... E la commedia si arena
In concorso non poteva mancare la classica commediola francese sui sentimenti, genere che sembrerebbe appannaggio esclusivo dei nostri cugini d'oltralpe.
Non sono sempre facili i rapporti tra vicini di casa. C'è chi litiga per un tosaerba e chi invece si fa sedurre dal proprio dirimpettaio. I vicini spesso hanno strane abitudini. Magari lo stesso pensano di noi. Se poi le due coppie confinanti sono ben assortite, la prima formata da un giovane e insicuro medico con la faccia pulita da bravo ragazzo e da una bionda sposina con una certa precoce inclinazione all'adulterio, l'altra da due rispettabili cinquantenni con figli e bagaglio di relative idiosincrasie (stimato medico affetto da cinismo e renitente all'invecchiamento, casalinga in cerca d'attenzioni dal cicchetto facile lei), allora gli ingredienti per lo scambio di coppia sembrerebbero ben miscelati. E' proprio il caso de Les sentimentes, film in concorso in cui una giovane coppia di sposi piomba a turbare la placida routine di due distinti coniugi che vivono in una bella casa immersa nel verde della campagna francese.
Quando la villa di fronte viene presa in affitto da una giovane coppia fresca d'altare, il volano della commedia è ormai innescato, e s'intuisce che qualcosa sta per cambiare nella vita di entrambe le coppie. L'elemento perturbante ha fatto la sua brutale irruzione nel quotidiano. Lasciamolo lavorare, è solo questione di tempo. Il risultato sarà quello di ridestare istinti e voglie ormai sepolti sotto la disaffezione alla vita. La sindrome giovanilistica e una folata d'ormoni possono anche indurre un cinquantenne a cercare una svolta nel look, svecchiando il guardaroba con degli improbabili pantaloni rossi e risvegliando nel maschio adulto un atavico istinto di competitività verso il giovane concorrente per il possesso della procace femmina. Seguiranno seduzioni, pentimenti, scaramucce e riconciliazioni finali.
L'impianto del film potrebbe ricordare quello de La signora della porta accanto anche se l'accostamento appare blasfemo vista la caratura della pellicola. La commedia tiene un ritmo scoppiettante solo nell'incipit, per poi rallentare progressivamente fino ad arenarsi nella banalità e nell'anonimato. Dalla regia alla sceneggiatura, passando per la direzione degli attori, tutto si attesta su livelli di piatta mediocrità. Il film è flagellato da terrificanti inserti estranei alla narrazione nei quali a un coro è affidata la funzione di rappresentare una sorta di coscienza interiore dei personaggi - ma l'espediente non solo non funziona, appare addirittura esasperante e irriducibile ai ritmi ariosi che la commedia richiederebbe. Ne risulta un film che solo qualche francofilo potrebbe definire dignitoso.
Non sono sempre facili i rapporti tra vicini di casa. C'è chi litiga per un tosaerba e chi invece si fa sedurre dal proprio dirimpettaio. I vicini spesso hanno strane abitudini. Magari lo stesso pensano di noi. Se poi le due coppie confinanti sono ben assortite, la prima formata da un giovane e insicuro medico con la faccia pulita da bravo ragazzo e da una bionda sposina con una certa precoce inclinazione all'adulterio, l'altra da due rispettabili cinquantenni con figli e bagaglio di relative idiosincrasie (stimato medico affetto da cinismo e renitente all'invecchiamento, casalinga in cerca d'attenzioni dal cicchetto facile lei), allora gli ingredienti per lo scambio di coppia sembrerebbero ben miscelati. E' proprio il caso de Les sentimentes, film in concorso in cui una giovane coppia di sposi piomba a turbare la placida routine di due distinti coniugi che vivono in una bella casa immersa nel verde della campagna francese.
Quando la villa di fronte viene presa in affitto da una giovane coppia fresca d'altare, il volano della commedia è ormai innescato, e s'intuisce che qualcosa sta per cambiare nella vita di entrambe le coppie. L'elemento perturbante ha fatto la sua brutale irruzione nel quotidiano. Lasciamolo lavorare, è solo questione di tempo. Il risultato sarà quello di ridestare istinti e voglie ormai sepolti sotto la disaffezione alla vita. La sindrome giovanilistica e una folata d'ormoni possono anche indurre un cinquantenne a cercare una svolta nel look, svecchiando il guardaroba con degli improbabili pantaloni rossi e risvegliando nel maschio adulto un atavico istinto di competitività verso il giovane concorrente per il possesso della procace femmina. Seguiranno seduzioni, pentimenti, scaramucce e riconciliazioni finali.
L'impianto del film potrebbe ricordare quello de La signora della porta accanto anche se l'accostamento appare blasfemo vista la caratura della pellicola. La commedia tiene un ritmo scoppiettante solo nell'incipit, per poi rallentare progressivamente fino ad arenarsi nella banalità e nell'anonimato. Dalla regia alla sceneggiatura, passando per la direzione degli attori, tutto si attesta su livelli di piatta mediocrità. Il film è flagellato da terrificanti inserti estranei alla narrazione nei quali a un coro è affidata la funzione di rappresentare una sorta di coscienza interiore dei personaggi - ma l'espediente non solo non funziona, appare addirittura esasperante e irriducibile ai ritmi ariosi che la commedia richiederebbe. Ne risulta un film che solo qualche francofilo potrebbe definire dignitoso.
Les sentimentes
Cast & credits
Titolo
Les sentimentes |
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Origine
Francia |
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Anno
2003 |
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Durata
90' |
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Formato
35 mm |
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Colore | |
Regia
Noémie Lvovsky |
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Interpreti
Nathalie Baye (Edith) Jean-Pierre Bacri (Jacques) Melvil Paupaud (Francois) Isabelle Carré (Carole) Valeria Bruni Tedeschi (giovane madre) |
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Produttori
Claude Berri |
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Produzione
Hirsch |
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Distribuzione
ARP |
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Scenografia
Francois Dupertuis |
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Costumi
Jackie Budin |
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Sceneggiatura
Noemi Lvovski, Florence Seyvos |
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Montaggio
Francois Gedigier |
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Fotografia
Jean-Marc Fabre |