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Meglio il vino

di Roberto Fedi
  Meglio il vino
Data di pubblicazione su web 23/07/2009  

Il titolo di questo pezzo non vuol essere un inno all’etilismo. Dovrebbe essere completato così: se questa è l’acqua, viva il vino. Ci riferiamo, come si sarà capito, ai Mondiali di nuoto che si stanno svolgendo a Roma, più o meno nell’indifferenza generale (purtroppo).

La ‘copertura’, come suol dirsi, è della Rai, che ha dedicato la terza rete quasi del tutto a questo evento. E fin qui, bene. Il fatto è che a dirigere la baracca da Roma c’è Marco Mazzocchi, a cui sarebbe da scriteriati affidare anche la gestione di una fiera paesana. Il risultato, infatti, è per l’appunto una mega fiera paesana, improvvisata e con soluzioni televisive da anni Settanta (lo schermo diviso in due e in tre: capirai che invenzione). Fra impappinamenti, ospiti improvvisati, battute da oratorio e così via i mondiali scivolano, appunto, sull’acqua. Un esempio? Arriva da Mazzocchi la madre della tuffatrice Cragnotto (brava). ‘Buongiorno signora, noi non ci siamo mai conosciuti’, ‘No, ma conoscevo suo fratello’, ‘Ah bene’, o giù di lì. Ma si può?

Ma il massimo dei massimi della pacchianeria è stata la cerimonia di apertura, in diretta su RaiTre. Una carnevalata come raramente se ne erano viste. Vabbè che queste ‘lasvegasate’ sembrano ormai il triste anticipo di tutte le occasioni sportive mondiali, ma almeno a Las Vegas fanno le cose in grande e da grandi professionisti. Qui, invece, in piccolo: uno spettacolo secondo noi indecoroso (siamo a Roma, Italia, non in un paesello di recente acquisito al mondo), a metà fra un Carnevale di Viareggio da dilettanti, con carri allegorici traballanti e ballerine sui carri in pericoloso e periclitante equilibrio, e un sabato sera televisivo di Mediaset, con balletti da televisione, canzoni da brivido (su tutte quella ufficiale interpretata da un imbalsamato Claudio Baglioni, una delle cose più brutte mai sentite sullo schermo da che televisione è televisione); e poi figliole decorative più o meno belle (la Marcuzzi: ma che ci stava a fare?), ballerine che diventano sirene, ballerini seminudi che sguazzavano nell’acqua (e ballerine in topless sempre sguazzanti), uno che leggeva brani sull’acqua (i brani, non lui: a un certo punto si è anche inceppato), e l’immancabile ‘maestro’ di pianoforte Allevi che tirava cazzotti sulla tastiera in due composizioni originali dedicate all’acqua, ma con un cespo di capelli molto scapigliato che ‘fa tanta scena’. Come fa questo martellatore del pianoforte a essere sempre invitato nelle celebrazioni ufficiali non è dato sapere. Una tristezza – e anche un certo imbarazzo, a dire la verità.

Al cospetto, ci mancherebbe altro, delle Autorità: Napolitano, Fini, Letta, i vari presidenti del cosiddetto sport (una casta che al confronto quella dei politicanti è una bocciofila di paese). E con il commento loffissimo dei Soliti Noti della Rai, primo fra tutti il Loffio dei Loffi, il De Luca,  che farebbe sembrare noioso anche un incontro fra Superman e Goldrake.

In fine, una notiziola d’alleggerimento, proprio estiva: questa pagliacciata è costata circa 2 milioni di euro. E poi dicono che l’acqua (è il leitmotiv della cerimonia) è un bene prezioso. Preziosissimo, altro che.

Come si diceva: visti anche i costi, meglio il vino.






 
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