Un
giornalista con velleità di romanziere si lascia trascinare nella vita mondana
della Roma odierna, tra feste in case principesche, nobili decaduti, punture di
botulino, cocainomani e politici corrotti. Già la trama, ridotta al minimo
indispensabile, rivela evidenti affinità con La dolce vita (Federico Fellini, 1960), a partire dal protagonista,
Jep Gambardella (Toni Servillo,
attore feticcio di Paolo Sorrentino),
figura speculare del Marcello felliniano (allora interpretato da Mastroianni,
parimenti interprete cult del
regista). Landamento
episodico e la similitudine di numerosi personaggi, se ancora vi fosse qualche
dubbio, fanno il resto.
Lintellettuale suicida, la bambina come figura
angelicata, qui negata come linfanzia che le viene sottratta, il cammeo del
cantante-icona (qui Venditti, allora Celentano), la riflessione irriverente
sulla sacralità della religione oggi (nelle figure opposte del cardinale e
della santa), lepisodio circense della sparizione della giraffa, paradigma di
tanta parte della filmografia felliniana (si pensi in particolare al finale di 8 ½, 1963) e la citazione testuale,
«oggi ti porto a vedere un mostro marino», completano il quadro della
rivisitazione che Paolo Sorrentino realizza de La dolce vita. Come a dimostrare che cambiano i tempi, ma il vuoto
dietro alla «grande bellezza» di Roma – e dellItalia – è sempre lo stesso. E
al nostro giornalista non resta che lasciarsi trasportare dalla corrente
mondana per le vie della città, come la macchina da presa che carrella
lentamente in giro per la capitale, mentre scorrono i titoli di coda.
Girato
magnificamente, con una fluidità nei movimenti di macchina e un gusto per il
taglio delle inquadrature che raramente si ravvisano in questa misura, La grande bellezza nonostante
landamento episodico, i tempi spesso dilatati e la mancanza di un vero e
proprio sviluppo narrativo, convince per buona parte del suo svolgimento, certo
anche grazie al supporto della splendida fotografia di Luca Bigazzi e delle significative scelte musicali – dagli
alienanti brani da discoteca a quelli ieratici del repertorio della musica
sacra – che contribuiscono allatmosfera onirica e rarefatta di molte sequenze,
riuscendo così a valorizzare le caratteristiche del film, altrimenti a forte
rischio di sconfinare nel territorio della noia e del disinteresse
spettatoriale. Poi però Sorrentino finisce per girare a vuoto come Jep e anche
noi con lui. Quel che ci doveva dire ce lo ha già detto e il film si fa
ripetitivo e stanco, pur nella novità degli episodi narrati, fino alla vicenda
della suora ultracentenaria, che chiosa «la povertà non si racconta, si vive»,
recuperando una sintesi di senso.
Ma non è neanche questo tutto sommato a svilire il film, quanto piuttosto il fatto
che lhorror vacui della mondanità
contemporanea ce laveva appunto già raccontato, più o meno negli stessi termini,
Fellini cinquantanni fa e Sorrentino pecca di non aver cercato un propria via
per dircelo. Come se, nellaffrontare una tema ancora così attuale, non fosse riuscito
ad affrancarsi dal modello felliniano.
Toni
Servillo qui più che mai resta prigioniero della sua maschera, sclerotizzato come
quella in ununica espressione. Sabrina
Ferilli interpreta una donna che per lavoro esibisce il suo corpo,
biasimata dal padre eroinomane che dubita dellopportunità di proseguire in
quella carriera a più di quarantanni: non stupisce che riesca a calarsi così
bene nella parte. Tra i numerosi volti noti e meno noti chiamati a far parte
del cast nei tanti piccoli ruoli di cui si compone, Carlo Verdone se la cava piuttosto bene alle prese con Romano,
anche lui scrittore, aspirante drammaturgo impacciato con le donne e specchio
deformante del protagonista: se vogliamo un personaggio affine a tanti degli
imbranati ai quali ha dato vita nei suoi film.
A
chi si chiede cosa resta della grande bellezza, della fastosa finzione messa in
scena, Sorrentino risponde citando Céline: «uomini, bestie, città e cose, è
tutto inventato. […], nient'altro che una storia fittizia». Una giraffa
scompare e… niente, è solo un trucco.
|
|