Lo spettatore non indifferente

di Laura Bevione

Data di pubblicazione su web 12/12/2002

Bedbound
Due personaggi, entrambi malati, l'una nel corpo deformato dalla poliomelite, l'altro nella psiche tormentata dalla sofferenza, costretti in uno spazio minimo e claustrofobico. Un letto da bambino in cui non si riescono neppure ad allungare le gambe, un piumone logoro e qualche pupazzo di peluche, quelli dalle dimensioni esagerate e dalle fattezze approssimative che si regalano nei luna park. Uno spazio che è già drammaturgia: prigione reale e soprattutto mentale che i protagonisti tentano disperatamente di eludere con un flusso ininterrotto di parole, essendo impossibile il sonno.

Ma i fiumi verbali che traggono origine dai due - che sono padre e figlia - scorrono paralleli senza mai incrociarsi, neppure quando lei si presta a interpretare la parte di qualche ex-collega di lui facendogli in tal modo da spalla nelle sue compiaciute ma nevrotiche rievocazioni del passato da venditore di mobili di facile successo.Anche in questi casi assistiamo in realtà a un monologo e la figlia è solo uno spettatore privilegiato cui è stato consegnato il copione in anticipo. Se lui ritorna commerciante, lei ricorda la madre e l'infanzia serena e poi la malattia e gli ultimi dieci anni trascorsi a letto, derubata della giovinezza. I due parlano continuamente, nevroticamente e con repentini cambiamenti di tono e ritmo. Inanellano volgarità e battutacce ma anche malinconici ed estenuati racconti del passato, incubi paurosi e sogni che regalano un breve istante di quiete. Il linguaggio di Walsh, efficacemente tradotto da Malosti, è crudo e violento, è carne e sangue, è ironia e poesia, in sostanza teatro, vitale e potente.

Così i flussi di parole dalla bocca dei due protagonisti inondano il pubblico, cui non sono concessi filtri e barriere e che anzi si vuole colpire nel ventre prima ancora che nel cervello e nel cuore. La scrittura del giovane drammaturgo irlandese schiva la trappola del compiaciuto accumulo di oscenità e particolari splatter in cui amano ricadere molti suoi colleghi e s'innalza invece per la sua pregnanza e la sua teatrale materialità. Le battute sono pronunciate e allo stesso tempo agite dagli attori, messi in grado di riscriverle con il proprio corpo.

Malosti coglie appieno la ricchezza della drammaturgia di Walsh che fra l'altro ben corrisponde alla poetica teatrale del regista torinese, attenta in primo luogo alla necessaria complementarietà di parola, gesto e spazio scenografico. Andrea Giordana e Michela Cescon aderiscono con strenua generosità al disegno registico e non risparmiano a sé stessi abbruttimento e fatica fisica. Il risultato è uno spettacolo che costringe lo spettatore a prendere posizione, in primo luogo nei confronti del teatro: accettare che esso possa scuoterci, disgustarci o emozionarci, oppure continuare a considerarlo una sorta di rito cultural-mondano, spesso noioso, a cui tuttavia si valuta sconveniente sottrarsi.


Cast & credits

Titolo 
Bedbound (Costretti a letto)
Data rappresentazione 
23/12/2001
Città rappresentazione 
Torino
Luogo rappresentazione 
Teatro di Dioniso
Autori 
Enda Walsh
Traduzione 
Valter Malosti
Regia 
Valter Malosti
Interpreti 
Andrea Giordana (Papà)
Michela Cescon (Figlia)
Produzione 
Teatro di Dioniso e Teatro Giacosa di Ivrea
Costumi 
Helga H. Williams