raramente c'è un limite al peggio. Infatti. Partito l'esule volontario per il Triangolo delle Bermude, pardon La7, a occupare il posto vacante arrivò Simona Ventura, di corsa da Mediaset e dalle Jene: e questo appena iniziato è il suo secondo anno (Quelli che…il calcio: ogni domenica su Rai2).

Le referenze erano ottime: è infatti moglie di un terzino. Fazio aveva portato la 'gggente' comune in studio, fingendo di calare la televisione nella realtà o viceversa: ovviamente, in TV non c'è niente di più falso del 'vero' puro e semplice. Aveva dato così la stura a esibizionismi di tutti i tipi, mettendo insieme un pollaio di sciroccate da Guinness: veline, letterine, fidanzate di calciatori, ex fidanzate di calciatori, future fidanzate di calciatori (le precedenti cinque categorie sono in realtà una sola), e altri marziani. Già che c'era, anche suore e frati, veri e finti (sembravano più veri quelli finti: come volevasi dimostrare). Detto per inciso, andava esiliato anche solo per questo.

La Ventura ha arricchito la frittata: ha allargato, se di più si poteva, il recinto delle fanciulle in fiore, stanziali o inviate (sempre più stolide: ma dove le trovano?). Poi ha aperto la porta ai soliti noti: attorucoli e cantantucoli, ometti politici e donnette politiche, compagnie di giro che in Rai ci bivaccano, più un Brunopizzul depresso (ma non era andato in pensione? in Rai ritornano …), insomma ballerini & nane.

Quest'anno anche una principessa, la "mitica" (definizione della Ventura) Ira von Fustenberg, la ragione della cui presenza è un principesco mistero (tra parentesi: cosa avrà risposto la mitica alla Ventura? "sei fantastica" - ragazzi, la classe non è acqua). Anche un modello svedese, tale Marcus, al posto della Marini rimbalzata alla concorrenza (e svillaneggiata: che finezza). Pensate che manca solo Emilio Fede? no, c'è, con golfino-sulle-spalle alla Silvio-casual, che fa il simpatico. Pensate che manca solo Miss Italia? no, c'è anche lei. Pensate che manca un imitatore? no, c'è anche lui. Pensate che manca Fabrizio Del Noce? sicuramente nessuno lo pensa, ma c'è anche lui. Pensate che manca il direttore del TG2? ci sfugge il nome, ma comunque c'è.

Nessuno si intende di calcio, ma che importa: mica è una trasmissione sul calcio, si sta lì solo per farsi vedere. Il contorno è affidato a comici che non fanno ridere (Gene Gnocchi in questo è inimitabile), ma che importa: tutti sghignazzano come matti, certamente per l'insperata ventura, cediamo al bisticcio, del cachet Rai. C'è anche un mercatino (finto) di giocatori (veri) senza contratto: ignobile. Insomma, il peggio della televisione senza regole né ingegno, autoreferenziale e presenzialista a tutti i costi.

Sul finire della trasmissione di domenica 15 settembre, l'imprevisto: l'Italia vince i campionati del mondo di pallavolo femminile. Un paio di urlacci sgangherati (Italia! Italia!), e poi subito collegamento con Varriale e Stadio sprint, che untuosamente annuncia "gollegamendi da duddi i gambi" della serie A, e via così. Quando si dice avere il 'senso' della Tv.

Non si può dire che la Sventurata non s'impegni, anzi. Urla, si agita, si sbraccia, s'alza, si abbassa, corre, guarda di qua e di là, e mostra 32-denti-32 che neanche nella pubblicità di un dentifricio. Mai vista una che come costei riesce a stare due ore a bocca spalancata. Esibisce vestitini casual da penitenza. Quando non corre e non salta, cammina con la leggerezza di un mediano di spinta. Insomma: uno stress anche solo a vederla. (Permetteteci la botta di nostalgia. Se vi capitasse di incrociare un anziano signore che, di domenica pomeriggio, passeggia silenzioso con la radiolina appiccicata all'orecchio, guardatelo con simpatia: sta ascoltando Tutto il calcio minuto per minuto. È una razza in via di estinzione. È uno degli ultimi che ancora apprezza l'arte del racconto orale).

Così fra strilli, boccacce, battutacce da Bar Sport, bocca come un forno, sculettamenti e gambe all'aria passa in Tv la domenica del becero calcio italiano. Che, come si sa, è in bancarotta o quasi. Se qualcosa simboleggia il fallimento dei pallonari in genere e dei poveracci-con-Ferrari, è proprio il nulla gridato della non-trasmissione della Ventura: sguaiati, griffati, invadenti e vaniloquenti, senza nemmeno la dignità e l'intelligenza di naufragare a tempo di valzer.



Quelli che

cast cast & credits
 

Mammuccari durante una puntata di Veline
Simona Ventura

 
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