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Fringe Festival, Edimburgo 5-29 agosto

di Michele Manzotti
  Edimburgh Fringe Festival 2011
Data di pubblicazione su web 02/09/2011  

Un dato introduttivo è d’obbligo. Al Fringe Festival sono stati staccati un milione e 877 mila biglietti con un incremento di quasi 50mila rispetto al 2010. E il Fringe è solo una, anche se la più corposa, delle rassegne che si tengono a Edimburgo con oltre 2500 spettacoli tra musica, teatro, danza e cabaret. Il governo scozzese stanzia il 7 per cento del suo bilancio per la cultura e questo la dice tutta su come le rassegne (dal Fringe all’International, dal Tattoo a quella del libro) siano il motore economico della Scozia e della sua capitale. In questa grande offerta musicale e culturale ci siamo addentrati su alcuni aspetti tematici presenti nel cartellone, e le sorprese non sono mancate.

 


Joe Stilgoe

 

A Cappella

Quattro angeli neri, la cui estensione vocale va dal basso profondo alle note in falsetto. E soprattutto  che sfoderano un'energia vitale per stupire una platea ipnotizzata da canto e movimenti. I sudafricani Soweto Entsha (nuova Soweto in lingua zulu) sono stati una delle attrazioni del Fringe. Il quartetto,  che accompagna la propria musica con movimenti di danza ininterrotti ha già conquistato la scena francese, grazie a una produzione d'oltralpe che li ha scoperti lo scorso anno. Il loro è un repertorio in zulu e inglese con alcune concessioni a brani famosi, a partire dalla Waka Waka che i Soweto Entsha interpretano dandole un senso di forte autenticità etnica. Sono i brani in zulu a mostrare in modo inequivocabile la loro forza perché proprio il binomio canto-danza è il loro asso nella manica. Speriamo di vederli presto in Italia.

 

Così come ci auguriamo di godere di un'esibizione italiana dei Magnets, sestetto maschile a cappella che è protagonista di uno spettacolo autorevole e trascinante grazie a un mix di voci potenti e un “percussionista” capace di riprodurre suoni di grande effetto. Non sono autori, ma eccellenti arrangiatori di repertorio pop-rock che in un caso condensano in un brano dal titolo A-Z con le lettere dell'alfabeto a indicare un gruppo differente a partire dagli Ac/Dc: per la Q erano rappresentati i Queen e tra il pubblico sedeva anche lo storico chitarrista Brian May.

 

La scena a cappella inglese d'altra parte può contare un serbatorio di talenti inesauribile: Oxford Gargoyles, In The Pink e All The King's Men sono tre formazioni di giovanissimi che al Fringe sono arrivati con album propri e tour negli Stati Uniti alle spalle.

 


Rosie Nimmo

 

Attorno al jazz

Un altro musicista emerso dalla rassegna è il pianista cantante Joe Stilgoe che sa  mettere insieme un classico jazz come Hit the Road Jack, il tema dei telefilm di Benny Hill, l'Ouverture 1812 di Caikovskij oltre a qualche altro motivo sparso chiesto direttamente al pubblico. Stilgoe ha un talento immenso che gli consente di suonare di tutto e di più. Ma è anche vero che Stilgoe ha dimostrato di avere belle canzoni nel cassetto, e a parer nostro può iniziare a seguire la strada di illustri connazionali. Da evidenziare anche l'esibizione di Antonio Forcione, molisano di nascita, marchigiano di fomazione e ormai britannico di attività. Forcione è un chitarrista jazz che spesso e volentieri affronta la musica etnica: sul palco di Edimburgo ha infatti  presentato un nuovo progetto chiamato Aka Trio con il percussionista brasiliano Adriano Adewale e il senegalese Seckou Keita, solista di kora, l'arpa africana. L'Aka Trio ha presentato un programma basato sul ritmo e sull'improvvisazione ascoltato anche nelle trasmissioni della Bbc che riassumevano i momenti salienti del festival.

 

Il trionfo del folk

Passiamo alla scena acustica e cantautorale, che purtroppo ha visto la defezione dell'atteso Bert Jansh. Bella sorpresa è stata la songwiter di casa Rosie Nimmo, autrice di brani raffinati la cui melodia è ben sorretta e contrappuntata da un chitarrista di stile jazz come Stuart Allardyce. Lo stile di Rosie Nimmo infatti contiene molte influenze che riesce a sintetizzare in composizioni mature. Tutt'altra atmosfera nella serata dedicata alle due band scozzesi The Poozies (interamente femminile) e Dàimh. Due set diversificati, più beat quello delle Poozies che hanno tra le componenti la cantante-chitarrista blues Sally Barker, più legato alla tradizione gaelica quello dei Dàimh, che a un certo punto si sono uniti. E qui è letteralmente esploso il senso di festa che il pubblico aspettava e che ha travolto anche gli undici tra esecutrici ed esecutori. Tra gige e reels, con la melodia sempre in primo piano a suggellare il trionfo del folk.

 


Tattoo

 

Curiosità

La prima viene dall’Italia ed è stato l’unico spettacolo a essere patrocinato dall’Istituto di cultura del nostro paese a Edimburgo: Pasta! Macaroni’s show è una rappresentazione dedicata ai giovanissimi per mostrare come le varie forme dell’alimento principe della nostra tavola possano prendere vita e creare delle storie. Ad animare farfalle, spaghetti e penne l'artista torinese Emanuele Buganza (animatore per la trasmissione RAI l'Albero Azzurro) e l'attrice Carla Carucci. L’altra è invece una produzione della sezione Underbelly del Fringe insieme al Wold Dance Management dal titolo Flawless: Intergalactric Dream. Sul palco artisti di StreetDance 3D e Britain’s Got Talent per un omaggio alla musica e alla danza black a partire dallo swing degli anni ’30 al rap, da Michael Jackson alla Breakdance. Un’ora di spettacolo di gran ritmo e di uno stile di ballo che spesso e volentieri passa a movimenti atletici con luci ed effetti speciali a conquistare un pubblico che era venuto apposta ad applaudire gli idoli di casa.

 

Appendice  

Concludiamo con il Tattoo Festival, l’esibizione tradizionale delle bande militari che riempie gli spalti di un palcoscenico suggestivo e singolare, quello del castello di Edimburgo. L'inizio e la fine dello spettacolo sono affidati all'impatto sonoro delle cornamuse con i complessi militari appositamente dedicati a valorizzarlo. Musicalmente si tratta di un festival particolare, anche perché la visione è spesso preponderante sull'ascolto. Ma il repertorio va al di là delle marce militari, con incursioni nelle tradizioni popolari e nella musica classica, jazz e da film. La banda della marina brasiliana ha infatti proposto un brano del nord est del paese, Baianidade Nago, quella tedesca ha portato il suono del corno delle Alpi, mentre gli olandesi hanno eseguito i temi di Harry Potter e del Signore degli anelli oltre alla Notte sul Monte Calvo di Mussorgskij e a Brand New Day di Quincy Jones.  Anche in questo caso, ogni sera c’era il tutto esaurito.

 




 
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