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Gamberi

di Roberto Fedi
 
Data di pubblicazione su web 16/11/2007  

Che Dottor House. MD (Medical Division) sia a nostro parere uno dei migliori serial visti in questi ultimi tempi l’abbiamo già detto una volta (Giocare ai dottori). Che il celebre dottore sia stravagante, introverso, fuori delle regole, sempre in bilico tra genialità, egocentrismo, generosità ed eresia e perciò unico nel suo genere lo sa chi lo vede, e sono molti. E allora perché ritornarci?
Perché che fosse bravo si sapeva, e anche non allineato, ma che fosse capace di fermare il tempo e farlo tornare indietro no: questo non era mai riuscito neanche a padre Pio. E invece il 14 novembre, su Canale 5 (è passato sull’ammiraglia Mediaset, dopo qualche giro in passato su Italia Uno) in prima serata dopo Striscia, gli è venuta bene anche questa.

La nuova serie prevede due episodi a serata, contraddistinti dai titoletti di testa: Episodio Uno, Episodio Due – per chi non fosse in grado di capire quando finisce uno e comincia l’altro, si vede. Cosa probabile, vista tutta la pubblicità che ci infilano dentro per imbottire il panino. Che è poi un piatto di prim’ordine, invece: ma pazienza.
Il primo episodio (Errore umano) ci lascia sbalorditi e sorpresi: i tre collaboratori storici di House (il biondo, il nero e la ragazza: i nomi sono inutili) se ne vanno. È un inizio traumatico: House ha licenziato uno dei tre, e gli altri si dimettono, nonostante che qualche collega cerchi di mediare. C’è poco da fare: il dottore è fatto così. Magari – lo si capisce – è dispiaciuto anche lui, ma nella sua introversione solitaria è destinato a rimanere anche più solo.
Pubblicità (lunga, come al solito). Secondo episodio: Il coraggio di morire. Facciamo gli scongiuri e guardiamo con interesse: come farà ora House? Con chi terrà i celebri breafings, con i sintomi scritti sul tabellone e gli scervellamenti per capire come si fa ad evitare che la ragazzina, o comunque il paziente di turno, vada all’altro mondo per qualche malattia quasi impossibile da capire? Con chi se la prenderà?
Sorpresa: con i soliti tre ignoti (il nome non conta, ripetiamo: insomma il biondo, il nero e la ragazza). Sempre lì come al solito, sempre in polemica con il capo, sempre pronti a capirlo quando si accorgono che, mezzo matto o no, ha avuto ragione, che è poi il motivo ricorrente della serie. Tutti intorno a una ragazzina che sta per morire di tumore, che verrà operata, e che vivrà quasi per miracolo. O come sarebbe?
Sarebbe che a Canale 5 evidentemente sono sbadati. Hanno confuso gli episodi, probabilmente. Ne hanno preso uno a caso e l’hanno buttato lì, tanto chi se ne frega. La pubblicità ‘tira’, e il pubblico – evidentemente, secondo loro  - è così idiota che non si accorge se la serie va nel senso giusto o all’indietro, come i gamberi. Ci sentiamo presi in giro, e non spengiamo il televisore solo perché l’episodio, come tutti gli altri, è così avvincente e House così bravo e un po’ gigione che si merita di essere visto fino alla fine.
Chiunque sia il genio che ha messo insieme il pasticcio indecoroso, invece, andrebbe spedito alla Medical Division del fenomenale dottore. Deve avere qualche disturbo, di sicuro.







 

 

 

 


 






 
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