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Miliardari buoni (e pòheri cavalli)

Di Roberto Fedi
  Live 8
Data di pubblicazione su web 04/07/2005  
Sapete come va. Un bel giorno un po’ di ultramiliardari nel mondo, divenuti tali per virtù canore spesso inspiegabili (insomma, come dicono loro di se stessi: “artisti”), decidono con un impegno effettivamente eccezionale dell’organizzazione di cantare tutti insieme per la fame nel mondo. Così, in varie capitali, eccoli: Roma, Londra, Parigi, Filadelfia… Sul palco, con davanti decine o centinaia di migliaia di ragazzi scatenati, si succedono gruppi e cantanti. A Londra, per esempio, sono capitanati da Bob Geldof, ideatore della faccenda intercontinentale e ai suoi tempi modesto rocker. Dicono un po’ di banalità contro l’Occidente cattivo che li ha resi stramiliardari, cantano o suonano come fanno negli stadi (un po’ meno, si capisce: un paio di canzonette), urlano ciao, riprendono i loro aerei privati e tornano nei loro palazzi ultraprotetti di ricchissimi ma buoni. Che bello.

Trattasi, come si sa, del Live 8, in onda su Rai Tre per tutto il giorno di sabato 2 luglio (di là, su Rai Uno, per ore la noia mortale del Palio di Siena, a un certo punto spostato su Rai Due perché i ‘avalli ‘un si decide’ano a parti’, come si esprimono i commentatori di questa follia televisiva: che palle, ragazzi, e che cattiveria per i cavalli). Non abbiano niente contro la musica, anzi. E neanche contro gli “artisti”, figuriamoci. Nemmeno contro i commentatori della Rai, fra cui il Floris di Ballarò la cui simpatia è pari a una birra calda, che non perde occasione per farci capire che lui in video ‘buca’, che è un democratico, che se è lì solo per questo il fatto diventa un Evento, e via con la simpatia. Tra l’altro, disinvolto ed espressivo come un filodrammatico di provincia, con il faccino stupefatto (anche nel suo sito web, dove scambia banalità da scuola elementare con i suoi aficionados).

Si rimane colpiti dalla potenza dell’organizzazione mondiale. Ci si chiede, con una certa sorpresa, cosa succederebbe se questi fenomeni della filantropia e della giustizia, capaci di allestire uno spettacolino interplanetario come questo, davvero si mettessero a organizzare non aiuti per farsi pubblicità gratis all over the world, o versioni in scala uno a mille delle partite della Nazionale cantanti, ma qualcosa di più serio. Ma naturalmente sarebbe un po’ troppo chiedere a questi qua di scendere dai loro jet, o dalle loro Ferrari o dalle ville circondate da body guards.

Così abbiamo tenuto accesa la televisione, qualche volta svicolando sullo spallìo di Siena (pardon). Abbiamo sentito così per esempio Claudio Baglioni che ci spiegava, come se fosse un capo di stato, perché lui ha aderito, dopo profonde riflessioni, all’evento. Floris lo intervistava come se fosse stato Gandhi. Poi è arrivata, su qualche altro palco,  Madonna. Che si è rivolta al pubblico urlando “Siete pronti per cambiare la Storia? “Sììì!” ”Siete pronti per la rivoluzione?” “Sìììì!”. La Madonna! (imprecazione nostra). E di là, a Siena: “i’ ccavallo è molt’importante pe’ ll’omo, in tutta la su’ storia…”.

Ma andate a quel paese. Live, si ‘apisce.

Live 8

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