drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti
cerca in vai

La magia a teatro

Gherardo Vitali Rosati
  Alice nel paese delle meraviglie
Data di pubblicazione su web 20/01/2008  

Un’atmosfera onirica e fiabesca ritorna ­­— finalmente — a teatro grazie al raffinato spettacolo della compagnia Ta Fantastika che presenta un’ Alice nel paese delle meraviglie che — senza cercare di seguire da vicino le linee segnate da Lewis Carroll — riesce straordinariamente a creare quel mondo incantato di cui si parla nel suo romanzo. Ecco allora che centinaia di spettatori restano senza fiato davanti ad oggetti che sembrano muoversi per magia, lasciandosi affascinare dalla bella scenografia di Emma Srncovà, dalla musica originale di Petr Hapka e dalle celebri note di Smetana e Dvořák.

La storia di Alice è qui raccontata senza parole, con una serie di scene che presentano gli episodi cruciali del suo meraviglioso viaggio. Il regista Petr Kratochvil ha voluto iniziare il racconto lì dove si conclude la vicenda della bambina: la protagonista è quindi ormai adolescente e, oltre a ripercorrere alcune delle note vicende del romanzo — come il difficile incontro con il mondo dei fiori — si dovrà anche imbattere in situazioni più realistiche che riguardano l’adolescenza. Ecco allora introdursi il tema dell’amore e dell’erotismo, qui dipinto con toni poetici grazie ai cartoni animati originali, proiettati su un velo di tulle che lascia intravedere i personaggi che agiscono dietro di esso.          



  

Molte tecniche spettacolari si fondono in Alice nel paese delle meraviglie: dalla danza, all’acrobazia, all’arte mimica. Ma è chiaro che su tutte spicca quella che dà il nome alla compagnia: il Teatro Nero. Si tratta di una disciplina che si rifà al Bunraku, il teatro di marionette giapponese, sviluppatosi nel corso del XVII secolo, in cui i burattinai sono interamente vestiti di nero. È così che gli attori tendono a scomparire, pur rimanendo visibili, apparendo quasi come l’ombra dei loro personaggi. La tecnica è poi stata perfezionata da elaborazioni successive: oggi — grazie a un sapiente uso delle luci — gli attori divengono assolutamente invisibili e si confondono con il fondale, rigorosamente nero. Hanno così la possibilità di spostare degli oggetti senza essere visti, il palcoscenico sembra dunque incantato e la scenografia sembra muoversi da sola .

Il regista Petr Kratochvil si propone di utilizzare la magia del Teatro Nero non già come scopo a sé stante dello spettacolo ma come strumento artistico: non vuol proporre uno spettacolo di magia, ma una rappresentazione che si avvalga anche dell’illusionismo per comunicare con gli spettatori. Pur concedendosi qualche momento di puro acrobatismo circense, Kratochvil crea una serie di scene in cui i trucchi magici si fanno portatori di senso e di poesia. Siamo in un mondo che si colloca al crocevia di più arti: la pittura — attraverso i dipinti della scenografia che rappresentano Praga antica —, la danza, la musica… E il teatro nasce proprio da questa fusione, senza bisogno di attori né di parole. Ed è un teatro di raffinata precisione, capace di portare novità sulla scena e di stupirci. Un vero esempio — speriamo — per il nostro teatro, che troppo spesso rischia di perdere la sua poesia.   



Alice nel paese delle meraviglie
cast cast & credits
 






 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013