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Il lato oscuro dell'impero vittoriano

di Gianni Cicali
  Johnny Depp in La vera storia di Jack lo Squartatore
Data di pubblicazione su web 01/01/2001  
La vera storia di Jack lo Squartatore, film diretto dai gemelli Hughes (Detroit, classe 1972), è ripreso da una serie a fumetti uscita in numerosi volumi (From Hell) di Allan Moore e Edward Campbell, letta avidamente dai due fratelli nella Detroit della loro adolescenza. La vicenda di Jack the Ripper è narrata da diversi punti di vista: quello delle sue vittime (una comitiva di prostitute dei vicoli); quello dell'ispettore (Johhny Depp); quello del maniaco e del suo cocchiere; quello dei sogni premonitori che annunciano a Depp le orribili immagini dei delitti sotto l'influsso dell'oppio, dell'assenzio e del laudano che l'nvidiabile organismo del poliziotto smaltisce senza perdere un colpo.

Johnny Depp, l'ispettore Abberline
Johnny Depp, l'ispettore Abberline

L'ambientazione nel mondo violento, povero e terribile delle donne di strada, in cui nel 1888 il mostro commise i suoi delitti, è uno degli aspetti più riusciti del film. Un universo miserabile popolato da dolenti creature la cui unica certezza è quella di finire i propri giorni in preda alla sifilide o sfregiate da qualche protettore sanguinario. La ricostruzione del quartiere di Whitechapel (East End) è suggestiva e storicamente rigorosa. Gli Hughes, non insensibili all'iconografia della Grande Depressione del 1929, girano quella che è la scena più "vera" e forse più intensa: le prostitute che passano la notte in una dosshouse (ricovero), dove i senzatetto dormivano seduti su delle panche legati da un corda per non cadere. Un tenore di vita così basso che un grappolo d'uva rappresenta un lusso tale che solamente Jack lo Squartatore, ricco altoborghese, può permettersi per attirare le sue vittime. Temi che per i fratelli Hughes sono lo specchio dell'attuale condizione di miseria dei sobborghi della capitale dell'industria automobilistica: Detroit, loro città natale.

Ian Holm e Johnny Depp
Ian Holm e Johnny Depp

Il fumetto From Hell, fonte degli sceneggiatori, si ispirava a un successo editoriale di Stephen Knight, Jack the Ripper the Final Solution del 1978, in cui veniva a sua volta ripresa una strampalata teoria detta The Royal Conspiracy (Il complotto reale) esposta in un documentario della BBC, secondo cui i delitti del mostro sarebbero stati commessi per coprire il matrimono cattolico di un nipote della regina Vittoria con una prostituta, da cui sarebbe nata una figlia. La regina avrebbe dato incarico a uno dei suoi ministri di porvi rimedio e il funzionario avrebbe 'risolto' il potenziale scandalo ricorrendo alla massoneria inglese e a un frammassone (Jack) che compie cinque delitti rituali per uccidere tutte le testimoni della relazione tra il rampollo reale e la ex-prostituta.

The Royal Conspiracy ha un suo fascino ma è una ricostruzione dei fatti totalmente campata in aria. Il principe Albert Victor (fratello di Giorgio V e figlio di Edoardo VII) era un omosessuale che probabilmente contrasse la sifilide durante un viaggio in Europa. Inoltre, la massoneria inglese di ascendenza illuminista non era così crudele, spietata, classista e antisemita come il film vuole mostrare. Interessante invece la descrizione dei tristi meccanismi per cui in caso di delitti misteriosi venivano spesso accusati e perseguitati gli ebrei, evocando, nel film, atmosfere da espressionismo tedesco.

È da notare che nel cinema storico-spettacolare del 2001 (si pensi al sontuoso Le pacte des loups - Il patto dei lupi - regia di Christophe Gans, 2001) riemerge un genere letterario dell'Ottocento in cui intricate vicende erano ambientate nei bassifondi di Parigi o Londra dove tramavano sette segrete di "insospettabili". Un filone romanzesco che ha dato piccoli gioielli come Ferragus chef des Dévorants (Ferragus capo dei divoranti) di Balzac, per giungere, variato, agli albori del cinema e passare, mutato, in Mabuse.

Johnny Depp interpreta un commissario oppiomane e visionario con percezioni extrasensoriali indotte dalle droghe, pretesto per suggestive sequenze sulla preparazione dell'assenzio e conseguenti allucinazioni con dominante verde intonata al soprannome del cocktail 'maledetto'. Un ruolo adatto al suo cliché d'attore, si pensi infatti all'iperlisergico Fear and Loathing in Las Vegas (Paura e delirio a Las Vegas, 1988) di Terry Gilliam. Ian Holm è invece il medico personale della regina nonché Jack the Ripper. Johnny Depp, sul pericoloso filo del mistcast e con l'aria da boyscout decadente, è sopraffato dal mestiere di Holm, di molte spanne più credibile. Sono sufficienti poche scene all'attore inglese per mettere in crisi il pur bravo ma eternamente babyface Depp. Ottimi tutti i ruoli di contorno e le comparse. Bella, ma appena bravina, Heather Graham, nella parte della giovane prostituta irlandese, l'unica che si salverà, di cui l'ispettore si innamora.

Infine, i due gemelli americani rendono omaggio a David Lynch mostrandoci per due volte l'Uomo Elefante: quasi di sfuggita tra la folla di Whitechapel, e, poi, durante una serata di beneficienza in cui il 'mostro' (doppio innocuo di Jack) viene esposto all'aristocrazia inglese da alcuni medici 'positivisti'. Purtroppo, nonostante la citazione, i due fratelli (pur bravi e veri cinefili) non hanno il terribile e visionario 'occhio di Lynch', regista di The Elephant Man (1980). Sono solo due talentuosi giovanotti autori di una raffinata emulazione non priva di sensibilità storico-sociale e di un parziale lieto fine.


La vera storia di Jack lo Squartatore
cast cast & credits
 



Una vignetta da From Hell
Una vignetta da From Hell

 

Heather Graham
Heather Graham

 

Albert e Allen Hughes. Foto dal sito ufficiale e di Jurgen Vollmer
Albert e Allen Hughes. Foto dal sito ufficiale e di Jurgen Vollmer
 

 


 


documenti e storia su Jack the Ripper


 

 
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