A New Orleans ti rivedrò…
Documentarista di successo, Shainee Gabel ha lavorato alla sceneggiatura di questo film per cinque anni. E si vede: i tre protagonisti (Purslane, Lawson e Bobby Long), oltre ad esibirsi in serrati e arguti dialoghi, citano a ripetizione Dylan Thomas, Robert Frost, Thomas Stearns Eliot e leggono Flannery O'Connor, John Steinbeck, Carson McCullers (The heart is a lonely hunter). I dintorni di New Orleans, dove si svolge la storia, sono accarezzati da una calda luce nitida e settembrina che sottolinea i contrasti di colore e contribuisce a dare un'epica concretezza ai fatti narrati. La giovane e sbandata Purslane (che, in inglese, significa sia "porcellana" sia "portulaca oleracea o erba porcellana", erba dalle foglie piccolissime comunemente considerata infestante), dopo la morte della semi-sconosciuta madre Lorraine, amata cantante del night locale, torna - dopo molti anni - nella sua vecchia casa e scopre che è abitata da due amici di Lorraine: l'ex professore di letteratura (alla Aburn University, Alabama) Bobby Long e l'allievo (e biografo in crisi d'ispirazione) Lawson. In attesa che questi ultimi si decidano ad andarsene, la fragile e amaramente spinosa Purslane si adatta a vivere con loro. E viceversa.
La protagonista è interpretata da una Scarlett Johansson mai così bella e sensuale: bambina ferita fuori e dentro in L'uomo che sussurrava ai cavalli, silenziosa e ambigua ninfomane in L'uomo che non c'era, sposa sola e straniera per le vie di Tokyo in Lost in translation, silenziosa musa fiamminga in La ragazza con l'orecchino di perla e adesso àncora di salvezza - dall'apparenza lolitesca e dal piacevolmente acerbo timbro vocale - per due alcolisti alla deriva. E viceversa. John Travolta, nel ruolo (a metà strada fra un Salinger meno narcisista e un Bukowski più campestre) di Bobby Long, gigioneggia maestosamente e in modo davvero travolgente. Il suo platinato e biancovestito Bobby Long è un Falstaff colto e debordante, malato e idealista, beat fuori tempo perdutamente innamorato di una vita (per cui vale la citazione frostiana "ho avuto una lite d'amore con il mondo") che l'ha travolto e segnato (il viso sfigurato da un pugno). Memorabile la scena in cui Purslane, di notte, dopo aver litigato con lui per più di metà della pellicola, lo scopre pesantemente accasciato, seminudo sul pavimento del bagno, che piange singhiozzando sotto l'effetto dell'alcol dopo aver orinato sangue.
La prima parte del film scandisce in modo pittoresco le fasi che trasformano una forzata convivenza a tre in una più che solidale amicizia invece la seconda tende a inclinare su un inevitabile e strategico, attesissimo e crescente tono melodrammatico.
A Love Song for Bobby Long è anche una commovente epopea sulla sterminata provincia degli Stati Uniti del Sud e un canto d'amore per la Louisiana: John Travolta, accompagnandosi con la chitarra, intona con voce rauca struggenti canzoni country (il film, per il suo bene, non andrebbe doppiato) mentre la macchina da presa sorprende lo scorrere delle stagioni soffermandosi sul sole che d'estate tramonta dietro i campi, sugli ombrosi e autunnali alberi secolari affacciati sul mare, sui grandi fiori gialli e viola in primavera.
Fra sottili battibecchi ("tua madre teneva aperte le porte del cuore", "da quel che ne so erano più che altro porte girevoli"), complicate intese e imprevedibili agnizioni, Purslane riesce a scoprire il nebuloso passato prossimo di Bobby Long e a ricostruire, grazie a tessere andate perdute e recuperate, il proprio passato remoto.
A Love Song for Bobby Long è anche una commovente epopea sulla sterminata provincia degli Stati Uniti del Sud e un canto d'amore per la Louisiana: John Travolta, accompagnandosi con la chitarra, intona con voce rauca struggenti canzoni country (il film, per il suo bene, non andrebbe doppiato) mentre la macchina da presa sorprende lo scorrere delle stagioni soffermandosi sul sole che d'estate tramonta dietro i campi, sugli ombrosi e autunnali alberi secolari affacciati sul mare, sui grandi fiori gialli e viola in primavera.
Cast & credits
Titolo
A Love Song for Bobby Long |
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Origine
Usa |
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Anno
2004 |
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Durata
120 min. |
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Formato
35 mm. |
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Colore | |
Soggetto
Ronald Everett Capps |
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Regia
Shainee Gabel |
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Interpreti
John Travolta Scarlett Johansson Gabriel Macht Deborah Kara Unger Dane Rhodes Brooke Allen Warren Blosjo |
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Produzione
El Camino Pictures, Stratus Film Co. |
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Distribuzione
Lucky Red |
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Scenografia
Sharon Lomofsky |
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Costumi
Jill M. Ohanneson |
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Sceneggiatura
Shainee Gabel |
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Montaggio
Lisa Fruchtman, Lee Percy |
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Fotografia
Elliot Davis |
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Suono
Dolby Digital |