Sotto lenorme scritta al neon “rianimazione” giacciono due anziani interpretati da Jean- Louis Trintignant e Roger Dumas, si sono scambiati appena due parole quando entra risoluto il medico che comunica impassibile le loro diagnosi: un cancro al polmone ed uno al rene, in sintesi, otto giorni di vita per luno e due settimane per laltro. Poco abbattuti da questi funesti presagi, i due vecchietti decidono di scappare per potersi almeno godere i loro ultimi giorni: è così che daranno inizio ad unesilarante serie di avventure che li porterà al giorno fissato con la coscienza più pulita.
Scritto e diretto dallappena trentenne Samuel Benchetrit, Moins 2 è unincalzante racconto fatto di battute a effetto capaci di creare uno sguardo disincantato sui fatti più duri della vita. Sotto questottica ogni sciagura perde il suo connotato negativo e viene presentata come semplicemente umana e quindi normale. Niente lacrime dunque davanti alla morte dei due anziani, che certo è cosa quotidiana, ma neanche davanti al loro trascorso: luno sa di essere padre ma non ha mai visto suo figlio (o sua figlia?) laltro ha invece cresciuto due figli per poi scoprire che non erano suoi... Entrambi accattano la loro realtà, tutto fa parte della vita, come la ragazza incinta abbandonata dal compagno che li incrocia davanti allospedale (cè chi nasce e cè chi muore) e come il suicidio fallito di un ragazzo che li incontra per strada.
Questa è la vita o almeno questo è il Teatro secondo Benchetrit, il luogo dove si raccontano tutte le possibili sciagure per poter pensare al malessere altrui anziché al proprio. E così che fanno i due protagonisti, che concentrandosi sempre sulla morte imminente del partner si dimenticano della loro ed ècosì che è spinto a fare il pubblico che davanti a tanti problemi impara a ridere dei suoi. Il discorso metateatrale diventa esplicito soltanto nel finale dove, dopo mille peripezie, i due si ritrovano su di un palcoscenico, nel bel mezzo di uno spettacolo.
La scrittura precisa e pungente di Benchetrit viene arricchita dal suo eccellente cast: Roger Dumas, nei panni di un ex impiegato della catena di elettrodomestici Darty è capace di dar vita allo stesso tempo ad un personaggio comico e ricco di una grandissima profondità. Suo impeccabile compagno Trintignant è il dedicatario della pièce, in quanto suocero dellautore (marito della scomparsa Marie Trintignant), che incarna lassai più scontroso personaggio di Paul Blanchot, solitario per scelta. Le scene di Hélène e Yan Arlaud e i costumi di Hanna Sjodin contornano in maniera sobria ma sufficiente la narrazione.
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