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Un'altra serata triste

di Roberto Fedi
  Sognando Las Vegas - Luisa Corna
Data di pubblicazione su web 14/04/2003  
Non siamo fatalisti: ma, secondo noi, il destino sarebbe bene non sfidarlo. Sognando Las Vegas, programma Rai Uno del sabato sera della premiata ditta Ballanti e presentato da Luisa Corna, era stato annunciato tempo fa; poi rinviato un paio di volte; poi non si sapeva più che fine avesse fatto. Alla fine è apparso come per magia (dato l'argomento, come vedremo) sabato 12 aprile. Era meglio, appunto, accettare i segni del fato e lasciar perdere. Lassù qualcuno li amava, chissà perché, e glielo aveva pur fatto capire: ma quelli, duri. Se la sono voluta.

Si tratta del solito baraccone fra circo e illusionismo che la Rai ci ammannisce durante le vacanze di Natale; solo che adesso è primavera. Las Vegas, naturalmente, c'entra come il cavolo a merenda: si presentano una serie di esibizioni di maghi, acrobati, contorsionisti e altra mercanzia che - questo il frizzante riferimento alla città del Nevada - potrebbero essere quelli che si esibiscono in quell'oasi dell'entertainment. Che poi sono votati dal pubblico, fra cui vengono estratti un paio di viaggi-premio appunto a Las Vegas: definita dalla Corna, durante la trasmissione, un posto che è per chiunque "un'esperienza particolare". Accidenti, chi l'avrebbe detto.

Ora, che uno debba stare a vedersi questa lagna dopolavoristica e provinciale per chissà quante settimane, nella speranza (remota a dire poco) di vincere una settimana laggiù fa parte delle perversioni favorite dalla Tv, che sarebbe bene limitare per il bene della comunità civile. Che poi debba anche vedersi Max Tortora impegnato nei siparietti fra uno spettacolino e l'altro con ospiti che a Las Vegas potrebbero al massimo fare i parcheggiatori (lui compreso) è triste; che fra questi ospiti ci siano I Fichi d'India (qui ribattezzati "Indian Magic Ficus": basterebbe questo per buttarli dalla finestra) va al di là di ogni degenerazione; che ci sia anche il cantante Pupo che ricanta qualche canzoncina di decenni fa (e brutta per giunta) e fa il simpatico col pubblico (moscio: e vorrei vedere) è da ricovero alla neuro; vedere in un siparietto un attore come Giancarlo Giannini che canta (male) e finge di fare il galante con la Corna è imbarazzante.

Pensate che mancava solo Fausto Leali, che con la Corna andò a Sanremo? Ladies and Gentlemen: eccolo! A costui, che da circa trentacinque anni viene definito "il negro bianco" (roba da morire dal ridere: eppure la Corna, originalissima, lo ripete come se l'avesse inventato lei) è dedicato l'unico momento di comicità (involontaria) della serata. Che è quando Pupo, fuori controllo, rivela che Leali è stato a Las Vegas. A cantare!?? pensiamo sbalorditi. No: il fatto è che la suocera abita lì, ed era andato a trovarla. Troppo forte.

Meno male che non c'è un imitatore, pensiamo affranti. Macché: spietatamente, Max Tortora ha fatto l'imitazione del Mago Silvan, di Cecchi Gori e di Califano. C'era anche Amanda Lear. Basta così, perché anche della depressione, oltre che del fato, non bisogna approfittarsi.

Di Luisa Corna, sempre generosa, abbiamo già riferito in altra sede e non vogliamo ripeterci. Non è migliorata, anzi forse è peggio. In un dialoghetto con una ballerina di cui ci sfugge il nome, e che sembrava un'imitazione anche quello, ha però opportunamente aggiornato il suo curriculum sentimentale, e ha dichiarato urbi et orbi che è ancora single. Visto che siamo a Las Vegas, chissà come si è morsa le mani la CNN per aver mancato lo scoop.

Anche questa volta non ne potevamo più, e siamo scappati a vedere un film. E poi dicono che la televisione ha ammazzato il cinema.



Sognando Las Vegas

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