Algeri: paesaggio (digitale) dopo la battaglia
E' uscito, in un doppio Dvd che si segnala per la cura e la ricchezza dei materiali contenuti, La battaglia di Algeri, film paradigmatico per molto cinema d'impegno civile (non solo italiano), vincitore tra le polemiche alla Mostra di Venezia del '66. Scritto da Gillo Pontecorvo insieme a Franco Solinas, dopo mesi di accurata e scrupolosa documentazione, il film racconta, com'è noto, l'ascesa e la caduta del Fronte di Liberazione Nazionale algerino, dal novembre del '54 all'ottobre del '57, con un appendice finale al dicembre '60, quando una manifestazione spontanea di popolo riportò in primo piano nella capitale la lotta per l'indipendenza.
Pontecorvo cerca di fondere istanze politiche e spettacolari attraverso una scrittura moderna che riesce a evitare le cadute melodrammatiche del precedente Kapò (in particolare, la carrellata sul prigioniero suicida che fece andare su tutte le furie l'allora critico dei "Cahiers" Jacques Rivette) e che si sviluppa a partire da una perpetua tensione tra documentario e finzione, attualità filmata e storia raccontata, "messaggio" ideologico e ricerca formale. Il risultato è innovativo: facendo tesoro delle esperienze delle nouvelle vague, gli effetti di sgrammaticatura (nelle riprese, nell'illuminazione, nel montaggio e perfino nella stampa dei positivi) vengono elevati a sistema, l'errore tecnico diventa esito stilistico.
Ali - la - Pointe
E' proprio questa la ragione per cui il film richiedeva un'edizione estremamente attenta al rispetto della resa visiva e sonora dell'originale, cosa non sempre riscontrabile nelle copie in vhs in circolazione. Perché, in fondo, il gioco a "sporcare" non è che una forma consapevole di estetizzazione dell'immagine, nascosta dietro alle apparenti trascuratezze (si pensi alla scelta del bianco e nero, che nel '66 non era affatto scontata), e trova nel supporto digitale una destinazione ottimale. Così, la particolare "grana" dell'immagine - ottenuta all'epoca con ripetuti "controtipaggi" dei positivi - è resa molto bene, restituita al formato immagine corretto di 1,85:1. Per quanto riguarda la colonna sonora, sono presenti sia le versioni originali italiana e algerina, entrambe doppiate, che quella rielaborata in dolby digital. Tra le opzioni audio, c'è anche la possibilità di ascoltare un commento sincrono di Pontecorvo e di Giuliano Montaldo (aiuto regista), con notazioni tecniche, dettagli di lavorazione, considerazioni sugli attori e molti aneddoti. Molti, e piuttosto ben curati, i contenuti speciali del secondo Dvd, che ripercorre in quattro capitoli le diverse fasi di produzione del film, dalla stesura del soggetto all'uscita nelle sale, attraverso brani alternati di interviste a Pontecorvo, Carlo Musu (figlio del produttore Antonio), e ai collaboratori Giorgio Arlorio, Marcello Gatti, Mario Morra e Ennio Morricone, ognuno dei quali offre una personale testimonianza. Completano il Dvd oltre cento foto di scena, il soggetto e la sceneggiatura integrali, alcuni documenti di lavorazione e una rassegna della stampa americana.
Pontecorvo cerca di fondere istanze politiche e spettacolari attraverso una scrittura moderna che riesce a evitare le cadute melodrammatiche del precedente Kapò (in particolare, la carrellata sul prigioniero suicida che fece andare su tutte le furie l'allora critico dei "Cahiers" Jacques Rivette) e che si sviluppa a partire da una perpetua tensione tra documentario e finzione, attualità filmata e storia raccontata, "messaggio" ideologico e ricerca formale. Il risultato è innovativo: facendo tesoro delle esperienze delle nouvelle vague, gli effetti di sgrammaticatura (nelle riprese, nell'illuminazione, nel montaggio e perfino nella stampa dei positivi) vengono elevati a sistema, l'errore tecnico diventa esito stilistico.
Ali - la - Pointe
E' proprio questa la ragione per cui il film richiedeva un'edizione estremamente attenta al rispetto della resa visiva e sonora dell'originale, cosa non sempre riscontrabile nelle copie in vhs in circolazione. Perché, in fondo, il gioco a "sporcare" non è che una forma consapevole di estetizzazione dell'immagine, nascosta dietro alle apparenti trascuratezze (si pensi alla scelta del bianco e nero, che nel '66 non era affatto scontata), e trova nel supporto digitale una destinazione ottimale. Così, la particolare "grana" dell'immagine - ottenuta all'epoca con ripetuti "controtipaggi" dei positivi - è resa molto bene, restituita al formato immagine corretto di 1,85:1. Per quanto riguarda la colonna sonora, sono presenti sia le versioni originali italiana e algerina, entrambe doppiate, che quella rielaborata in dolby digital. Tra le opzioni audio, c'è anche la possibilità di ascoltare un commento sincrono di Pontecorvo e di Giuliano Montaldo (aiuto regista), con notazioni tecniche, dettagli di lavorazione, considerazioni sugli attori e molti aneddoti. Molti, e piuttosto ben curati, i contenuti speciali del secondo Dvd, che ripercorre in quattro capitoli le diverse fasi di produzione del film, dalla stesura del soggetto all'uscita nelle sale, attraverso brani alternati di interviste a Pontecorvo, Carlo Musu (figlio del produttore Antonio), e ai collaboratori Giorgio Arlorio, Marcello Gatti, Mario Morra e Ennio Morricone, ognuno dei quali offre una personale testimonianza. Completano il Dvd oltre cento foto di scena, il soggetto e la sceneggiatura integrali, alcuni documenti di lavorazione e una rassegna della stampa americana.
La battaglia di Algeri,
la copertina del dvd
Cast & credits
Titolo
La battaglia di Algeri |
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Origine
Italia, Algeria |
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Anno
1966 |
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Durata
121 min. |
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Formato
1,85:1 |
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Bianco e nero | |
Soggetto
Gillo Pontecorvo, Franco Solinas |
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Regia
Gillo Pontecorvo |
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Interpreti
Braim Haggiag (Ali-la-Pointe) Jean Martin (colonnello Mathieu) Saadi Saadi Yacef |
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Produzione
Casbah Film (Algeri), Igor Film (Roma) |
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Distribuzione
DNC Home Entertainment, Zona 2 |
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Scenografia
Sergio Canevari |
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Sceneggiatura
Franco Solinas |
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Montaggio
Mario Serandrei, Mario Morra |
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Fotografia
Marcello Gatti |
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Musiche
Ennio Morricone, Gillo Pontecorvo |
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Lingue disponibili
Italiano (dual mono), Franco-araba (dual mono), Italiano (dolby digital 5.1 rielaborato) |
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Sottotitoli DVD
Italiano, francese, inglese |
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Formato video
16/9 anamorfico |