Con SARD – I danzatori delle stelle, presentato in prima assoluta al Teatro Goldoni di Venezia per conto della Biennale Teatro-Mediterraneo, lo spettatore compie un tuffo nel mondo arcaico, pur rimanendo con i piedi ancorati nella contemporaneità. Lo spettacolo sispira ai libri di Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri e Il quinto passo è laddio, lo scrittore sardo scomparso nel 1995 che, alla stregua di un narratore del passato, unisce il culto per la memoria del tempo perduto e lindagine sullo smarrimento individuale.
La regia è di Marco Parodi, che costruisce cinque tappe sospese tra la ricerca delle matrici di una caparbietà isolana, derivata dagli antichi “danzatori delle stelle”, i Sard, sbarcati dallOriente nelle terre di Sardegna, e che definisce una scena evocativa, popolata da saggi e maghe in costumi sacrali tra le pietre sonore di Pinuccio Sciola, sassi seghettati a pettine che suonano al soffio dei venti. Un coro folcloristico danza, canta, enuncia la polifonia di una solida civiltà. Emerge un episcopo cristiano che contrasta la legge di una società in cui coabitano patriarcato e matriarcato; una sacerdotessa, che cede il passo alla nuova religione per rispetto di una promessa fatta, non intende comunque tradire la verità “pagana” che le deriva dallesperienza degli antenati.
Una scena dello spettacolo. Foto di Elisabetta Messina
Il transito da unepoca allaltra è segnata dalla presenza di un giudice salomonico che, seduto sulla pietra di una fonte, amministra le controversie familiari con severa oculatezza: a un pastore che incolpa la ruvida moglie di tenerlo lontano dalle sue pecore, con laccusa di aver mutato le bestie in amanti, il magister impone di star lontano dal gregge, pena la castrazione. In primo piano si snoda la storia di Antonino, un individuo smarrito che tenta la fuga nelle droghe e nei viaggi per mare: costui rievoca unesistenza intrisa di modelli simbolici e di contrasti tra libertà e tradizione, in mezzo a una genia che si perpetua integra dalla generazione dei vecchi a quella degli adolescenti. Forse una soluzione potrà ritrovarsi nellincontro del protagonista con una donna consapevole, che gli tende una mano salvifica.
Sono tanti gli interpreti di SARD, una rappresentazione ancora un po troppo monocorde, a iniziare da Luciano Virgilio, che interpreta il travaglio di Antonino; e poi Elena Pau, Luisa Massidda, Francesco Atzeni, Mario Medas, Gianni Musy, Daniela Musiu. Le musiche sono curate dal Complesso Etnofonico sardo e da Gavino Murgia.
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