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L'imperfezione che reinventa la danza

di Gabriella Gori
  Biennale danza - Cobalt Rouge / body remix/Goldberg Variations
Data di pubblicazione su web 07/07/2005  

Nel melting pot di etnie e culture diverse che costituisce il biglietto da visita del Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia diretto da Ismael Ivo, il ballerino e coreografo brasiliano riconfermato anche per l'edizione 2006, non potevano mancare due nomi culto della scena coreutica canadese, Louise Lecavalier e Marie Chouinard.

Conosciuta la prima come "bambola meccanica" per l'aspetto androgino e le mirabolanti acrobazie del corpo che l'hanno consacrata a star della compagnia La La La Human Steps di Eduard Lock e dei video di Davide Bowie e Frank Zappa. Definita la seconda "femme sauvage" per lo stile "rude e selvaggio" che spinge al limite le potenzialità espressive del corpo. Entrambe hanno presenziato nella città lagunare rispettivamente con Cobalt Rouge e body remix/Goldberg Variations, due lavori che rappresentano gli ultimi esiti dello loro ricerca coreografica e riflettono lo spirito di "Body Attack", la Biennale Danza di Ismael Ivo dedicata alla mise en space dei più svariati usi e significati del corpo.


body remix/Goldberg Variations - Compagnie Marie Chouinard

E se in Cobalt Rouge Louise Lecavalier è l'interprete di una corea dinamicissima e metamorfica, Marie Chouinard in body remix/Goldberg Variations tocca il tasto delicatissimo dell'handicap fisico e lo rende protagonista di uno spettacolo in cui i tutori (protesi, corde, imbracature, carrelli, grucce), limitando e ostacolando i movimenti, ne reinventano di nuovi. In particolare di body remix/Goldberg Variations colpisce il modo in cui la Chouinard si relaziona al concetto di 'diversamente abile' e dalla coreografia traspare la conoscenza diretta del problema che però diventa l'occasione per reinterpretare gli aristocratici codici della danse d'école e il linguaggio, altrettanto elitario, della coreutica contemporanea, sorvolando sul lato oscuro e sofferente di chi è affetto da malformazioni congenite o procurate da incidenti.

La creazione rientra infatti nel genere prediletto della dancemaker che, a cominciare dai femminili Les Solos degli anni Ottanta-Novanta, il muliebre S.T.A.B. dell'86, il provocatorio Après-midi d'un faune dell'87, il graffiante Sacre du printemps del 1993, fino al disperato Le Cri du Monde del 2000, ritenuto uno dei suoi pezzi migliori, continua imperterrita la sua voglia di comunicare attraverso il corpo comunque esso sia e in qualunque situazione si trovi. Il corpo imbracato, impedito, ingabbiato, diventa per la coreografa canadese oggetto di studio e nello spettacolo non sfuggono i costanti riferimenti a stereotipi accademici con i classici esercizi alla sbarra, i candidi tutù, le scarpe da punta per eseguire courus e bourrées, e a clichés contemporanei con le esasperate posizioni à la seconde, i reiterati lanci, le prese, i lifts, i disequilibri, che vengono rivisitati grazie a un utilizzo non convenzionale delle stesse pointed shoes e di differenti tutori. Le rosee scarpette sono indossate da un solo piede per dare l'idea della zoppicatura, oppure a mo’ di guanti per camminare in punta a quattro zampe. Quelle di raso nero imprigionano i poco adatti piedi maschili che mostrano difficoltà nella deambulazione, mentre tutta una serie di attrezzi fisioterapici disegnano una nuova concezione dello spazio cinetico e i gli essenziali body grigi, color carne e avorio di Vandal, ricordano l'estrema vulnerabilità di fisici colpiti da imperfezioni e lesioni permanenti.

Sulla musica di Louis Dufort e le Goldberg Variations di Bach, inframmezzate da stridenti estratti vocali di Glenn Gould, i ballerini e le ballerine della Compagnia Marie Chouinard eseguono una serie infinita di combinazioni 'tutorate' in cui si muovono con le grucce, ballano con una stampella, attraversano il palcoscenico dentro un carrello, giocano con le corde usate come tiranti e legacci, si lasciano trascinare da imbracature, convivono con protesi e tubi per la respirazione, illuminati da un gioco di luci chiaroscurali ideato dalla stessa Chouinard. Tutto nella prima parte di Body remix funziona e alcuni momenti spiccano per la loro genialità ma la seconda parte perde di incisività per la presenza di non pochi déjà vu, che sovraccaricano un lavoro che, così come si presenta prima dell'intervallo, non sembra avere bisogno di "gionte".


Cobalt Rouge - Louise Lecavalier


E se la prima assoluta della "femme sauvage" del Québec convince, nonostante la 'sbavatura' dell'ultima parte, la prima europea di Cobalt Rouge, la coreografia di Tedd Robinson con la bionda "bambola meccanica" di Montréal desta alcune perplessità.  Danseuse di grande presenza scenica e di indubbie doti performative, Louise Lecavalier in Cobalt Rouge, di cui firma solo il progetto, accetta la direzione di Robinson e si lascia guidare in una pièce che, se ha una sua dimensione teatrale e le consente di mostrare quella proverbiale dinamica di movimento che contraddistingue le sue esibizioni, dall'altro si perde in scontati topoi coreutici come le reiterate vestizioni e svestizioni e gli illusionismi di abiti che si trasformano in scena.

Lo spettacolo, che procede per quadri sulla musica originale eseguita dal vivo da Yannich Rieu, vede Louise danzare di volta in volta con Marc Boivin, Masaharu Imazu, Tedd Robinson, e dare vita a duetti, trii, quartetti, caratterizzati da veloci cambi di abiti, dall'utilizzo di tre grandi recipienti rossi e dalla lettura in francese di brani estratti dall'Orlando di Virginia Woolf. Notevole è la bravura dei partners maschili, in particolare del giapponese Msaharu Imazu. Sorprendenti la duttilità ed eleganza del lungo abito color avorio di Surface AD, indossato da Louise. Accurato il cangiante cromatismo delle luci di Jean Philippe Trépanier. Ma di Cobalt Rouge resta impresso soprattutto il fascino della Lecavalier che, quando balla, mostra ancora intatta l'energia e la sinuosità di un corpo felino, reso ancora più seducente da una voluminosa massa di lunghi capelli biondi. 

 

Cobalt rouge / body remix/Goldberg Variations (Biennale di Venezia)


Cobalt Rouge
cast cast & credits
 


body remix/Goldberg Variations
cast cast & credits
 
 

 


 

(In alto: Cobalt Rouge -
foto: Luc Senécal)

 



 

Cobalt Rouge - Louise Lecavalier
 

 

 

 

 

 


 

body remix/Goldberg Variations - Compagnie Marie Chouinard

 




 

 
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