Il volto sporco di Parigi
La storia ruota intorno alle vicende incrociate di quattro personaggi: una prostituta non più giovanissima con un disperato bisogno di denaro per il piccolo figlio, un tassista ossessionato dalla religione e con un padre infermo, una giovane e ricca ragazza lesbica incapace di liberarsi dall'ingombrante presenza della madre, un rissoso batterista jazz che abbandona la sua band prima di un concerto perché il frontman ha dimenticato il nome di suo padre, musicista anch'egli.
Berangere Allaux et Benoît Magimel
Accade tutto in una notte, quella di Natale. In una Parigi “sporca e cattiva”, come sempre più di rado si vede nel cinema francese contemporaneo, con le strade bagnate di pioggia, il traffico, la musica techno a tutto volume, le luci impenetrabili dei mille passages, le storie di due donne e di due uomini, tutte e quattro emarginate e solitarie anime perse nel vorticoso scorrere della vita violenta e cinica che le circonda, unite però dal disperato bisogno di affetto e in perenne contrasto con le figure famigliari.
La prostituta è infatti costretta a subire le violenze dai suoi protettori perché chiede ciò che le spetta per la felicità del figlio, che tuttavia alla fine non riuscirà a vedere; il tassista si rifugia nel bisogno e nella preghiera verso un dio che egli stesso griderà assente (in una delle scene più forti e riuscite del film), muto, come lo è il padre infermo sul letto; la ragazza è costretta a rinunciare alle sue avventure sentimentali a causa dell'egoismo di una madre insofferente verso la città e verso il mondo; il giovane musicista di colore antepone alla propria carriera il rispetto della figura paterna, cancellata dalla superbia autosufficiente del vecchio frontman, che alla fine sembrerà accettare la fuga del giovane, pronunciando l'emblematica frase “La musica è questo!”.
Sami Bouajila
Il film rivela però la sua forza nelle scelte registiche fatte da Lespert: il montaggio, innanzitutto, vorticoso, velocissimo (a tratti cede però alla forza pittorica di alcune immagini), che consente alla narrazione l'incrocio delle quattro storie (un po' sullo schema di un film come
Cast & credits
Titolo
24 battute |
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Origine
Canada, Francia |
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Anno
2007 |
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Formato
1.85 : 1, 35 mm |
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Colore | |
Titolo originale
24 mesures |
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Regia
Jalil Lespert |
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Interpreti
Lubna Azabal (Helly) Benoît Magimel (Didier) Sami Bouajila (Chris) Bérangère Allaux (Marie) |
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Produttori
Wassim Béji, Yannick Bolloré |
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Produzione
WY Productions, MK2 Productions, Equinoxe |
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Sceneggiatura
Yann Apperry, Jalil Lespert |
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Fotografia
Josée Deshaies |