Don Chisciotte, il terzo episodio

di Laura Bevione

Data di pubblicazione su web 03/12/2002

Don Chisciotte
Una lunga passerella in legno occupa nel senso della lunghezza l'interno del Teatro Astra e funziona quale palcoscenico - sghembo e decisamente eterodosso - per le peripezie che il sognante cavaliere Don Chisciotte affronta in questo terzo episodio dell'avventura teatrale manovrata da Brockhaus. All'inizio dello spettacolo assistiamo alle pene d'amore del protagonista, innamorato della bella Dulcinea del Toboso - probabilmente soltanto un fantasma creato dalla sua fantasia, come pare suggerirci il regista che porta in scena la donna identificandola in una statua che fa il verso alla Venere di Milo. Don Chisciotte convince il fido Sancio Panza a farsi suo messaggero e a portare una lettera all'amata: lo scudiero accetta, anche per frenare gli accessi di pazzia del suo padrone che, in preda alla passione, getta via lancia e scudo e si strappa di dosso l'armatura.

L'amore è anche il tema dell'intermezzo, in questo episodio amalgamato in modo omogeneo alle vicende di Don Chisciotte. Una giovane moglie, Leonarda, apparentemente devota e innamoratissima del proprio marito, approfittando dell'assenza di lui, organizza con la cameriera Cristina una serata di spasso con i rispettivi amanti, il curato e il barbiere del posto. Questi ultimi agiscono anche come amici di Don Chisciotte e, quando il cavaliere rientra in scena, compaiono come gli autori di un ingegnoso piano finalizzato alla cura della sua ragione frastornata. I due hanno ammaestrato la giovane Dorotea a recitare la parte di una principessa cui un terribile gigante ha sottratto ogni bene: Don Chisciotte è l'unico che può aiutarla e meritarne anche la mano come ricompensa. Il cavaliere, ligio alla propria missione di salvatore di tutti coloro che si trovano in una qualche difficoltà - vera o, più spesso, presunta tale da Chisciotte - accetta l'incarico ma rifiuta il promesso matrimonio con la giovane. In un acceso dialogo con Sancio, egli spiega che non potrà mai tradire il suo amore per la bella Dulcinea, e a nulla valgono i pragmatici argomenti dello scudiero che arriva a inventarsi una descrizione denigratoria della donna per convincere il suo padrone ad accettare l'offerta che generosamente gli è stata fatta.

I sentimenti di Don Chisciotte, tuttavia, sono saldi e purissimi, non si piegano a nessun compromesso, a provarne ancora una volta l'integrità e l'innocenza. Qualità, queste, che non contraddistinguono affatto Leonarda e Cristina, la cui tresca rischia di essere scoperta dall'improvviso ritorno del marito della prima. La situazione è risolta brillantemente da uno studente spiantato cui le due donne avevano concesso ospitalità: egli spiega al padrone di casa che, a causa di un maleficio, si è materializzata in casa una coppia di diavoli - il curato e il barbiere - e che, per la salvaguardia di tutti, è necessario assecondarne i comportamenti.

La serata - e il terzo episodio - si conclude così in una sfrenata e gaudente festa, fra vino, cibi gustosi e danze, alla quale partecipano lo stesso marito "beffato" e gli spettatori, cui viene servito il consueto "spuntino". Il pubblico, in questo modo, non è stato soggetto a distrazioni nel corso dello spettacolo, che scivola via con ritmo serrato e senza inciampi né rallentamenti. La farraginosità del primo episodio è superata grazie a un prosciugamento dell'azione così che all' happening  confusionario si sostituisce una sintetica ma pur sempre spensierata fenomenologia dell'amore: quello assoluto di Don Chisciotte opposto a quello "recitato" oppure solo carnale delle due donne e dei loro amanti.

Cast & Credits

Terzo episodio.
 Che bella notte che bello spasso che bell'amore
(dal romanzo Don Chisciotte e dall'intermezzo La grotta di Salamanca di Miguel de Cervantes)

vd. le altre recensioni:

Episodio I

Episodio II

Episodio IV

Episodio V


Cast & credits

Titolo 
Don Chisciotte (III episodio)
Sotto titolo 
Terzo episodio
Data rappresentazione 
12/11/2002
Città rappresentazione 
Torino
Luogo rappresentazione 
Teatro Astra
Autori 
Miguel de Cervantes
Adattamento 
Henning Brockhaus
Regia 
Henning Brockhaus
Interpreti 
Michele de' Marchi
Paolo Bocelli
Cristina Cattellani
Laura Cleri
Paola De Crescenzo
Laura Mazzi
Janaina Dos Santos De Azevedo (danzatrice)
Marcello Vazzoler
Tania Rocchetta
Francesca Rinaldi (soprano)
Daniela Ferrari (pianoforte)
Luis Agudo (percussioni)
Allievi della Scuola di Teatro del TST
Luca Fagioli
Luca Fagioli
Produzione 
Teatro Stabile di Torino, in collaborazione con Fondazione Teatro Due (Parma) e I Teatri di Reggio Emilia.
Scenografia 
Ezio Toffolutti, Benito Leonori
Costumi 
Patricia Toffolutti
Luci 
Claudio Coloretti