Non abbiamo più parole per insultarvi è uno striscione, spiritoso, che due studenti inalberarono a San Siro (o Meazza che dir si voglia) contro l’Inter, e che è stato segnalato nel concorso nazionale che premia questi spesso divertenti strumenti di comunicazione domenicale. Lo facciamo nostro, una volta tanto, per commentare rapidamente un programma Tv (Rai Due, rete pubblica, pagata con i soldi dei cittadini italiani): L’isola dei famosi.
Ne parlammo, una volta, per la prima edizione di questa spazzatura. Ma quella era oro, incenso & mirra al confronto: rendendo ragione naturalmente al vecchio detto secondo cui non c’è limite al peggio. Ormai, ragazzi, siamo al ludibrio: da qui la mancanza di parole appropriate, anche tenendo presenti lo Zingarelli, il Tommaseo-Bellini, la collezione intera del “Vernacoliere” e magari il Borzacchini in tutti i suoi tre volumi (chi non conoscesse questo prezioso testo, veda per favore il catalogo delle Edizioni Ponte alle Grazie).
In una delle ultime puntate (quella del 12 ottobre, ci pare), oltre a piagnucolare, a far finta di commuoversi per la mamma o per la nonna o per i figli o per chi diavolo volete, oltre a comportarsi da psicolabili in trasferta, oltre a farci vedere le peggiori manfrine mai viste in tutte le tivvù da che mondo è mondo, è accaduto questo. La sguaiata Ventura ha comunicato, in diretta, a quel gran signore che è Albano che la compagna Lecciso, nota show girl (buona questa), lo aveva piantato con i figli. e che, tanto per mantenere la cosa riservata, aveva rilasciato in proposito una lunga intervista a Gente, di prossima uscita. Albano poteva documentarsi, se credeva.
Come si vede, uno scontro fra giganti del pensiero. Commozione in sala. A noi non ce ne interessa un accidente, ma comunque non male come rispetto (per gli spettatori, naturalmente: la Rai è una Tv pubblica, ci pare). Non male come decenza, come senso del limite, come signorilità, come tutto. Si capisce che la cosa era preparata (il suddetto Albano non sembra che se la sia presa: ma. si sa, è uno dei filosofi ufficiali della Rai), ma esiste anche qualcosa che si chiama intelligenza.
La Ventura, the day after, ha rilasciato la seguente, profonda dichiarazione, che riportiamo fedelmente: «L'Isola dei Famosi è un programma che racconta la vita di ognuno di noi, ma con una lingua diversa. Dedico questa grande vittoria a tutti coloro che ci vogliono bene, che evidentemente sono tantissimi».
Non sappiamo quale sia la vita della gentile signora Ventura. La nostra, francamente, è un po’ meglio.
PS. Il programma, il 12 ottobre, ha riportato il 40% di share sfiorando gli 8 milioni e 700 mila telespettatori con il picco in share del 65.63% alle ore 00.25, ed è stato visto di più rispetto ad Italia-Moldova, in onda su Raiuno. Durante il periodo di sovrapposizione dalle 21.05 alle 21.19 Raiuno, che trasmetteva la partita della Nazionale per la qualificazione ai Mondiali di Germania, ha fatto registrare il 24,30% di share con 6 milioni 994 mila spettatori mentre Rai 2 con L'Isola dei Famosi ha ottenuto il 26,39% di share con 7 milioni 598 milioni di spettatori. Nel secondo periodo di sovrapposizione che coincide con il secondo tempo della partita della Nazionale, dalle 21.35 alle 22.22 Raiuno ha raggiunto il 20,78% di share con 5 milioni 878 mila spettatori mentre Raidue ha fatto registrare il 32,23% di share con 9 milioni 117 mila telespettatori.
Giorgio Gori, produttore del reality, ha dichiarato: «Per noi è una grande soddisfazione. Il consenso del pubblico, di tutte le età e di tutte le condizioni, smentisce chi si ostina a pensare che reality sia per forza 'serie B' e a fare di ogni erba un fascio. Il pubblico riconosce la differenza e premia la cura e la passione. L'Isola dei Famosi è grande intrattenimento popolare e noi siamo orgogliosi di realizzare questo programma».
No comment. Noi, comunque, siamo orgogliosi di non vederlo.
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