La danza dove il corpo sparisce

Gherardo Vitali Rosati

Data di pubblicazione su web 06/10/2005

Impromptus - Sasha Waltz

I corpi si svuotano del loro peso divenendo eterei e capaci di volare gli uni sugli altri, ma pur intensamente vivi e parlanti. I sette ballerini raccontano una lunga storia fatta di amore e di giochi di ragazzi, ma anche di guerra, di dolore e di morte, con estrema profondità, delicatezza, e tanta ironia. Iniziano a danzare nel silenzio, sarà poi la musica che seguirà i loro movimenti caricandoli improvvisamente di un nuovo significato: la pianista Cristina Marton accompagna le loro azioni eseguendo le note di Shubert  dalle quali prende il nome l'intero spettacolo (Impromptus), alternate con alcuni Lieder cantanti dal mezzo-soprano Judith Simonis.

 
Il Teatrodanza di Sasha Waltz è fatto di una precisa struttura drammaturgica, curata da Jochen Sandig e Yoreme Waltz, che si serve di immagini di grande effetto: come quella che presenta tutta la scena ricoperta da rivoli di liquido rosso e nero che scendendo dalle gambe dei ballerini arrivano fino al limitare del palcoscenico. Altra immagine assai più canonica, ma di sicura riuscita, è la grande vasca nella quale le nude ballerine scherzano e giocano schizzando divertite gran parte del palco. Il tema dell'acqua è dunque centrale e più volte utilizzato anche per il suo effetto sonoro, come quando due ballerini in costume da bagno, ma con due enormi stivali ai piedi entrano in silenzio in scena e iniziano a camminare facendo risuonare l'acqua presente nelle loro calzature.

Un perfetto equilibrio accosta le scene più tragiche a momenti di sagace ironia; alla più lenta e profonda riflessione lo scherzo immediato. Dopo che il palco è stato inondato di sangue arriva il bagno scherzoso nella piscina, dopo l'episodio pacato della danza di coppia esplode la gioia in una corsa veloce, dove però due ballerini, come se fossero entrati per sbaglio, escono spaventati a marcia indietro. Non esiste il pathos gratuito, Sasha Waltz esamina ogni situazione nella sua interezza, senza limitarsi agli aspetti più evidenti e superficiali.


Strumenti principali sono i corpi degli straordinari danzatori provenienti da tutto il mondo che fanno parte della compagnia. Ognuno di loro viene da uno Stato diverso, dal Sudamerica, all'Asia, all'Europa, riescono a rappresentare quasi tutti i continenti. Tutti accomunati da una straordinaria tecnica che permette loro di eseguire con estrema naturalezza movimenti spettacolari. In una delle scene più impressionanti un ballerino rotola letteralmente sul corpo del suo partner, arrivando a volteggiare sul suo capo senza mai utilizzare le braccia e le mani, semplicemente flettendosi con il ventre e ruotando intorno al busto dell'altro come un serpente sul tronco di un albero. A sottolineare l'inconsistenza dei corpi sono spesso le ragazze che lanciano in aria i loro uomini.

Ma qui il fisico sembra sparire, al suo posto rimangono le storie e le idee, scaturite dalla creatività di questa compagnia dove ogni ballerino figura anche come coreografo e dove la forma si fa mero strumento del suo ricercato contenuto.


Romaeuropa Festival
Impromptus
di Sasha Waltz

Cast & Credits




Cast & credits

Titolo 
Romaeuropa Festival
Impromptus
di Sasha Waltz
Prima rappresentazione 
17 aprile 2004
Scenografia 
Thomas Schenk, Sasha Waltz
Costumi 
Christine Birkle
Coreografia 
Sasha Waltz
Luci 
Martin Hauk
Musiche 
Franz Schubert