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Scoprendo la propria identità

di Simone Gallinella
  Appuntamento a Londra
Data di pubblicazione su web 13/07/2009  

Una pièce sul mistero dell’identità. La macchina teatrale messa al servizio di attori impegnati nel difficile percorso del risalire alle ragioni che determinano un’identità. Un uomo e una donna i personaggi di partenza, il primo realizzato, pienamente occupato, apparentemente felice, che in una pausa tra un viaggio e una riunione di lavoro mette in moto le fantasie più segrete; l’altra capace di giocare con gli specchi, incarnandosi in mille proiezioni fantastiche dell’amico. Appuntamento a Londra, dello scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, per la regia di Maurizio Panici, spettacolo prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese e Argot in collaborazione con Spoleto52° Festival dei Due Mondi Produzioni è andato in scena al Teatro Caio Melisso di Spoleto.
 



Presentato in prima nazionale, ha visto Llosa riproporre alcune delle suggestioni a lui più care, combinare l’arte della finzione, propria della letteratura e del teatro, con un suggestivo ricercare analitico, in cui ogni desiderio ha forza e chiarezza e contemporaneamente fragilità e ambiguità. Ogni essere umano oscilla tra sogno e delirio. Tra affermazione della propria identità e smarrimento nella propria ambiguità. Qualcuno bussa alla porta della suite che ospita un uomo d'affari peruviano (David Sebasti mai stanco di confrontarsi con l’enigmaticità del suo Chispas). È Raquel (Pamela Villoresi nei difficili panni di una donna che si impadronisce, lottando, della propria sessualità) che dice di essere la sorella di un suo vecchio amico. Ben presto capiremo che non è così. I due iniziano a parlare, ma a poco a poco i colpi di scena si susseguono e l'identità della donna si fa sempre più ambigua, sfuggente, inquietante. La realtà sembra intrecciarsi alle invenzioni mentali, ai desideri, ai sensi di colpa. La loro interazione lavora sull’identità e sul segreto, ma si allarga all’amicizia e ad altri sentimenti, senza trascurare l’attrazione profonda dell’uomo per l’altro da sé.

 



 

I protagonisti si muovono continuamente, in bilico tra un mondo reale e uno immaginario altrettanto concreto e vissuto con la stessa intensità della vita vera. Lungo tutto il tempo dello spettacolo le “identità” si rincorrono, la finzione e la vita si confondono, si respingono e si completano. Il palcoscenico diventa così lo spazio ideale per rappresentare quella complessità di cui è fatta la vita degli uomini: quell’altra vita che inventiamo perché non possiamo viverla davvero, ma solo sognarla grazie alle splendide bugie della finzione. Perché infondo siamo tutti “disidentici”. Più che di una identità viviamo costantemente immersi in una sorta di “disidentità”: sessuale, sociale, culturale.

 

Appuntamento a Londra non si svolge nel mondo del reale, ma trasloca nella pura soggettività del protagonista; un territorio che, nonostante al principio sembri essere fatto solo di ricordi dolorosi e teneri, alla fine scopriamo che è fatto soprattutto di invenzioni: un mondo di finzione. Il personaggio di Vargas Llosa cerca un fondamento al suo amore e proprio nel cercarlo lo perde. Nella scena disegnata da Francesco Ghisu e nelle musiche originali composte da Germano Mazzocchetti emergono bene gli spazi mentali che possono aprire a una serie di altre possibili visioni, creando così nello spettatore una vertigine, aiutandolo a rompere una visuale del quotidiano verso un altrove possibile.

 

Inutile la scelta registica di proiettate le immagini oniriche di Chispas su di un tulle bianco, calato per realizzare quella sorta di quarta parete così cara ai registi; nella mente dello spettatore si erano già rivelate. Ottima invece la soluzione finale. Vargas Llosa è apparso soddisfatto, soprattutto per il modo in cui il regista Panici ha risolto l'ultima scena: ĢE' il momento più importante, quello che dà senso a tutta la storia precedente. Qui a Spoleto ho visto, finora, il finale mas logradoģ. Il più indovinato, con la Villoresi che torna in scena vestita da uomo e con il piglio brusco e deciso. E la coppia protagonista di Appuntamento a Londra si rivela inaspettatamente per quello che è: una coppia omosessuale. 



Appuntamento a Londra
cast cast & credits
 



 
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