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Povero diavolo

di Roberto Fedi
  Ciccio Ingrassia in "L'esorciccio" (Ciccio Ingrassia, 1975)
Data di pubblicazione su web 07/01/2004  
"Quando il diavolo mi vede, se la fa nelle braghe". A esprimersi così non è Boldi in un suo filmuccio, né un Pozzetto d'annata, bensì un sacerdote, tale don Gabriele Amorth. Don Gabriele è bello tondo e pelato, e non starebbe male fra i caratteristi della versione in film del Nome della rosa. È ospite di Domenica In, Raiuno, 4 gennaio, e lo intervista, praticamente in ginocchio, il Bonolis nella sua versione B: compunto.

Si dirà: e che fa quel pretone tondo in quel programmaccio di stranezze, canzonette, giochetti da fiera paesana anni Cinquanta, donnette discinte e berci in romanesco? E perché Bonolis lo guarda come si guarderebbe la madonna di Fatima, perché gli fa domande sull'aldilà, perché nel fargli le domande parla a bassa voce e sospira, lui che di solito più che parlare urla?

Eccoci al punto. E quindi anche noi, se possibile, scriviamo a bassa voce, come in chiesa. L'Amorth è un esorcista. Se non avete capito lo scriviamo a voce più alta: un ESORCISTA.

Oddìo (è il caso di dirlo): è un po' diverso dal Max von Sydow del film, ma insomma c'è poco da fare: è il più famoso esorcista del nostro tempo, come recita il sito web che ospita le sue esternazioni, e che contiene anche serie interviste, ad esempio, a chi ha fatto viaggi nell'aldilà, e naturalmente è tornato. Questo per dire che l'Amorth non è un visionario come quelli che danno numeri del lotto o che hanno visto i marziani. Lui vede e parla col diavolo, mica con gli extraterrestri. Tutto vero, tutto serio, tutto documentato. Anche i viaggi nell'aldilà. E che scherziamo?

Li mort… Pardon - si è trattato di un errore di battitura. L'Amorth, volevamo dire, se ne sta lì bello come un papa. Spaparanzato (appunto). Dice con la massima tranquillità cose che, ragazzi, non ci hanno fatto dormire: che per esempio lui parla col diavolo, lo provoca, ci litiga, e alla fine vince sempre. Non si direbbe, a vederlo lì in panciolle, ma questo è peggio di Schwartzenegger. Il Compunto (che poco prima aveva intervistato una che credeva agli Angeli) lo interroga come se fosse in confessionale. Confessa infatti che lui crede, ma ahimè non come vorrebbe. e allora cerca conforto: mi dica, padre, ma esiste l'inferno? È come ce lo hanno raccontato Dante e tutti gli altri? C'è il fuoco?

Li mort…. Accidenti. Sono quasi le otto di sera di domenica 4 gennaio, e sta per andare in onda la pubblicità e il Tg Uno. Solo due minuti, anche meno. Ma per favore, dice il compunto, abbiamo pochi secondi ma mi dica, ci dica…

La storia dell'umanità concentrata in un minuto e mezzo. Suspense. Ma l'Esorciccio (pardon: è stato un errore concettuale: l'Esorcista) non si scompone. Certo che c'è il fuoco. Il diavolo mi ha detto che c'è un calore insopportabile, non dovuto però a combustione. Ma un fuoco più caldo di quello che voi umani potete immaginare. Questo mi ha detto il diavolo (con cui il panciuto Amorth dialoga, evidentemente, come se fosse un vicino di casa un po' rompicoglioni). Il Compunto è sgomento. La prego, dice anzi sussurra, mi parli delle persone che l'hanno accompagnata. I Carismatici…

Ah sì, questa è una bellissima domanda - risponde giulivo il fratone esorcistone. La macchina inquadra i Carismatici lì seduti, sorridenti e tutti felici - insomma, a dirla tutta un branco di invasati. Questi Carismatici sono gruppi di preghiera, nemici del demonio. Ma è vero che anche certe malattie…? Oh sì! l'esorciccione è tutto contento. E cosa si deve fare se…?

Qui la cosa si fa seria, mentre incombe Lilli Gruber e la pubblicità del Crodino. Se uno è malato - discetta il Bombardone mentre il Compunto, inquadrato dall'alto, appare come in ginocchio - prima vada dal medico. Ma se poi la malattia appare inguaribile… Forse è per un maleficio. La Macumba, il Woodoo… Si aggreghi ai Carismatici. Preghi. Si associ a loro. Forse… forse potrà capire che si trattava di influenza del diavolo. Forse potrà salvarsi. I Carismatici (a cui, così a occhio e croce, francamente non affideremmo nemmeno il nostro gatto, se ne avessimo uno) straniti applaudono.

Il Compunto saluta, e quasi bacia la mano. I titoli di coda scorrono. La Gruber sicuramente s'è fatta prendere dal diavolaccio (così ci pare, a vederla subito dopo). Applausi scroscianti. Sipario sui Carismatici, gli Angeli, l'Esorciccio, le fanciulle ignude, i giochetti sguaiati, e il Compunto, ora come Fregoli tornato Becero de Roma. Domanda (ne abbiamo già fatta una simile: Lo famo strano). Alla Presidentessa della Rai, al Direttore Cattaneo, al CdA, ai Presidenti di Camera e Senato, e a chiunque non abbia perso il lume della ragione: ma - porco diavolo! - si può?



Domenica In

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Locandina del film
La casa dell'esorcismo
(Mario Bava, 1974)
 
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