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Sogni d’oro

di Roberto Fedi
  Dal film "Amarcord" di Federico Fellini, 1973
Data di pubblicazione su web 29/03/2005  

Ci sono notiziole che passano inosservate, ma che sono degne di qualche minuto di riflessione. Per esempio questa, che trascriviamo qui sotto come l’abbiamo appresa da un lancio Ansa del 28 marzo, Pasquetta:

“I personaggi tv invadono i sogni di 7 telespettatori su 10, 'eccitando' o 'agitando' le loro notti. Emerge da un'indagine Eta Meta Research. Ma quali sono i sogni ispirati dalla tv? Molto prevedibili. Il 57% degli uomini si vede circondato da veline, fra le braccia di belle presentatrici o in situazioni osé con dive della pubblicità. Tra le donne prevale la voglia di protagonismo, che si traduce (52%) nel sogno ricorrente di interpretare una fiction al posto della Ferilli o della Arcuri.”

Beh, non direte che la cosa non è preoccupante. Intanto per le interessate: che le veline sparse in giro siano così contese by night dagli italiani, chissà se farà loro poi così piacere. Che notti stressanti, nella testa di omacci che russano, si agitano, sospirano, e quando alla fine si svegliano si trovano accanto una poveretta in pigiama mezza morta dalla mancanza di sonni tranquilli a cui la costringe il marito. Ma pensate anche alle donne: che magari lavorano tutto il giorno, hanno mariti e figli pallosi, problemi da risolvere, si debbono svegliare presto per tirar giù dal letto gente che non ne ha nessuna voglia e poi correre in ufficio e arrivare già stanche; e per soprammercato in quelle poche ore di sonno pensano di essere l’Arcuri che fa la carabiniera. Via, c’è di meglio.

Insomma: anche notizie come questa ci confermano nella nostra inveterata opinione che la televisione fa male. Ha sostituito la realtà, e questo non è nuovo. Ma l’ha sostituita al peggio (una volta almeno ci si sognava Marilyn Monroe, o Gary Cooper): ed è curioso che proprio le trasmissioni più astratte e irreali si intitolino alla reality, come la sciocchezza sesquipedale che va in onda in questi giorni (La fattoria, Canale 5), che si è trasferita addirittura in Brasile in una fazenda (“che brutta fazenda!”, diceva Beruschi-Beruscao nello storico Drive in) per permettere ai disperati là convenuti di starsene più spogliati (in Europa la primavera non ne vuol sapere di arrivare).

E allora facciamo una controinchiesta fra i nostri lettori: voi, sognate l’Arcuri? o le veline? Si accettano risposte di ogni tipo, purché spiritose. Cominciamo noi: iersera abbiamo sognato padre Pio. O beccatevi questa. Voi sognate pure le veline, e poi lamentatevi se non vi piangono le madonne in casa.

P.S.
Ci si chiede però che cosa sognino quelli ‘normali’, cioè circa il trenta per cento degli italiani. Si spera che siano storie tranquille, magari anche sexy ma con la cameriera del ristorante, la coinquilina del piano di sotto, la bella collega che vedrete domattina… Insomma gente sana, allegra, vera. Oppure con il postino come si faceva una volta, o il marito dell’amica, o quel tale che ti ha telefonato ieri con la scusa di un saluto per Pasqua…

Un consiglio, proprio pasquale. Date un colpo di telefono a questo o a quella… Chissà. Magari è una, o uno, che si sveglia smoccolando perché ha sognato l’Arcuri o una biondina di plastica, e vorrebbe tanto… Forza. Tentar non nuoce.








Merilyn Monroe
Marilyn Monroe

 




Gary Cooper
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