«Se faccio il trick-track io vengo», ha detto la sguaiata svizzera Hunziker laltra sera a un esterrefatto Pippone (questa volta esterrefatto sul serio e non per i soliti bamboleggiamenti), con una notevole gaffe a sfondo sessuale. Non è stata lunica sul ‘mitico palcoscenico di Sanremo: tanto per dire, a un certo punto, a sera inoltrata, sè anche sentita una bestemmia. Scusate, hanno detto quelli della Rai, ma cera tanta gente… Accidenti che bella gente cè a Sanremo.
Ma è sul trick-track che vorremmo qualche delucidazione. Che è? Come si fa? Onestamente siamo curiosi. Una rapida consultazione del Kamasutra ci lascia a bocca asciutta: non cè. Abbiamo chiesto a qualche amico più scafato degli altri, ed è rimasto interdetto. No, ci vuole qualche strumento più scientifico.
Dizionario della lingua italiana. Eh qui non si scappa. Dunque, vediamo. Abbiamo sottomano il De Mauro, che giustamente registra litalianissimo tricche tracche, variante nostrale del trick-track. Tre definizioni: 1) tavola reale (gioco); 2) raganella, o – in romanesco – un “crepitacolo” (e che è?) che veniva usato al posto delle campane durante la settimana santa; 3) fuoco dartificio, che allesplodere produce scoppiettii brevi e secchi (a Napoli).
Siamo rimasti senza parole. Oddìo, tutto può essere, e non cè limite alla perversione; e che gli svizzeri siano gente un po strana labbiamo sempre pensato, ma che avessero reazioni diciamo goderecce a giocare a carte non si sapeva. E poi: quando vincono o quando perdono? Ammettiamo che la questione è interessante.
Continuiamo con ordine. Che uno, a sentire il “crepitacolo” (ma che è?), che così a occhio e croce deve fare un suono a dir poco sgraziato, abbia un orgasmo e addirittura nella settimana santa beh, è roba da far svenire (pardon) il papa, per altro tedesco e quindi anche un po svizzero o giù di lì. Comunque: che sia immediatamente proibito, perché è peggio dei Dico. Non si sa mai.
Resta il fuoco dartificio a Napoli. Che si scatena a Capodanno e in altre feste comandate. Allidea di un godìo generale di milioni di persone per San Silvestro ci immaginiamo uno scenario apocalittico. Mentre ci prenotiamo un bellalbergo vista Fuorigrotta per il prossimo 31 dicembre, ci sorge spontanea una domanda, e siamo arrivati a una certezza.
La certezza: deve essere per forza una roba svizzera, come i buchi del cacio o la cioccolatina.
La domanda: ma è possibile cadere così in basso?
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