drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti
cerca in vai

Concerto di Joanna Newsom
e Josh T. Pearson


di Michele Manzotti
  Joanna Newsom (Foto di Luca Gavagna)
Data di pubblicazione su web 03/09/2011  
                                 

Una volta tanto la paura della pioggia ha fatto il miracolo. Perchè lo spostamento dal cortile del Castello al Teatro comunale dell'unica data italiana dell'arpista-cantante americana Joanna Newsom ha creato un'atmosfera magica, di condivisione tra pubblico e musicisti fatta di complicità e silenzi da musica classica. È stato un degno finale quello della manifestazione Ferrara sotto le stelle, grazie a una musicista umile nell'approccio quanto preparata nello stile musicale tanto da passare dai festival indipendenti di musica folk alle grandi sale da concerto con tutto esaurito e passaggi televisivi in Gran Bretagna e Stati Uniti.

 


Joanna Newsom
(Foto di Luca Gavagna)

 

Joanna Newsom ha una voce di grande personalità, tendente al registro alto. Sembra essere in simbiosi con la sua arpa, che suona in modo quasi atletico, ma spesso si siede al pianoforte. I brani della Newsom sono inseriti in una categoria chiamata alternative folk dove l'aggettivo alternative può contenere di tutto. Dagli echi classici di Erik Satie e Igor Stravinskij, al jazz, a qualche misurata atmosfera pop. La loro struttura è ambiziosa, con continui cambiamenti ritmici e dinamici che lei affronta con assoluta naturalezza accompagnata da una piccola formazione dove spicca l'arrangiatore Ryan Francesconi al banjo, mandola e flauto diritto.

 

Il repertorio è in gran parte tratto dall'ultimo album Have One On Me, un triplo Cd (Dragcity/ Promorama) da cui la Newsom ha proposto tra gli altri il brano che dà il titolo al disco, Go Long, '81, e l'intensissima Baby Birch. Ma non ha dimenticato l'album Ys, che le ha dato il grande successo, con Monkey and Bear e Cosmia, e nemmeno la prova d'esordio The Milk-Eyed Mender del 2004 da cui ha eseguito Peach Plum Pear e Inflammatory Writ. Dischi dei quali abbiamo già parlato in passato su queste pagine.

 


Joanna Newsom
(Foto di Luca Gavagna)

 

La serata era stata aperta da Josh T. Pearson, al suo ritorno musicale dalla sua esperienza con i Lift to Experience. Dieci anni di silenzio che hanno portato all'album The Last Of The Country Gentlemen (Mute records). Uno stile essenziale, fatto di voce e chitarra che passa dai pianissimi a dinamiche più forti sottolineate dagli arpeggi. Un linguaggio che può anche non piacere, perché in fondo provocatorio e poco incline al consenso.

 

Ma è indubbio che la serata aveva Joanna Newsom come protagonista assoluta, attesa da un pubblico motivato e proveniente da tutta Italia e che non ha mancato di festeggiarla come meritava.

 

Concerto di Joanna Newsom e Josh T. Pearson



cast cast & credits

                                  

Josh T. Pearson
(Foto di Luca Gavagna)


 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013