Ta main dans la mienne (La mia mano nella tua) è il bel titolo, semplice e affettuoso, dello spettacolo che Peter Brook ha tratto dal testo di Carol Rocamora dedito al carteggio che per sei anni Anton Cechov e sua moglie, lattrice russa, e celebre, Olga Knipper, intrattennero, dal momento del loro innamoramento alla morte di lui. Quella dei due artisti, trentacinquenne lui, di quasi dieci anni più giovane lei, è fra le storie famose, in cui amore e arte si mescolano e si confondono, in una continua simbiosi creativa. Già famosa e interpete delle opere di lui, la donna divenne poi l'ispiratrice delle più famose opere di Antonio, chiamato anche affettuosamente Totò in questo carteggio che ripercorre in lineare ordine cronologico vicende delle loro vite. Vite lontane, il più del tempo, con lui costretto ormai a soggiorni sempre più lunghi a Yalta a causa di una tisi di giorno in giorno più grave, lei occupata e preoccupata forse più dellarte che della vita e quindi appassionata nel sollecitarne le opere e nel portarle al successo ma forse non altrettanto sollecita a raggiungerlo (complice le ingombranti e rivali figure femminili della madre e della sorella del celebre drammaturgo).

Natasha Parry, Michel Piccoli e Peter Brook
La semplicità, che è cifra ormai leggendaria del lavoro di Peter Brook ,è anche questa volta la vera protagonista, in un allestimento che è poco più che una mise en espace, con pochi segni significativi: due sedie, un tavolino, e anche pochi gesti di affettuosa intimità tra i due. Il punto di forza di uno spettacolo che vale comunque la pena di vedere e che è merito del Metastasio avere portato tra noi, non può dunque che essere nella forza espressiva degli attori. Il sempre grande Michel Piccoli e la fragile Natasha Parry comunicano tra loro a meraviglia, pronti a cogliere le sfumature dei sentimenti e anche le briciole di un'ironia che di tanto in tanto li rischiara. Una recitazione quasi ostentatamente riduttiva, e alla fine realistica, pone però un grave problema di fondo e cioè lassoluta incongruità anagrafica dei due interpreti, aggravata dalle leziosità vieux jeux di lei, lontanissime da quel distacco interpetativo che avrebbe forse reso accettabile l'abisso.
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Ta main dans la mienne
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La locandina francese dello spettacolo

Natasha Parry e Michel Piccoli in ''Ta main dans la mienne ''
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