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Napoli Teatro Festival Italia,
4-27 giugno 2010


di Mariagiovanna Grifi
  Il logo
Data di pubblicazione su web 07/06/2010  
Dal 4 al 27 giugno 2010 si terrà la terza edizione del Napoli Teatro Festival Italia, festival internazionale organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Rachele Furfaro e diretto da Renato Quaglia. L’evento è occasione di incontro e di riflessione sullo spettacolo a livello internazionale, ospitando artisti stranieri ed aprendosi a nuove progettualità. Particolare caratteristica di questa edizione è la durata degli spettacoli, che potrà variare dalle 12 ore (alcune distribuite anche in più giorni con spettacoli “a puntate”) a 10 minuti appena; non mancheranno le rivisitazioni dei classici come le pièces che usano le nuove tecnologie. Luogo della manifestazione la città di Napoli con i suoi teatri ed i suoi siti storici, quali il Real Albergo dei Poveri, il castello Maschio Angioino, il Dormitorio Pubblico, l’ex Birreria di Miano, il Real Orto Botanico, le scale del Petraio.

Il programma del festival si apre il 29 e 30 maggio con l’anteprima di Lipsynch del drammaturgo, attore e regista canadese Robert Lepage (9 ore con 9 storie e 9 personaggi cantanti). Dostoevskij si aggiudica la maggiore durata con I Demoni (12 ore: un giorno intero comprensivo di pranzo e cena per il pubblico), adattato per la scena da Peter Stein, e con Delitto e castigo (2 giorni da vivere nei Quartieri spagnoli di Napoli, pernottando in un albergo in zone simili a quelle della San Pietroburgo descritta dall’autore), con la regia di Gaetano Ventriglia e Silvia Garbuggino. Debutto italiano della prima soap opera teatrale, scritta dall’argentino Rafael Spregelburd ed importata da Manuela Cherubini: spettacolo a puntate di un ora al giorno per venti giorni, con più di cento personaggi. Altro progetto particolare sarà L’attesa, curato da Mario Fortunato: 10 brevissime pièces (commissionate a dieci scrittori quali: Dacia Maraini, Vincenzo Consolo, Andrea De Carlo, Maria Pace Ottieri, Milena Agus, Sandra Petrignani, Elisabetta Rasy, Ivan Cotroneo, i giovanissimi Pulsatilla e Paolo Di Paolo) che verranno interpretate senza preavviso nei luoghi della città soggetti all’ “attesa per il proprio turno”. Sulla linea del teatro civile e sociale lo spettacolo La città di fuori/La città di dentro di Mario Gelardi, Giuseppe Miale di Mauro e Angelo Petrella (autore del romanzo da cui è tratto il testo), in scena per tre giorni consecutivi.

Due spettacoli sul tema calcistico: Football, football, del regista bosniaco Haris Pasovic e del coreografo Koen Augustijnen (coproduzione internazionale che andrà in scena anche a Johannesburg durante i Mondiali di Calcio) ed El Diego – Concerto n.10, musica d’autore per goal e orchestra (cantata per grande banda e voci maschili), concerto-spettacolo la cui partitura, eseguita dall’Orchestra del Teatro di San Carlo, è stata commissionata al maestro Roberto De Simone. All’interno del festival eventi e spettacoli che s’interrogano sulla storia ed in particolare sul rapporto vincitori/vinti: Cabaret-Hamlet di Matthias Langhoff (rivisitazione del classico shakespeariano), Repubblica di un solo giorno di Marco Baliani (ultima notte della Repubblica di Roma sconfitta nel 1848), Le tigre bleu de l’Euphrate del regista francese Michel Didym (le ultime ore di vita di Alessandro Magno). Nuovo spettacolo della Compagnia Teatrale Europea, creata nel 2008 dal Napoli Teatro Festival Italial, Romeo and Juliet del giovanissimo regista inglese Alexander Zeldin, che fa della storia d’amore shakespeariana una tragedia multietnica e poliglotta pervasa da contrapposizioni tra padri e figli, europei e immigrati.

