Confondersi sui generi
Lola, 14 anni, è trapezista nel circo con cui gira il mondo assieme alla madre e al suo migliore amico Misha, un orso bruno compratole quando era piccola. Quando la madre fugge, Lola rimane sola a vagare per l'Europa, prima col circo, poi insieme a uno squallido teatro itinerante. Una notte, Misha le si presenta trasformatosi in ragazzo, divenendo poi, nella realtà o nella fantasia di Lola, suo amante e angelo custode. Ma l'incantesimo si romperà e Misha dovrà sarà condannato a essere orso per tutta la vita.
Un contesto realistico e malinconico, come reale è la tristezza del circo, su cui si innesta una trama fantastica, senza però abbandonare l'attualità e la verosimiglianza del racconto. Un equilibrio delicato che, va detto subito, il siberiano Bodrov, regista e sceneggiatore già candidato all'oscar (nel 1996 con Est-Ouest del francese Wargnier), non riesce a controllare.
I precedenti sulla metamorfosi da uomo ad animale sono numerosi e, forse, sempre rischiosi, ma almeno film come Ladyhawke, paragone immediato, avevano il merito di scegliere accuratamente il registro, se di fantasia o realistico.
In questo caso, invece siamo di fronte a uno strano e fiacco ibrido: non un racconto-verità, ma neppure una fiaba. Mentre vi troviamo un tentativo di tracciare un'analisi sulla solitudine dell'adolescente Lola, vittima della società e dei genitori, un orso-uomo scorrazza per le piazze dell'Andalusia senza che nessuno si scomponga. Una vena ironica avrebbe forse potuto giustificare o almeno alleggerire l'opera, che viene invece appesantita da dialoghi lenti e scontati.
Nel finale la sequenza dell'orso liberato che fugge via per le distese innevate siberiane affiancato da un altro orso, è un sipario pietoso che si chiude su un film, semplicemente, non riuscito.
Da notare, comunque, un inatteso Silvio Orlando nei panni del direttore del circo.
Un contesto realistico e malinconico, come reale è la tristezza del circo, su cui si innesta una trama fantastica, senza però abbandonare l'attualità e la verosimiglianza del racconto. Un equilibrio delicato che, va detto subito, il siberiano Bodrov, regista e sceneggiatore già candidato all'oscar (nel 1996 con Est-Ouest del francese Wargnier), non riesce a controllare.
I precedenti sulla metamorfosi da uomo ad animale sono numerosi e, forse, sempre rischiosi, ma almeno film come Ladyhawke, paragone immediato, avevano il merito di scegliere accuratamente il registro, se di fantasia o realistico.
In questo caso, invece siamo di fronte a uno strano e fiacco ibrido: non un racconto-verità, ma neppure una fiaba. Mentre vi troviamo un tentativo di tracciare un'analisi sulla solitudine dell'adolescente Lola, vittima della società e dei genitori, un orso-uomo scorrazza per le piazze dell'Andalusia senza che nessuno si scomponga. Una vena ironica avrebbe forse potuto giustificare o almeno alleggerire l'opera, che viene invece appesantita da dialoghi lenti e scontati.
Nel finale la sequenza dell'orso liberato che fugge via per le distese innevate siberiane affiancato da un altro orso, è un sipario pietoso che si chiude su un film, semplicemente, non riuscito.
Da notare, comunque, un inatteso Silvio Orlando nei panni del direttore del circo.
Il regista: Sergei Bodrov
Cast & credits
Titolo
Bear's kiss |
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Origine
Germania/Francia/Spagna/Italia/Svezia |
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Anno
2002 |
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Durata
92 minuti |
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Colore | |
Regia
Sergei Bodrov |
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Interpreti
Rebecka Liljeberg (Lola) Sergej Bodrov jr (Misha) Joachim Król (Groppo) Maurizio Donadoni (Marco) Keith Allen (Lou) Anne-Marie Pisani (Margarita) Marcela Musso (Anna) Ariadna Gil (Carmen) Silvio Orlando (Alberto) |
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Produttori
Karl Baumgartner; Sergej Bodrov; Christoph Friedel / Wouter Barendrecht; Michael J. Werner |
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Produzione
Pandora Film Produktion /Alia Film /Orsans Production / Tornasol Films / Memfis Film / STV |
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Distribuzione
Fortissimo Film Sales / Istituto Luce |
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Scenografia
Bernd Lepel |
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Costumi
Karin Lohr |
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Sceneggiatura
Sergej Bodrov; Carolyn Cavallero |
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Montaggio
Mette Zeruneith |
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Fotografia
Bernd Lepel |
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Suono
Sigurdur Sigurdsson |
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Musiche
Giya Kancheli; SIG |