Mentre le grandi stelle del balletto erano impegnate a Tokyo nel 10° festival mondiale, il Balletto dell'Arena di Verona ha invitato due coppie dell'American Ballet Theatre, Gillian Murphy con Ethan Stiefel e Irina Dvorovenko con Maxim Belotserkovsky, come protagonisti nella produzione di Don Chisciotte firmata da Maria Grazia Garofoli e andata in scena al Teatro Romano dall'11 al 16 agosto. La drammaturgia, strutturata in un prologo e tre quadri, differisce notevolmente dalla versione di Nureyev che abitualmente si rappresenta in Italia. Al calar del sipario alla fine del primo quadro la vicenda di Kitri e Basilio si è già conclusa. La musica della prima variazione di Basilio e del successivo passo a due con Kitri è quella del primo atto di Bayadère, usata da Nureyev nella scena notturna presso l'accampamento degli zingari. Camacho non è più un personaggio con soli movimenti mimici e gli vengono affidati variazioni e passi a tre con le amiche di Kitri, togliendole di fatto a Basilio.
Il secondo quadro è incentrato sul sogno di Don Chisciotte. Torna la precedente musica di Bayadère per un passo a due con Dulcinea. Non è solo questo il riferimento all'altro balletto musicato da Minkus. L'entrata delle driadi, in una lunga tunica di velo e con un lume in mano, avviene seguendo una serpentina simile a quella delle Ombre dove al posto dell'arabesque penché c'è una quarta allongée. Infine il terzo quadro ripropone ancora una volta il "prestito" da Bayadère per un passo a due tra Camacho e Juanita. Il balletto si conclude finalmente con il Gran Pas. Come tutte le produzioni del Balletto dell'Arena le scene e i costumi sono particolarmente eleganti, anche se il giallo di quelli dei toreri mal si addice al loro fisico.
Ho assistito alla prima recita. Tutti gli interpreti sono stati eroici a danzare nel caldo torrido con entusiasmo e convinzione. L'ampio spazio offerto dalla coreografia ad una moltitudine di personaggi ha permesso a tutti i solisti di riscuotere il proprio successo personale, in particolar modo ai giovanissimi Massimo Schettini nel ruolo del Monello e Scilla Cattafesta nel ruolo di Cupido. Trionfatrice assoluta è stata Gillian Murphy, una Kitri non ancora disinvolta nell'uso del ventaglio ma portentosa sulle punte, specie nei fouetté tripli della coda del Gran Pas. Elegante Basilio è stato Ethan Stiefel, che si è di molto alleggerito i virtuosismi nella variazione e nella coda del Gran Pas. Il teatro non era esaurito ma i presenti hanno lanciato rose ed applaudito a lungo.
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