Per l’uso delle immagini e delle nuove tecnologie si segnalano: Devo partire. Domani, videoinstallazione dell’artista di Singapore Ming Wong (Leone d’oro alla Biennale di Venezia 2009) che riscrive in chiave postmoderna Teorema di Pier Paolo Pasolini ambientandolo all’ombra del Vesuvio ed interpretando da solo tutti i personaggi del film; L’uomo che dava da Bere alle Farfalle della Compagnia cilena TeatroCinema, che unisce il linguaggio teatrale e le tecniche cinematografiche e musicali alla ricerca di un linguaggio espressivo originalissimo; Ascesa e rovina della città di Mahagonny, var. 1 Passaggio a Napoli di Lisa Ferlazzo Natoli, spettacolo ispirato alla “città senz’anima” ideata da Brecht messa a confronto con Napoli, utilizzando anche il video; Les Adieux del giovane regista napoletano Benedetto Sicca, opera prima di Arianna Giorgia Bonazzi, dove il teatro interagisce con le più sofisticate tecniche del 3D. Tra le rivisitazioni dei classici l’adattamento de El Avaro di Moliére del regista Jorge Lavelli e dell’attore spagnolo Josè Ramón Fernández, Immanuel Kant di Thomas Bernhard con la regia di Alessandro Gassman, Frankenstein dal romanzo di Mary Shelley messo in scena dal visionario regista e drammaturgo spagnolo Gustavo Tambascio. Per la danza: ME (Mobile/Evolution) di Claire Cunningham (che mostra la possibilità di danzare anche per chi può muoversi solo con le grucce), Tango Toilet di Rodrigo Pardo (tango danzato nello spazio di una toilette posta nella vetrina lungo una strada).

Ed ancora: Napoletango di Giancarlo Sepe che racconta la storia di una famiglia del sud al ritmo della musica di Gardel, Santaolalla, Piazzolla, Bacalov; La fabbrica dei sogni, costruito da Davide Iodice partendo dai racconti degli ospiti del Dormitorio pubblico di Napoli; Öper Öpis, in cui gli svizzeri Martin Zimmermann e Dimitri De Perrot raccontano piccoli e grandi drammi quotidiani, sfidando la forza di gravità con tono umoristico e paradossale; la performance-terapia Guruguru dell’inglese Ant Hampton e la performance site-specific della Compagnia franco italiana A.R.I.A.; Plane food cafè, installazione-performance dell’inglese Richard DeDomenici, che ricostruisce un Boeing 747 per far vivere agli spettatori l’esperienza di un volo di linea; Brat (fratello) cantieri per un’opera rom diretto da Salvatore Tramacere, risultato di un workshop teatrale svoltosi in Serbia e nato con l’obiettivo di integrare la cultura rom con quella serba; Il Signor di Pourceaugnac, farsa minore di Molière messa in scena da Emanuele Valenti, neo direttore artistico di “Punta Corsara”, progetto che coinvolge nella formazione ai mestieri del teatro e nella realizzazione di spettacoli i ragazzi e bambini del difficile quartiere di Scampia.

Giovani registi, inoltre, porteranno in scena i testi commissionati dal Napoli Teatro Festival Italia: Giovanni Scacchetti firmerà Diciotto Carati scritto dal cileno Antonio Skármeta, Sandro Mabellini Tu (non) sei il tuo lavoro di Rosella Postorino, Claudio Di Palma uno studio per il testo Mezza Porta dello scrittore irlandese Colum McCann (produzione dell’edizione 2011 del Festival). Sarà inoltre presentato in anteprima Napoli non si misura con la mente, progetto sperimentale di cinemateatro televisivo, prodotto dal Festival e dalla sede RAI di Napoli, su testo scritto da Manlio Santanelli, messo in scena da Serena Sinigaglia e adattato per lo schermo da Claudia De Toma.

 


Sito internet del Napoil Teatro Festival

 
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