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Il laboratorio dei sentimenti

di Leonardo Vilei
  Die Fruchtfliege-La mosca della frutta
Data di pubblicazione su web 02/11/2006  

All'interno del programma della ventitreesima edizione del Festival di Otoņo (autunno) di Madrid 2006, rassegna annuale di teatro, danza e musica, presente dall'11 ottobre al 9 novembre nei teatri madrileni, il Teatro de La Zarzuela ha aperto i battenti con la rappresentazione teatrale e musicale  Die Fruchtfliege (La mosca della frutta). Realizzato per il Volksbühne am Rosa-Luxemburg-Platz di Berlino, e giunto nella capitale spagnola dopo quasi un anno di rodaggio, lo spettacolo porta la firma del regista, drammaturgo e compositore svizzero Christoph Marthaler, protagonista tra i più apprezzati della scena teatrale berlinese contemporanea già dal 1993 con la messa in scena di Murx - Distruggi l'europeo! per la sua capacità di produrre un teatro dalla forte vena riflessiva in grado di librarsi tra tendenza elitaria e popolare. 
 

Die Fruchtfliege-La mosca della frutta
Die Fruchtfliege-La mosca della frutta

 

Collocata a livello temporale in un futuro in cui la tecnologia ha permesso agli esseri umani di riprodursi senza lo scambio sessuale la rappresentazione, frutto della penna di Stefanie Carp, è ambientata in un laboratorio di ricerca genetica in cui oggetto di studio sono i sentimenti umani ormai perduti, la passione, l'amicizia, l'amore, che vengono evocati in scena solo come un ricordo depositato in canzoni, opere, romanze, musiche e racconti provenienti dal passato. Come la mosca della frutta, l'insetto totem della ricerca genetica, sette scienziati vestiti in camice bianco si sottopongono a prove estreme - l'ascolto della musica di Čaikovskij o di Chopin, la messa in scena delle arie della Boheme o di Tristano e Isotta - per tentare di risvegliare quegli 'inspiegabili' comportamenti umani. La sensazione di smarrimento dei sentimenti è filtrata attraverso la presenza dei personaggi che muovendosi in modo meccanico, come comandati da impulsi non più propriamente umani, nell'asettica cornice scenografica creata da Anna Viebrock, usuale collaboratrice del regista Marthaler, riproducono un campionario di un'umanità malinconica e perduta accomunata da un atteggiamento anacronisticamente romantico che conferisce alla rappresentazione una forte tinta grottesca. Tra gli attori, alle cui interpretazioni è affidato il compito non sempre facile di impedire allo spettacolo di cadere in un eccesso di intellettualismo, meritano una citazione Bettina Stucky, Winfried Wagner, Matthias Matschke e Ueli Jäggl bravi nell'alternare dialoghi e lunghi inserti cantati: proprio il vecchio lieder magnificamente interpretato da Bettina Stucky e il monologo di Matthias Matschke si ergono a momenti di alta poesia.

Nel complesso sebbene si abbia la sensazione che non sempre la regia sia in grado di esprimere in termini di azione drammatica il pretesto concettuale che introduce lo spettacolo, l'estenuante uso del grottesco, cifra caratteristica del regista elvetico, congiunto all'applicazione di scelte stilistiche non convenzionali per il genere operistico né per quello di prosa, contribuisce a creare quell'apparente senso di desolazione interiore che vuol lasciare allo spettatore una traccia profonda di dissidio ed un critico spunto di riflessione sulla condizione dell'uomo moderno.


Lettere da Madrid
Die Fruchtfliege-La mosca della frutta

cast cast & credits
 

 

Teatro de La Zarzuela 

 

 

 
 

Die Fruchtfliege-La mosca della frutta
Die Fruchtfliege-La mosca della frutta




 
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