Don Chisciotte, V episodio. Accidenti, il racconto è finito...

di Laura Bevione

Data di pubblicazione su web 05/12/2002

Don Chisciotte
Il rapporto, ora di acerbo contrasto ora di malinconica complicità, fra il cavaliere "dalla triste figura" e il suo fedele Sancio Panza, è al centro del quinto e ultimo episodio del Don Chisciotte secondo Brockhaus.

Il pragmatico e semplice scudiero dialoga con la moglie Teresa che, ben più pratica del marito e preoccupata del suo futuro e di quello dei figli, cerca di convincerlo ad abbandonare Don Chisciotte, certa che la promessa "insula" non sia altro che un'altra delle fantasie del cavaliere, la cui follia forse sta sottilmente contagiando anche Sancio. Chisciotte, intanto, subisce le aspre rampogne della nipote e della governante, sorde all'esaltazione dei nobili e generosi atti compiuti dall'uomo in nome dei valori della cavalleria. E a nulla vale l'intervento a sua difesa dello studioso Sansone Carrasco, che racconta come già le avventure del cavaliere siano diventate oggetto di poemi. A Chisciotte e a Sancio non resta che ripartire alla ricerca di infelici da salvare, lontano da mogli e nipoti poco comprensive.

E proprio di rapporti familiari fondati sull'incomprensione tratta l'intermezzo che il regista situa a questo punto: davanti a un rigido tribunale tre coppie chiedono - invano - di potersi finalmente dividere, elencando astiosamente dispetti, mancanze e incompatibilità. Le tre donne siedono sulla rete che sovrasta il pubblico e propongono una minima fenomenologia del disamore, interpretando una l'esasperazione quasi isterica (Laura Cleri), l'altra la severa e sprezzante disistima (Laura Mazzi), e la terza una inizialmente titubante e poi ben decisa volontà di rivalsa (Paola De Crescenzo). Il marito (interpretato sempre da Paolo Bocelli) è ora il vecchio noioso bisognoso di cure continue, il perdigiorno e il cerusico borioso. L'invito al giudice a una cena segnala il termine dell'intermezzo e, dopo la distribuzione a suon di musica della "merenda" al pubblico, assistiamo all'ultima entrata in scena di Don Chisciotte.

Accompagnato da un Sancio oramai indissolubilmente legato al proprio padrone, il cavaliere è in viaggio verso il Toboso, dove spera di poter finalmente omaggiare la sua Dulcinea, di cui si è innamorato per fama, sentendone descrivere le mille doti. Ma Don Chisciotte incontra solo una sgraziata e rozza contadina e neanche la spiegazione escogitata da Sancio - un maleficio sarebbe la causa della metamorfosi di Dulcinea da leggiadra donzella a brutale popolana - cancella l'assoluta tristezza del cavaliere, che, al calare delle luci, si definisce l'uomo "più disperato del mondo". La disperazione di chi, devoto alla bellezza e alla finezza del sentire, si scontra con la superficialità e le brutture della realtà in cui gli è toccato in sorte vivere.

Cast & Credits


Quinto episodio
E ora accidenti il racconto è finito e non si può più andare avanti (dal romanzo Don Chisciotte e dall'intermezzo Il giudice dei divorzi di Miguel de Cervantes)

vd. le altre recensioni:

Episodio I

Episodio II

Episodio III

Episodio IV

Cast & credits

Titolo 
Don Chisciotte (V episodio)
Sotto titolo 
Quinto episodio
Data rappresentazione 
26/11/2002
Città rappresentazione 
Torino
Luogo rappresentazione 
Teatro Astra
Autori 
Miguel de Cervantes
Adattamento 
Henning Brockhaus
Regia 
Henning Brockhaus
Interpreti 
Michele de' Marchi
Luca Fagioli
Laura Mazzi
Laura Cleri
Allievi della Scuola di Teatro del TST
Janaina Dos Santos De Azevedo (danzatrice)
Tania Rocchetta
Francesca Rinaldi (soprano)
Luis Agudo (percussioni)
Daniela Ferrati (pianoforte)
Marcello Vazzoller
Paola De Crescenzo
Cristina Cattellani
Paolo Bocelli
Produzione 
Teatro Stabile di Torino, in collaborazione con Fondazione Teatro Due (Parma) e I Teatri di Reggio Emilia.
Scenografia 
Ezio Toffolutti, Benito Leonori
Costumi 
Patricia Toffolutti
Luci 
Claudio Coloretti