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Un walzer sull'acqua

di Gabriella Gori
  Writing on Water
Data di pubblicazione su web 15/03/2002  
L'acqua, flusso inarrestabile di ricordi, anima di Venezia, fonte inesauribile di ispirazione, è il leitmotiv di Waltz Thru Time, la nuova creazione di Carolyn Carlson ballerina, coreografa e didatta californiana, antesignana della danza contemporanea in Italia. Sfogliando "il libro della memoria", la lady americana rende omaggio alla città lagunare che nel 1980, quando lei era l'anima del gruppo di ricerca coreografica del Balletto dell'Opera di Parigi, la chiamò per dare vita alla prima formazione italiana di ballo contemporaneo, il Teatro Danza La Fenice, sotto l'egida dell'ente lirico veneziano. Il legame, scioltosi nel '85, è rinato nel '98 con il ritorno dell'artista a Venezia per fondare l'Accademia Isola Danza, dirigere la Biennale Danza e ideare tre festival (il quarto vedrà la luce a maggio).

Waltz Thru Time è andato in scena in prima assoluta al Teatro Malibran, storica sede delle coreografie della Compagnia Teatro Danza La Fenice. Lo spettacolo è un dittico composto da due assoli, Waltz Thru Time di Larrio Ekson, ballerino formatosi nell'avanguardia teatrale newyokese, da sempre braccio destro della coreografa e ospite di prestigiosi corpi di ballo internazionali, e Writings on Water della Carlson.


Larrio Ekson

In Waltz Thru Time è un percorso au rebours dove il passato si trasforma in presente nello schermo gigante posto sul fondo del palcoscenico, in cui si susseguono, nel raffinato montaggio video firmato da Robero Castello, le immagini di Undici Onde, Underwood, Chalk Work, Blue Lady, Acqua Città, creazioni del gruppo Teatro Danza La Fenice. In un gioco di piani temporali Ekson interpreta una storia nella storia, la propria e quella della sua beniamina, entrambe legate agli anni sulla laguna. I visi e i corpi flessuosi dei giovani danzatori che formarono l'ensemble contemporaneo, oggi affermati coreuti, insegnanti e coreografi (Bertoni, Abbondanza, Rossi, Giordano, Casiraghi, Spagna, Castello), scorrono veloci con il contrappunto delle braccia e del volto di Carolyn, dei tetti foscoliani, dei palazzi e dei gabbiani.

Larrio Ekson balla con un'eleganza straordinaria sulla musica di René Aury e la Carlson è simbolicamente presente nel tronco d'albero privo di fogliame di Blue Lady e nella sedia a dondolo di Underwood. Un morbido abito bianco segue i movimenti dell'atletico ballerino che, in onore della "farfalla" tersicorea per antonomasia, alterna scatti veloci, pause, movimenti franti e fluidi, pirouettes in contrazione, esasperate inarcature, in una performance di grande impatto visivo che cattura l'attenzione e appaga gli occhi e il cuore. All'étoile choréographe (titolo coniato per la carismatica danzatrice all'Opera di Parigi) il compito di tenere la scena con la sua Writings on Water, una suggestiva e apologetica coreografia sul "nostro misterioso passaggio nell'esistenza".

L'albero diventa uno scheletro metallico e due bassi tavoli giapponesi, posti agli angoli opposti della scena, sono gli unici referenti di questa musa apollinea che sembra non essere scalfita dall'età. In corpetto nero con un'enorme gonna scura con strascico di Alberta Ferretti, la "water woman" - come ama definirsi - si muove a suo piacimento e nelle pause meditative non è difficile ravvisare l'allure della Duse, stregata come lei dalla città sull'acqua, o della conterranea Duncan. La sua esibizione è anticipata da una lauda per voce sola. Poi la musica di Gavin Bryars, che accompagna al pianoforte un complesso d'archi italiano, prende il sopravvento mentre l'acqua appare in una finestra video sul fondo a sinistra.

La Carlson seduta la tavolo di proscenio inizia a parlare a gesti, rimuove oggetti invisibili, porta le mani al capo, riflette. Si alza, si rifugia nella struttura metallica, la oltrepassa come se attraversasse il tempo, torna davanti, medita sul senso profondo dell'esistenza e della morte e la sua danza si consuma nell'ascolto, nella rimembranza, nell'improvvisazione, mentre la sua figura statuaria riempie lo spazio non concedendo nulla alla coerenza narrativa. Sedutasi al tavolo in fondo alla scena, sembra trovare pace ma il richiamo delle onde si fa irresistibile. Allora si dirige verso la finestra e, voltate le spalle, si congeda in anticipo dalla sua Venezia (a settembre scade il mandato di direttrice della Biennale Danza) per seguire l'inarrestabile processo della vita, metaforicamente rappresentata dall'acqua che, placida, scorre fra le calli della Serenissima.


Waltz Thru Time / Writings on Water


Waltz Thru Time
cast cast & credits
 


Writings on Water
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